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Amore in tutte le lingue del mondo. Cosimo, Ioana: ‘Romania terra bellissima’

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
14 Febbraio 2014
Manfredonia //

Cosimo, Ioana ed il piccolo Pietro (Ph: Annapina Rinaldi)
Manfredonia – UNA storia semplice del nostro tempo, di immigrazione ed integrazione positiva. In questi giorni in cui sta facendo discutere il referendum con cui la Svizzera ha deciso di contingentare i lavoratori stranieri, Stato ha incontrato Ioana Bogdan, 28enne rumena, ed il suo compagno Cosimo Rinaldi, 33 anni, di Manfredonia; ad allietare l’intervista i gridolini del piccolo Pietro, 4 mesi, il minore dei loro tre figli.

Ioana arriva per la prima volta in Italia nell’estate del 2006 all’età di 20 anni, per far visita al padre, emigrato alla volta di San Giovanni Rotondo fin dal 2000: “In Romania non c’era lavoro e lo stipendio medio equivaleva, ed equivale, a circa 200 euro mensili, così mio padre e poco tempo dopo anche mia madre, hanno deciso di trasferirsi in Italia in cerca di fortuna, lasciando me e le mie due sorelle a casa a Baia Mare, nel nord del Paese”. “Fino a qualche anno fa – continua- tutti i rumeni pensavano che venire in Italia significasse trovare un lavoro sicuro e guadagnare in fretta i soldi necessari per poter tornare a casa e vivere una vita migliore”.

La prima volta in Italia è stata per Ioana una specie di gioco: “Mi piaceva stare in campagna con mio padre a cercare di imparare la lingua con l’aiuto dei suoi amici italiani, poi ho trovato lavoro come cameriera in un ristorante, ho lavorato per una stagione, poi sono tornata a casa, stessa cosa durante l’estate successiva, finché nel 2008 ho trovato un lavoro stabile come barista a Manfredonia.” Non è stato molto difficile trovarlo – afferma- “Forse sono stata presa subito perché essendo straniera e senza molta esperienza, il mio stipendio era abbastanza basso!”.

Tuttavia i primi tempi sono stati duri, Ioana infatti non avrebbe mai pensato di rimanere a lungo in Italia, si sentiva sola per la mancanza delle sorelle e degli amici e non capiva bene l’italiano per cui aveva difficoltà nel lavoro. Per fortuna non ha mai subito episodi di razzismo esplicito e non è stata mai accusata di rubare il lavoro agli italiani: “Però adesso capisco che l’Italia non è più il Paese perfetto che immaginavamo in Romania nei primi anni 2000, anche qui è diventato difficilissimo trovare lavoro e mi dispiace quando sento che molte persone preferiscono far lavorare rumeni e stranieri al posto degli italiani, perché gli stranieri costano di meno!”

La vita di Ioana cambia quando nel 2010 nel bar dove lavora conosce Cosimo, anche lui barista: “Ci vedevamo da tanto tempo ma ci è voluto un po’ prima che iniziassimo a parlarci e a frequentarci”. Quando chiediamo quali sono le differenze fra i ragazzi rumeni e quelli italiani Ioana risponde con un divertito “non lo so!”. Invece secondo Cosimo le ragazze rumene non sono molto diverse dalle italiane: “Non è la nazionalità che conta ma l’indole della persona. Però in generale – aggiunge- le ragazze rumene sono forse più attaccate alla casa e alla famiglia e meno ‘mondane’rispetto a certe italiane.” Le rispettive famiglie hanno accettato quasi subito di buon grado l’amore di Ioana e Cosimo, nella famiglia di lui alle coppie miste sono abituati: “Fra i miei parenti c’è chi ha avuto relazioni con persone provenienti da mondi ancora più lontani della Romania, come ad esempio il NordAfrica”. Invece nella famiglia di Ioana erano inizialmente un po’ dubbiosi, “ma poi è bastato che conoscessero un po’ più a fondo Cosimo e la sua famiglia per far sparire ogni perplessità!”

Cosimo e Ioana sono genitori di tre bellissimi bambini, le gemelle Maria e Melissa di 2 anni e mezzo e Pietro nato lo scorso Ottobre. Sanno di aver bruciato un po’ le tappe, ma si sentono soprattutto dei coraggiosi: “Di questi tempi crescere tre figli così piccoli con un solo stipendio è molto dura, i nostri amici hanno un bambino, massimo due e c’è chi ha deciso di non averne affatto. Noi invece abbiamo stravolto tutti i canoni”. Ioana ha lasciato il lavoro per fare la mamma a tempo pieno anche se le piacerebbe tornare a lavorare nei prossimi anni. Cosimo invece si divide fra il bar ed il “secondo lavoro” di papà fra pappe, notti insonni e l’impagabile sorriso dei suoi figli.

Infine chiediamo a Cosimo di parlarci delle sue impressioni sulla Romania, dove la famiglia Rinaldi Bogdan cerca di recarsi almeno una volta l’anno: “Da italiano immaginavo un Paese diverso, dove si respirasse povertà e violenza, invece è un Paese tranquillo, dove la gente lascia aperta la porta di casa e dell’automobile senza paura dei furti! Ciò che mi ha lasciato perplesso è il concetto che molti rumeni hanno dell’Italia – continua- credono che sia l’Italia e la sua legge a “rovinare” gli immigrati rumeni, permettendo loro di commettere azioni criminose. La legge rumena, a partire dai semplici posti di blocco, fino alle più aspre pene detentive, è molto più severa di quella italiana, i rumeni lo sanno, e alcunidi loro in Italia si sentono più liberi di compiere cattive azioni, incentivati anche dal fatto di essere in un Paese straniero dove sono più difficilmente riconoscibili”.

(A cura di Annapina Rinaldi – aprinaldi@alice.it)

11 commenti su "Amore in tutte le lingue del mondo. Cosimo, Ioana: ‘Romania terra bellissima’"

  1. Siamo noi ormai un paese insicuro, inefficiente, irriconoscibile alla stessa stregua di paesi come la Somalia
    e lo Yemen del nord.

  2. Brava gente, l’altro giorno dove lavoro un camionista rumeno mi ha chiesto se poteva andare in bagno, quando è andato via sono entrato in bagno a controllare e con mia sorpresa l’ho aveva lasciato pulito il water perche l’ha fatta incredibilmente nel bidè, lo ringrazio pubblicamente per un’ora stupenda che ho passato a pulire.

  3. credo che siano accolti più che bene…andate a vedere cosa succede all’estero—l’Italia credo sia maestra in questo,accoglie e basta

  4. bravo cosimo sei un grande uomo, anche se la stazza non lo direbbe. Bravo continua così, non è da tutti a fare quello che fai tu e che continuerai a fare…… FORZA COSIMO………. UN ABBRACCIO FABIETTO

  5. I RUMENI SONO PERSONE COME NOI ..IO NON SONO RAZZISTA COME ALCUNI MANFREDONIANI..ANCHE XCHE O PIU AMICI SIA ALBANESI …TUNISINI AVENDO UN BIMBO 12 ENNE AVEVAMO FIGLI IN CLASSE INSIEME ..ALLO SPORT..AA DIRE IL VERO LA MIA AMIKA DEL <3 CN CUI SE PROPRIO DEVO PARLARE EPOTERMI CONFIDARE E DI TIRANA (ALBANIA) E UNA PERSONA SPLENDIDA ….

  6. Ci sono rumeni e rumeni, così come ci sono italiani e italiane….
    A me fa schifo Rocco del grande fratello ( quello gay ) che ha detto che i rumeni puzzano anche se si lavano…io quando vado nella circolare o nel treno sento gli italiani che puzzano forte e che non si lavano anche se hanno l’acqua…
    Smettiamola con queste stupidate..

  7. FORSE MARASCO SAREBBE IN GRADO DI COMBATTERE E DEBELLARE IL MALCOSTUME
    DEI SIPONTINI E SIPONTINE (AL 99,99%) CHE FANNO FARE LE FECI DEI CANI PER LE STRADE E NON PROVVEDONO ALLA RACCOLTA DELLE FECI COME PREVISTO DALLA LEGGE E DAL BUON SENSO CIVICO!!!
    vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  8. Ma che ne sapete voi che vivete a Manfredonia di Rumeni e stranieri, venite a vivere a nord dove la cronaca giornaliera è fatta al 90% da loro dagli incidenti stradali alle risse ecc. Io quando accompagno i miei bimbi a scuola giro minuti per trovare posto auto, arrivano rumeni e albanesi con i loro macchinoni e subito si piazzano su strisce pedonali o posti disabili puntualmente ogni giorno sembrano riservati a loro (questi sono i più bravi che lavorano solo che a regole civili 0) Ora è vero che anche gli Italiani fanno queste cose però la percentuale é molto più bassa.

  9. Io pure conosco una persona ma non per questo é detto Che Costa meno…perché nn ci manca niente rispetto all’albania anzi

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