“Il successo nazionale e internazionale delle nostre produzioni, dei nostri talenti cinematografici e delle nostre location non sarebbe stato così significativo senza il ruolo istituzionale di sostegno operativo e finanziario alle produzioni della Apulia Film Commission. Quest’ultima, a Venezia, ha presentato il suo modello d’intervento sul territorio che si è concretizzato in particolare nei progetti dei cineporti di Bari e di Lecce nonché nel circuito cinematografico D’Autore, che interessa venti sale cinematografiche pugliesi. Un aspetto della qualità delle produzioni è nelle quaranta grandi immagini della mostra Scatti di cinema, la Puglia al cinema, esposti nella sala congressi del Gran Hotel Excelsior durante il festival”.
“L’esperienza della Apulia Film Commission, asse portante della politica culturale dell’Amministrazione Vendola nelle arti visive, è un aspetto fondamentale delle corrette sinergie tra pubblico e privato in un settore, la cultura, dove il ritorno non è solo economico ma di formazione delle coscienze. Ed è proprio nella promozione culturale, un investimento cioè nel presente e nel futuro in tempi in cui si cerca di asservire la cultura a logiche diverse dalla consapevolezza e dalla crescita delle coscienze, che si delinea un ulteriore aspetto della buona politica di Nichi Vendola”, ha concluso Disabato.