Foggia – LA Digos ha arrestato Bobo Aprile insieme a 18 disoccupati organizzati per aver intentato diverse iniziative di sciopero a rivescio. Come Bobo ha sempre solidarizzato con Borgo Tressanti, anche noi stiamo dalla parte di chi ha come unico interesse l’occupazione stabile e il decoro etico della città di Brindisi e della Puglia. Solidarietà del comitato spontaneo contro gli inceneritori in Capitanata (Borgo Tressanti) e del coordinamento contro le centrali termoelettriche (San Severo)a Bobo Aprile e ai disoccupati organizzati brindisini.
“La repressione di chi lotta per i diritti dei lavoratori, dei cittadini, come Bobo e altri compagni, è il volto nudo di un potere alle strette che utilizza vecchie maniere per vecchi e nuovi
scopi. Con Bobo è tutta Medicina Democratica, affermando in ogni momento e luogo che chi colpisce i lavoratori, i disoccupati in lotta, i cittadini impegnati per la tutela dei diriritti,colpisce tutti noi. Un abbraccio a Bobo e a tutti i compagni sottoposti a repressione. Necessita organizzare forme di solidarietà efficaci verso i compagni”. Tonino d’Angelo (Presidente nazionale di Medicina Democratica)”.
Segue il testo dell’appello: Arrestato Bobo Aprile del sindacato COBAS a Brindisi! Grave attacco a tutti i movimenti che vogliono cambiare questa città! – Alle prime luci dell’alba, mentre per le strade di Brindisi si muovevano i camion dell’azienda che cura la raccolta dei rifiuti, la Digos portava a termine un’operazione di polizia che nella nostra città non ha precedenti: l’arresto di Bobo Aprile, il responsabile e fondatore a Brindisi del sindacato dei COBAS e numerosi aderenti al Comitato dei disoccupati brindisini che, nell’ultimo anno, hanno condotto numerose protesti in città per ottenere lavoro, anche con assunzioni presso l’azienda della raccolta rifiuti, onde far avere a tutti i cittadini migliori servizi pubblici.
I capi di imputazioni nel linguaggio dei tribunali parlano di violenza privata e interruzione di pubblico servizio, ma altri non sono che l’aver fatto manifestazioni con centinaia di disoccupati, sit-in e altre normali e pacifiche attività sindacali e manifestazioni del pensiero ma, innanzitutto, l’aver dato voce a coloro che sono ritenuti dai benpensanti di questa città, soggetti da emarginare, cittadini di serie B e utilizzabili solo come serbatoio di voti da usare strumentalmente nelle campagne elettorali, farcite di false promesse. Bobo Aprile, insieme al comitato dei disoccupati, è stato scelto quindi come soggetto da colpire per dare un segnale forte, non solo ai COBAS, ma anche a tutti i movimenti politici e sociali che in questi ultimi mesi, con il loro impegno costante hanno dimostrato che un’altra Brindisi è possibile. Respingiamo con forza questo messaggio e lo rimandiamo al mittente :-“ E giunta l’ora che i poteri forti, che sino a questo momento hanno fatto il bello e il cattivo tempo in questa città, si mettano l’animo in pace ! Una nuova generazione di donne e uomini vuol dare un futuro diverso a sé e ai propri figli, lottando in prima persona e non delegando a nessuno la propria vita.” Alle 11.30 presso la sede dei COBAS in via Lucio Strabone 38 , Brindisi, si terrà un a conferenza stampa sull’accaduto. Sono invitati i giornali, televisioni e radio, sindacati, organizzazioni politiche e associazioni e tutti i cittadini.
Redazione Stato