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Polizia svizzera: “Dopo il 30 gennaio nessun avvistamento delle bimbe”. Indagini nelle scuole, case, in famiglia

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
7 Febbraio 2011
Cronaca //

Marcia solidarietà per le bambine scomparse a St-Sulpice (fonte image: Keystone)
Foggia – “ACTUELLEMENT, aucun témoignage ne permet de localiser les fillettes depuis le dimanche 30 janvier à St-Sulpice (..) à 13h, où elles se trouvaient à St-Sulpice à proximité du domicile de leur père“. Vale a dire: nessuna testimonianza ha consentito di localizzare le gemelle scomparse dopo domenica 30 gennaio, alle 13, nel sobborgo di St-Sulpice (in Svizzera, a sud-ovest di Losanna). Luogo dove le stesse bambine si trovavano in prossimità del domicilio del padre: Matthias Schepp.

L’annuncio è della Police cantonale vaudoise (Polizia svizzera, del relativo cantone) con aggiornamento ad oggi delle ricerche in merito alla scomparsa di Alessia e Livia Schepp, figlie gemelle dell’uomo suicida, lo scorso venerdì 4 febbraio a Cerignola ( Focus ). Figlie anche della donna di origini italiane (Ascoli Piceno) Irina Lucidi. A riguardo ieri, 6 febbraio, l’avvocato della donna – probabilmente un parente – R.Mestichelli aveva confermato l’invio di un sms da Schepp alla moglie nel quale l’uomo avrebbe manifestato le sue intenzioni di non riportare più indietro le bambine.


“NESSUNO HA MAI TESTIMONIATO SULL’AVVISTAMENTO DELLE BIMBE DOPO IL 30 GENNAIO”
– Inizialmente si era detto che le gemelline Alessia e Livia erano state avvistate per l’ultima volta alle ore 18.30 di lunedì 31 gennaio, mentre dal porto di Marsiglia prendevano un traghetto che sarebbe arrivato a Propriano, in Corsica, martedì mattina alle 06.30. Come confermato a Stato anche dal capo della Mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini: “Mai in precedenza era stata confermata la notizia – almeno dagli inquirenti di Foggia – relativa all’avvistamento delle bambine dopo il 30 gennaio”. Dunque la separazione fra bimbe e papà suicida continua a materializzarsi sul suolo svizzero e/o francese. L’unica conferma era arrivata per il prelievo di una somma (si è parlato di 7500 euro) da bancomat di Marsiglia ad opera del padre. Padre che potrebbe anche aver simulato la partenza delle bambine dalla Francia con l’acquisto dei biglietti (per tre persone).

IL COMUNICATO DELLA POLIZIA, L’OPERAZIONE DENOMINATA GEMELLI – Scomparsa di Alessia e Livia – Bilancio del 7 Febbraio 2011 – Lunedi 7 febbraio, le operazioni di indagine e ricerca in Svizzera come in Francia e in Italia continuano per trovare le due bimbe di 6 anni, Alessia e Livia. In Svizzera, quaranta investigatori della polizia sono impegnati in questa operazione, denominata Gemelli. Attualmente, nessuna testimonianza è stata utile per individuare le bimbe da domenica 30 gennaio a St-Sulpice.

Oggi, lunedi 7 febbraio 2011, gli investigatori della polizia cantonale vaudese sono ancora al lavoro per operare alla ricerca di nuovi indizi, che possano servire per il ritrovamento delle piccole.

Contrariamente alle informazioni pubblicate domenica 6 febbraio, la polizia non ha ricevuto finora alcuna prova della presenza delle gemelline in Svizzera, Francia e Italia da domenica 30 gennaio alle 13, dove erano a San Sulpice vicino alla casa del padre. L’indagine, condotta dalla polizia francese a Marsiglia, ha rivelato che il padre, dopo aver comprato i biglietti per se stesso e per le sue due giovani figlie, ha convalidato il check-in del porto di Marsiglia. Tuttavia, gli investigatori non sono in grado di confermare, per ora, che le bimbe si fossero imbarcate o meno sul traghetto per Propriano (in Corsica). Dunque le bimbe – tesi rafforzata da giorni – potrebbero non essersi mai allontanate dalla Svizzera, al massimo dalla Francia.


Lunedi mattina, il preside della St. Sulpice ha visitato ogni classe del sito per informare tutti gli studenti e gli insegnanti della situazione in seguito alla scomparsa delle bambine. Anche alcuni educatori sono intervenuti per spingere i bambini conoscenti delle gemelline a parlare.


RICERCA FRA I PARENTI DELL’UOMO, NELLE SCUOLE, NELLE STAZIONI DI SERVIZIO
– Per diversi giorni, la polizia svizzera ha effettuato le operazioni di ricerca per tre volte nellaa casa dei parenti dell’uomo a St. Sulpice, sia all’interno che all’esterno. Un sondaggio nel quartiere è stato operato tra 80 famiglie in 60 case diverse. Quattro imbarcazioni di stanza nei porti di Morges e di Vidy, di proprietà del padre del datore di lavoro – che potrebbe essere stato utilizzato da Schepp – sono stati accuratamente ispezionati e anche dei porti nella regione. Tutte le stazioni di servizio tra St-Sulpice e Ginevra sono stati contattate. Una ricerca sul veicolo utilizzato da Matthias Shepp (Audi), per una possibile violazione della velocità, è stato effettuato a livello nazionale. Tutte le dogane della regione di Ginevra sono state controllate. Un elicottero è stato utilizzato lo scorso lunedì per ricerche nel lago.

In generale, gli inquirenti hanno condotto numerose indagini e ispezioni effettuate nell’ambiente di famiglia, a scuola, con la famiglia del padre nella regione di Basilea in ambiente professionale. Con controlli anche attraverso banche telefoniche nazionali. Ma per ora questi controlli non sono riusciti a portare le informazioni per localizzare le due ragazze.

Gli investigatori fanno molto affidamento sulle informazioni da testimoni il più possibile a Marsiglia, in Corsica. Le indagini e le operazioni di ricerca stanno continuando. Potenziali testimoni – scrive la polizia – sono pregati di contattare la stazione di polizia o la polizia più vicino o chiamare il numero verde in Svizzera+41 21 644 82 31 o il numero verde in Francia 08 05 01 07 07.


NESSUN RITROVAMENTO DI VESTITI
– “Non risulta” agli investigatori impegnati nelle ricerche delle gemelle Livia e Alessia Schepp che nelle campagne di Cerignola siano stati trovati indumenti e quaderni di bimbi che in qualche modo possano risultare legati alla scomparsa delle due bimbe. Lo ha riferito all’Ansa sempre il dirigente della Squadra mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini. Nel corso delle ricerche nelle campagne di Cerignola sono stati invece trovati indumenti e un quadernone con disegni a colori e scritte in italiano che non avrebbero nulla a che fare con le bambine scomparse. Il ritrovamento, e l’eventuale legame con la vicenda delle gemelline, era stato indicato su alcuni siti Internet di informazione.

IL TESTAMENTO – Si ricorda che in casa dell’uomo a Saint Sulpice (in Svizzera, dove l’uomo viveva da solo dopo la separazione dalla moglie Irina, che dopo la separazione risiederebbe in un’altra abitazione – a livello anagrafico sempre a Saint Sulpice, ma forse si sarebbe spostata lontano dal marito a nord-est verso Losanna – prima con le figlie Livia e Alessia) sarebbe stato trovato un testamento redatto prima della scomparsa. La buona notizia è che l’uomo nella lettera avrebbe lasciato una casa alla moglie e gli altri averi alle due figlie e ad altri parenti (Schepp sarebbe stato in ottime condizioni economiche). Nella stessa lettera – come nella cartolina inviata alla moglie – l’uomo avrebbe manifestato le proprie intenzioni suicide poi materializzatesi a Cerignola. Va ricordato che nell’auto delle uomo sarebbero state trovate banconote per 100 euro. Se reale, il passato prelievo di 7000 euro sarebbe dunque servito per il viaggio – che l’uomo aveva dunque premeditato – da Marsiglia per la Corsica e dalla Corsica per l’Italia. Sarebbe infatta giustificata la spesa di 6000 euro per il viaggio ed altro. Dalla partenza del 31 da Marsiglia alla sera prima del suicidio il 3 febbraio a Cerignola.

POLIZIE RICOSTRUISCONO VIAGGIO – Con una collaborazione tra le polizie italiana, francese e svizzera si cerca di ricostruire nella maniera più precisa possibile il tragitto che Matthias Kaspar Schepp, allontanatosi da Losanna con le sue due bambine di sei anni, Livia e Alessia, ha compiuto nel viaggio che l’ha portato a suicidarsi sotto un Eurostar a Cerignola, nel foggiano. A conclusione di una riunione degli investigatori nel commissariato a Cerignola tra le forze di polizia e tutto il personale impegnato nelle battute per trovare le bambine, è stato deciso che le ricerche continueranno ancora nell’area di Cerignola, ma la sensazione è che gli investigatori siano fortemente orientati a ritenere che le piccole non siano mai arrivate col papà in Puglia. È probabile che ricerche e battute possano presto intensificarsi nei luoghi dove l’uomo è stato avvisato dal 31 gennaio in poi: Annecy, la regione di Lione, Tolone e Marsiglia. Tracce certe dell’uomo si ritrovano poi il 3 febbraio a Vietri sul Mare, in provincia di Salerno, dove Matthias Schepp – questa volta visto da solo – ha pranzato in un ristorante prima di avviarsi in auto verso la Puglia e di suicidarsi nella stazione Fs di Cerignola campagna.


IL PRANZO AL RISTORANTE A VIETRI SUL MARE
– Il giorno dello sbarco in Italia – il 3 febbraio – l’uomo avrebbe mangiato all’ora di pranzo in un ristorante a Vietri sul Mare, Salerno (Pizzeria Angolo dei Sapori di F.Trotta). Il gestore del locale avrebbe riconosciuto Schepp guardando i telegiornali, riferendo agli inquirenti che l’uomo era solo e emotivamente calmo e tranquillo. L’uomo avrebbe consumato tranquillamente il pranzo (verso le ore 13 e 20, antipasto di terra, pizza, dessert ed amaretto, per 12 euro complessivi) per poi ripartire nella sua Audi, da solo. “Abbiamo scambiato due chiacchiere – ha detto il ristoratore alla stampa – Mi è sembrata una persona molto gioviale, sicuramente molto serena. Era da solo, le bimbe non erano con lui”. “Di una cosa è rimasto particolarmente colpito – ha aggiunto il titolare del ristorante ad un giornasle svizzero – un quadro che era esposto in sala e che ritrae il volto di una donna che mi hanno detto somiglia molto a sua moglie”.

Il parcheggio nei pressi del ristorante è stato setacciato dalle unità cinofile per ore mentre per tutto il pomeriggio si è cercato anche lungo il torrente che attraversa il piccolo comune salernitano per poi sfociare a mare.


LA PARTENZA
– Ipotizzando che l’uomo abbia mangiato realmente il 3 febbraio alle 13 e 20 nel ristorante citato, avrebbe per questo fatto più tappe e/o passato del tempo fermo, prima di arrivare fuori la stazione di Cerignola, dove avrebbe chiuso l’auto per poi suicidarsi sotto un treno di passaggio verso le ore 22 e 45 nello stesso scalo ferrovario. Ma questo soltanto il 4 febbraio.

Da Vietri sul Mare a Cerignola sono circa 160 chilometri per meno di 2 ore complessive di viaggio: uscita da Vietri sul Mare, attraversamento di Salerno, a16 direzione Napoli-Canosa, A1 Bari -Roma, per la successiva direzione Benevento-Bari. Fino all’uscita di Cerignola ovest. Ma è un percorso ipotetico. Sui copertoni dell’auto sono state ritrovate tracce di fango. Sembrerebbe certo il passaggio con l’auto in altri luoghi. O lo stesso 44enne, dipendente in Svizzera di una multinazionale di tabacchi, potrebbe essere arrivato nel Tavoliere e da qui – palesando l’ipotesi dell’omicidio premeditato – avrebbe girovagato per ore in cerca di un luogo dove morire. L’intero viaggio in Italia sarebbe stato fatto da solo, da parte dell’uomo, senza dunque la presenza delle bambine.

In precedenza le tappe dell’uomo sarebbero invece state: Saint Sulpice, Losanna, Marsiglia, Francia (il 31 gennaio). Traghetto per Propriano, Corsica (il 1 febbraio), dunque lo sbarco a Napoli la mattina del 3 febbraio. Il pranzo al ristorante di Vietri sul Mare all’ora di pranzo. La ripartenza per la Capitanata. Le bimbe – come detto – non si sarebbero mai allontanate dalla Svizzera. Forse dalla Francia.

LE RICERCHE – Per le ricerche di Alessia e Livia, le gemelline svizzere figlie di Matthias Schepp, l’uomo che si e’ ucciso giovedi’ sera a Cerignola, sono in arrivo speciali telecamere del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari. Si tratta di apparecchi in grado di visionare nei pozzi pieni di acqua e registrare filmati anche a cinque metri di profondità marina. Intanto le ricerche si stanno concentrando anche nelle campagne tra Cerignola e Manfredonia, in provincia di Foggia*


INTERVENTO MANTOVANO: “CONTINUA L’IMPEGNO PER TROVARE LE GEMELLINE SCOMPARSE”
– Il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, in una serie di colloqui telefonici avuti oggi con il procuratore della Repubblica di Foggia, Russo, e il prefetto Nunziante, per un aggiornamento sulle ricerche delle gemelline Alessia e Livia, ha “ricevuto conferma che vi e’ il massimo impegno da parte delle forze di polizia, incluse le unita’ specializzate in questo tipo di operazioni, e della magistratura”. “Vi e’ il massimo utilizzo di tutti mezzi che possano individuare tracce del passaggio delle bambine, inclusi gli elicotteri e le unita’ cinofile -afferma Mantovano in una nota- non si trascura nessuna pista e nessun luogo, da Vietri a Cerignola, e tutto questo avviene in stretta collaborazione con le autorita’ di altri Stati, a cominciare dalla Confederazione elvetica e dalla Francia. Assicuro -conclude- che questo sforzo prosegue senza sosta, nonostante le obiettive difficolta’ finora riscontrate”, ha detto Mantovano, come riportato dall’agenzia Adnkronos.

In conclusione: si rafforza l’ipotesi di un viaggio fatto dal padre da solo forse sin dalle località svizzere. L’unico momento del distacco potrebbe essere quello avvenuto a Marsiglia. Il padre potrebbe averci ripensato improvvisamente sull’idea di portare le bimbe con sè sul traghetto diretto in Corsica. O potrebbe aver simulato (3 biglietti) la presenza delle bambine. Da segnalare che nell’auto Audi Station Wagon di proprieta’ di Matthias Schepp non sono stati trovati i seggiolini, nè altri indumenti appartenenti alle piccole. I seggiolini sono stati trovati invece nella sua casa di Saint Suplice, vicino Losanna. Dunque le piccole non sarebbero mai state in compagnia del padre sin dall’inizio del viaggio. Ora le indagini sono indirizzate a capire dove le bimbe, o i corpi delle stesse, possano trovarsi. Come detto gli ambienti familiari di Losanna e delle altre località relative alla famiglia, ai parenti e agli amici sono oggetto di attente verifiche da parte della polizia del luogo.

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Redazione Stato, gdf, riproduzione riservata

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