Foggia – Di seguito la lettera diffusa da Pierluigi Del Carmine, coordinatore uscente di SeL Foggia e candidato alla rielezione:
All’interno del vasto e variegato mondo della sinistra diffusa nel nostro Paese è grande l’attenzione verso Sinistra Ecologia e Libertà.
Sono in tanti ad intravedere nella formazione politica promossa da Nichi Vendola una possibilità reale di riaggregazione e di rifondazione di tutta la sinistra, una concreta ed efficace proposta di alternativa non solo alla destra berlusconiana ma, in qualche modo, anche a quelle infiltrazioni di berlusconismo – o, al meglio, di esasperato ed incolore “moderatismo” – che pervadono tanta parte dell’attuale centrosinistra.
Insomma, su Sinistra Ecologia e Libertà si concentrano le attese di tante e di tanti.
Nonostante noi.
Il dibattito in corso in questi giorni all’interno del nostro partito di Foggia appare essere inadeguato rispetto alle attese e al ruolo che Sel è chiamato a svolgere al’interno del sistema politico nazionale e locale.
Inadeguato e dannoso poiché rischia, seriamente, di allontanare da noi quanti in Sel vedono la possibilità per un impegno e per una militanza.
E’ un dibattito inadeguato e pericoloso sia nel metodo che nei contenuti.
Nel metodo, perché non è possibile sostituire la naturale discussione, chiara e fraterna, all’interno delle sedi di partito con un confronto aspro e rancoroso svolto sulla stampa.
Nei contenuti, perché – in assenza di una reale contrapposizione sulle questioni politiche – ci si limita a tentare reciprocamente di delegittimarsi.
Foggia non ha bisogno di questo. La sinistra foggiana non sa che farsene di queste nostre beghe interne.
Foggia (e con essa, tutta la sinistra) si aspetta da noi una capacità di iniziativa politica costante e profonda. Attende di conoscere il nostro giudizio sulle vicende amministrative di questa città. Vuole sapere quali siano le nostre proposte sulla faccenda degli asili nido, sul ruolo e sulla gestione delle aziende municipalizzate, sui servizi comunali alle persone ed alle imprese.
Foggia e la sinistra si aspettano da noi parole chiare – come quelle pronunciate nelle nostre ultime iniziative – sull’attacco ai diritti dei lavoratori e sulle nuove energie rinnovabili.
A noi è assegnato il compito di rispondere a queste attese.
Noi abbiamo la responsabilità di rendere affascinante la nostra organizzazione politica, di renderla stimolante ed attrattiva.
Insomma, abbandoniamo questa sterile contrapposizione tra di noi e costruiamo un partito unito e forte, in grado di valorizzare le tante competenze presenti tra noi, e capace di coinvolgerne di ulteriori.
magari così fosse
Condivido totalmente lo scritto mi chiedo solo se tutto questo non rimane Poesia, anche perchè se la Poesia è nei fatti, io personalmente fatti a Foggia(parlo politicamente) non ne vedo. Allora Pierluigi dice abbandoniamo le beghe, sono d’accordo allora ci dicesse quale può essere il metodo e noi lo accetteremo solo su una Base Politica.
E’ giusto che ognuno si sperimenti.
In bocca al Lupo Pierluigi, lascio a te e ai Compagni che si riuniranno a Congresso di mostrarci come tutto questo possa avvenire.
Per non disturbarvi oltre non verrò neanche al Congresso, non voglio asfissiarvi con le menate sulla Democrazia.
Quando avrai tempo e voglia in via riservata, così nessuno se ne avrà a male, ti mostrerò la bibliografia di Gustavo Zagrebelsky, il mio ispiratore insieme a Piero Calamandrei.
Ma non scompaio attendo che il futuro si compia per riderne insieme.
Apprezzo molto
Concordo con Franco al 100% (tranne che sui maestri…). E trovo sublime la frase “attendo che il futuro si compia per riderne insieme”.
Purtroppo, in questi ultimi tre anni, di risate ne abbiamo fatte davvero poche, a furia di star a guardare il ciclo e riciclo che ci si propone sempre identico.
Troppe mani lunghe sul partito, troppi interessi, troppi continui tentativi. Mi pare tanto che, in questo momento, SeL sia un pò simile alla vita dei braccianti di inizio del secolo scorso. Un caporale, mandato dal padrone, sceglieva con semplici “tu” i lavoratori prescelti. Onori spettanti a pochi. Fortunati, lavoratori, ma non per questo liberi…
A me pare una buona base per una ri-partenza.
Caro Fedele è proprio il concetto di ri- partenza che è sbagliato perchè re-itera, cioè ripropone il passato.
Oggi a Sinistra non è tempo di riproposizioni, bisogna emanciparsi da se stessi, l’alternativa è l’estinzione.
Per partire bisogna condividere, allargando gli orizzonti e gli spazi.
La novità della Sinistra proposta da Nichi Vendola è proprio questa, gli apparati non servono più.
Io a questo gruppo di “innovatori” non do più di due anni, se invece si mettono da parte gli interessi di “gruppo” vi è futuro politico.
Buona giornata.
caro pierluigi,apprezzo molto il tono conciliante di questa tua lettera in un momento di forte tensione in sel foggia e capitanata. nella tua prssima spero di leggere le tue indicazioni politiche e programmatiche per la città di foggia, è il tuo ruolo nel partito che lo richiede. sono certa che non mi deluderai. buon lavoro