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I “creativi” della Lotus Rancinan e Coco, con una foto, salutano Rignano

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
2 Agosto 2015
Gargano // Manfredonia //

Rignano Garganico. È terminata ieri sera la “tre giorni” di visita a Rignano di Gérard Rancinan, artista e fotografo francese tra i più apprezzati del mondo. Precisamente si è intrattenuto dal 29 luglio al 1^ agosto, ospite gradito dell’amico Donato Coco, designer automobilistico tra i più importanti e creativi del mondo. Quest’ultimo, ha qui un intimo “rifugio” in Via Carducci, dove ci viene di tanto in tanto, per trascorrere qualche giorno felice, da solo o unitamente ai suoi affetti più cari, accanto alla mamma e agli altri famigliari. Una visita non casuale. Infatti, da alcuni anni Rancinan e Coco lavorano in perfetta sintonia per il rilancio della Casa automobilistica inglese Lotus. L’uno disegnando i prototipi ex-novo o le modifiche, l’altro sublimandoli con i suoi indovinati scatti fotografici e sottoponendoli al giudizio popolare e commerciale attraverso la pubblicità. Insomma, la loro è un ’amicizia a prova di bomba, destinata a durare a lungo, per via della perfetta corrispondenza e sintonia che di solito accomuna i grandi artisti, indipendentemente dal settore dove si opera.

A quanto si è avuto modo di constatare nel breve incontro di saluto, Rancinan è rimasto molto colpito dalle straordinarie bellezze del paese: il panorama multicolori e mozza-fiato; i cavernosi e silenti vicoli ed accoglienti piazzette del centro storico medievale con i loro caratteristici mugnali ; la Chiesa Matrice rinascimentale; il Palazzo Baronale di fattura barocca con l’annessa Torre bizantina. Che dire poi del Museo paleolitico di Grotta Paglicci, visitato il giorno innanzi alle ore 11.00 in punto, accompagnato da Enzo Pazienza. Qui è rimasto per davvero estasiato e un po’ allibito, ammirando i vari reperti, dalla pittura dei cavalli e delle mani ai vari graffiti (scena di caccia, stambecco, bos primigenius, nido, ecc.); dalle sepolture del ragazzo e della donna (tipo Cromagnon) ai focolari e per finire agli innumerevoli strumenti litici delle varie culture. Allibito, si diceva, perché non si spiegava perché un patrimonio di tale importanza e fattura, noto tra gli addetti dei lavori di tutto il mondo, continui ad essere ancora ignorato dai turisti colti o comuni, a differenza dalla “sua” Lascaux e dalla spagnola Altamira, ormai da tempo prese d’assalto e inserite tra i beni culturali mondiali Unesco. “Scarsa pubblicità” si è lasciato scappare alla fine della visita. Chissà che non ci pensa lui con quale originale “scatto” a far girare questo grande “bene” nel circuito planetario. Al termine del colloquio, gli illustri personaggi hanno posato per Rignanonews(vedi foto).

(A cura di Antonio Del Vecchio)

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