Monte Sant’Angelo. ”AVEVAMO da subito manifestato lo sconcerto, l’amarezza e la delusione per l’ingiusto provvedimento di scioglimento del nostro Consiglio Comunale. Una decisione che ci era parsa assurda e frutto di una valutazione assolutamente non corretta da parte del Consiglio dei Ministri e, prima ancora, da parte di chi aveva proposto tale scioglimento. Il ricorso al TAR – presentato da poche ore – è un atto doveroso e necessario, innanzitutto per difendere l’onore di Monte Sant’Angelo che non può assolutamente essere etichettata come città della mafia; per affermare che il suo tessuto sociale è sanissimo e che deve continuare ad essere conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze, per i suoi beni culturali, per il suo Santuario, per la sua storia millenaria. E anche per difendere l’onore e la dignità degli Amministratori e dei Consiglieri cessati dalla propria carica. Abbiamo amministrato con estrema onestà e trasparenza, senza mai essere condizionati da nessuno su nessuna decisione. Anzi, nessuno mai aveva neanche tentato di condizionare qualcuno su qualcosa. Per questo, lo scioglimento ci era sembrato un provvedimento fuori dalla realtà e, soprattutto, ingiusto”.
E’ quanto dicono a Stato Quotidiano Antonio di Iasio, Felice Scirpoli, Piero Accarrino, Giuseppe Ciuffreda, Michele Ferosi, Giovanni Granatiero, Matteo Savastano, Domenico Ciuffreda, Marco Galli, Francesco Granatiero, Antonio Pettinicchio, Matteo Taronna, Vincenzo Totaro, Mario Troiano, che hanno presentato ricorso al TAR Lazio contro lo scioglimento del Consiglio Comunale di Monte Sant’Angelo. Come risaputo, su proposta del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, nella seduta del 17 luglio 2015 il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Monte Sant’Angelo (FG), a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dove sono state accertate “forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata“. L’Ente comunale è attualmente gestito da una Commissione straordinaria.
“L’azione amministrativa si era contraddistinta, invece, per la sua grande capacità di lavoro. Intanto la situazione finanziaria del Comune è solidissima, con un Bilancio da Comune virtuosissimo: Fondo Cassa intorno ai 10 milioni di euro; avanzo di amministrazione (dopo il riaccertamento straordinario dei residui) superiore ai 4,5 milioni di euro; crediti di dubbia esigibilità praticamente inesistenti (18.000 euro!, su un Bilancio di parte corrente superiore agli 11 milioni di euro); percentuale di riscossione rispetto all’accertato intorno al 100%; le tasse tra le più basse della provincia di Foggia (IMU 0,86% e TASI 0,1%); nel 2012, la città è stata inserita nella lista dei Comuni virtuosi d’Italia (143 in tutto), l’unico, insieme a Capri, di tutto il Sud. Questi “numeri”, insieme alla costante diminuzione della spesa corrente (avevamo anche azzerato tutti i mutui per eliminare le rate di ammortamento), hanno fatto in modo che nel 2015 l’obiettivo del Patto di Stabilità è più basso rispetto a quello degli altri Comuni”.
“E poi il lavoro sulle opere pubbliche. Siamo intervenuti, con lavori di riqualificazione e restauro, su tutti i nostri beni culturali. In tre anni di Amministrazione, sono state espletate 26 gare d’appalto, per circa 13,5 milioni di euro, tra lavori pubblici e servizi.
Ecco l’elenco di tutte le gare d’appalto delle opere pubbliche espletate:
1) Progetto di video-sorveglianza;
2) Ristrutturazione casa di riposo;
3) Ampliamento cimitero;
4) Urbanizzazioni comparto Galluccio 1° lotto;
5) Risanamento cava Cassano;
6) Restauro Fossato del Castello;
7) Restauro Abbazia di Pulsano;
8) Ristrutturazione Museo Tancredi;
9) Ristrutturazione ex Chiesa di Santo Stefano;
10) Ricostruzione muro di via Ciuffreda;
11) Ristrutturazione strada forestale “Vergone-La Spina”;
12) Rivestimento muro di via Ciuffreda;
13) Efficientamento energetico Casa Comunale (Palazzo del Comune);
14) Centro Comunale Raccolta Rifiuti;
15) Galluccio: realizzazione strada parallela a via dei Normanni;
16) Galluccio: realizzazione nuovo tronco fognario;
17) Galluccio: urbanizzazioni primarie 2° lotto;
18) Galluccio: realizzazione struttura sportiva polivalente;
19) Realizzazione Centro di Aggregazione Giovanile (due bandi distinti);
20) Sistemazione Corso Giannone;
21) Ammodernamento e ripristino strada rurale “Piscina Nuova”.
Inoltre, erano pronti per essere pubblicati i bandi per:
– le urbanizzazioni nella zona Stamporlando;
– il rifacimento dell’intera pubblica illuminazione.
Insieme ai bandi curati direttamente dal Comune, sono stati seguiti altri interventi su immobili e beni culturali della nostra città gestiti da altre Istituzioni:
– Cittadella Micaelica. Lavori riguardanti la Chiesa della Madonna della Libera, la Tomba di Rotari, Santa Maria Maggiore e il restauro delle Porte di Bronzo del Santuario (Soprintendenza ai Beni Culturali); lavori in corso di ultimazione
– Ristrutturazione nuova sede del Gal sito nell’immobile ex sede della Pretura sulla strada Panoramica (Gal Gargano); lavori ultimati
– Efficientamento energetico edificio in vico San Leonardo (Istituto Scolastico “G.T. Giordani”); lavori ultimati
– Sistemazione sentieri Eremi di Pulsano (Provincia di Foggia); lavori ultimati.
E oltre a tutte queste opere erano già stati approvati i progetti per:
– Impianto di depurazione a Macchia;
– Ristrutturazione dell’edificio Tancredi;
– Efficientamento energetico della scuola materna in zona C/1;
– Ristrutturazione dell’edificio di via del Presepe (sede ITC).
Ed erano pronti i progetti per:
– Sistemazione di Piazza Carlo d’Angiò;
– Sistemazione di Via Garibaldi;
– Sistemazione di Corso V. Emanuele.
E, intanto, la Regione Puglia aveva già approvato la nostra richiesta di finanziamento per la completa sistemazione della sede dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”.
Ed eravamo prontissimi per un’altra serie di interventi, sfruttando le risorse rinvenienti dalla transazione Syndial, transazione condotta con estrema attenzione per ottenere il massimo in favore del Comune. 5.400.000 euro che, se per una parte sono stati usati per cofinanziare alcuni dei progetti prima citati e per rispettare, nel 2014, il patto di stabilità interno senza aumentare la pressione fiscale sui cittadini, ora sarebbero tornati utili per:
– Acquistare da subito (era pronto l’ordine) molti elementi di arredo urbano (panchine, fioriere ecc….);
– Dotare la zona isola pedonale di telecamere per il riconoscimento delle targhe;
– Dotare la Piana di Macchia di Wi-Fi;
– Completare l’impianto di illuminazione allo stadio comunale;
– Fare manutenzione ad alcuni immobili comunali (a cominciare dalla Caserma dei Carabinieri); Asfaltare e fare manutenzione ad una serie di strade interne;
– Mettere a nuovo la scalinata che dalla chiesa di San Benedetto conduce all’edificio scolastico di vico San Leonardo;
– Sistemare tutto l’affaccio del Belvedere e della rotonda;
– Mettere a nuovo definitivamente la villa comunale e molto altro ancora.
Tutto con i fatti, le carte, i progetti e, soprattutto, con i soldi, non con le chiacchiere (è facilmente controllabile); molto indicato nel Bilancio di previsione 2015, già approvato in Giunta Comunale in data 14/07/2015, e altro da realizzare nel 2016. Quasi il 90% degli appalti, corrispondente a più del 95% degli importi, è stato eseguito dopo gare aperte ad evidenza pubblica, vinte da ditte diversissime, provenienti da molte città diverse, che non hanno avuto nessun problema a lavorare a Monte Sant’Angelo. La legalità è stata sempre faro acceso in tutto il nostro percorso amministrativo dal 2012 ad oggi. In questi anni abbiamo cercato di amministrare sempre in piena coscienza, nell’assoluto rispetto delle leggi, senza alcun tipo di condizionamento ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini di Monte Sant’Angelo.
“Un’azione amministrativa in netto contrasto con quanto descritto nel decreto di scioglimento. Siamo certi che i legali ai quali ci siamo affidati – il prof. Franco Gaetano Scoca e l’avv. Antonio Senatore – sapranno ben rappresentare la realtà dei fatti e, soprattutto, siamo estremamente fiduciosi nella Magistratura. Siamo convintissimi che verrà ristabilita la verità e che Monte Sant’Angelo potrà guardare, con rinnovato orgoglio, al proprio futuro”.
FOCUS
Scioglimento Consiglio Com. M.S.Angelo, i motivi della relazione (I)
Scioglimento M.S.Angelo, dal Consiglio di Frazione agli appalti e alle assunzioni (II)
Redazione Stato Quotidiano@riproduzioneriservata
Leggendo tale replica mi convincono sempre di più che lo scioglimento è stato di natura politica?
Forza di Iasio siamo con voi!
Proprio come a Manfredonia. Ci stanno succhiando tutti i soldi che lavoriamo per pagare le tasse e i debiti.
Me almeno la smettono di dite chiacchiere invacando perche monde e un paese bello . io sto do dalla parte vostra ai ragione.devi sentire proprio le due campane.e mo che o sentito le due campane daco ragione a voi perché e vero tutte quelle cose la veste fatte e stava te aiutando anche la Manfredonia vetro. Ritornate subito, vi prego cosi aiutate il paese e tante familie della Manfredonia vetro.
Quelli che vi dicevano chiacchiere diconole chiacchiere per fare loro i politici ma noi montanari portiamo la vostra parte vogliamo che ritornate vogliamo che ritornate voi.fate subito a vincere il ricorso.
Questa difesa direi che è “d’ufficio” per cui il ricorso al TAR era previsto e nelle prerogative dell’ex-amministrazione per cui nulla di nuovo sotto il sole, i fatti sono che il comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose dopo almeno un anno di indagini con firma del Presidente della Repubblica.
Ora se qualcuno crede che lo Stato scioglie un comune con disinvoltura oltre a essere sciocco è anche poco furbo.
Questa è solo la prima fase, la seconda che è in atto, con le indagini in corso, sono le responsabilità individuali a cui poi seguiranno i capi di imputazione che andranno per forza nel penale, perchè nulla resterà così com’era.
Per non parlare delle assunzioni per chiamata diretta senza nessuna procedura e nessun concorso, si chiama “clientelismo”, le varie intimidazioni, diciamo che comunque nel comune di collusi ve ne erano sin troppi e questo è un dato di fatto sancito dal decreto di scioglimento, ora chi si straccia le vesti per la vecchia amministrazione (tali Stefano, Siponta e Tina e ben altri) ha degli interessi da tutelare che non coincidono minimamente con quelli collettivi e della popolazione che a gran voce aveva fatto sentire il proprio dissenso ignorato allegramente dall’arroganza di questi amministratori———————
–questa non è “cosa pubblica” questa è “cosa vostra” mentre molti sono stati costretti ad emigrare a causa dell’inadeguatezza di certi amministratori che negli anni hanno pensato solo a riempirsi la propria pancia —e non nascondiamoci dietro un dito che sappiamo bene come funziona il meccanismo elettorale a monte in cui poche famiglie hanno la maggioranza dei voti —
Basta leggersi le carte del decreto di scioglimento del comune per farsi un idea di quale clima e quali collusioni vi erano instaurate nell’amministrazione comunale altro che questa arringa di difesa abbastanza ridicola e si sentono le unghie che graffiano il vetro.
Un montanaro…
Ma sei un giudice???
Saranno il giudice del TAR a decidere mica è Verbo la decisione presa da Alfano, Prefetto (la firma del Presidente è solo pro forma). Mica stiamo in dittatura che quelli che dicono tali signori è indiscutibili.
Ti ricordo che tali stessi signori hanno ritenuto che a Roma non ci fosse la mafia. Sono umani, dunque possono sbagliare.
Circa la situazione dei posti di lavoro il tutto viene da lontano, come venivano assunto gli operai nella piana di macchia? Come di assumono nella’ASL le persone? Monte per decenni interi è statagovernata dalla ssinistra….era considerata la rocca forte della sinistra…e poi una volta che non aveva vinto a fatto pure il ribaltone.. Il PD…
Allora di cosa parliamo…questa amministrazioni di assunzioni statali non ne ha fatte.
E sai io.mi guarderei sa dite certe cose …se io sarei stato un amministratore avrei fatto partire querele su querele..