Manfredonia. È passata quasi in sordina l’apertura del Castello di Manfredonia, rimasto chiuso per più di due anni, ha riaperto ieri 1° Maggio. In tale occasione è stato possibile visitare la cortina muraria e la sua piazza interna recentemente consolidate. Ebbene, anche in funzione della nuova pavimentazione di piazza d’armi, in tale location si poteva quanto meno inaugurare sulle note di qualche band musicale un apertura tanto attesa. Così, non solo avremmo avuto un concerto del primo maggio nostrano, ma potevamo, in un certo senso, avviare un discorso polifunzionale.
La musica è risaputo è un fattore che unifica in tanti a prescindere dall’estrazione sociale e culturale, quindi l’inaugurazione anche con un semplice concerto bandistico, avrebbe reso più lieto il tempo trascorso tra le mura della fortezza “Svevo – Angioina – Aragonese”. L’auspicio è che nel nostro bel paese, si abbattano le mura dell’incomunicabilità e che sorga almeno nell’ottica del polo museale un apertura d’intenti a chi ha spirito d’iniziativa: dagli addetti ai lavori, ai semplici cittadini promotori di cambiamenti che possono fare breccia nelle genti.
Comunque il silenzioso sopralluogo ha fatto percepire qualche criticità, a parte alcuni reperti disposti sul bastione dell’avanzata che potrebbero anche essere d’intralcio ai visitatori. Si sono percepite la chiusura di diverse feritoie e caditoie, da cui si sarebbe potuto visualizzare una parte del panorama di Manfredonia.
Alcune foto di questa pubblicazione evidenziano una panoramica del percorso, nell’attesa che qualche evento lo possa animare anche a livello culturale.
(Pubblicazione a cura di Benedetto Monaco, Manfredonia 02.05.2017)
fotogallery Benedetto Monaco
La butto lì, ospitare mostre, pitture, sculture, offrire la location per eventi come matrimoni?? Niente, la cultura è morte. “Paese che vai, amministrazione che trovi”.