Manfredonia – EOLICO off-shore nel Golfo: ancora ostacoli. Approvato all’unanimità, in Consiglio regionale, l’ordine del giorno presentato dal Consigliere regionale PDL Giandiego Gatta per la preservazione del mare del Gargano dal progetto di realizzazione di un parco eolico off-shore nelle acque antistanti le coste a sud del promontorio, progetto che, a dire del consigliere Gatta avrebbe “pesantissime ripercussioni sul turismo, sulle attività di pesca e navigazione, sui valori scenici e panoramici espressi dalla costa garganica, con gravissimo nocumento economico per il territorio e le sue eccellenze”.
L’anteprima di Stato (27.10.2011): l’opposizione di Sel, in primis Sannicandro e Rizzi, contro impianti Trevi; il progetto in contemporanea dell’ex Ats Enginering (vale a dire Parco Eolico Marino Gargano Sud srl)
La seduta di consiglio. Dopo l’illustrazione del documento a sua firma e l’invito del proponente ai colleghi Consiglieri regionali a votarlo unanimemente, hanno preso la parola i consiglieri presidenti dei vari Gruppi, i quali hanno annunciato il proprio voto favorevole. Viva soddisfazione è stata espressa da Gatta il quale, tenuto conto che il termine per la presentazione di osservazioni e controdeduzioni al progetto di eolico off-shore nel golfo di Manfredonia scade il 10 giugno prossimo, ha auspicato che, all’esito del voto favorevole di tutto il consiglio al proprio Ordine del Giorno, il Presidente Vendola e l’intera giunta regionale “intervengano urgentemente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero per l’Ambiente per una immediata risoluzione del problema, presentando altresì osservazioni sui piani e programmi sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica e sui progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale”.
L’ordine del giorno. Esattamente un anno fa, 14 maggio 2011, la società Parco Eolico Marino Gargano Sud srl (già Ats Enginering srl), con sede legale in Torremaggiore (Fg) alla piazza G. Paolo II n.8, chiedeva l’assegnazione in concessione, per la durata di 50 anni, alla Capitaneria di Porto di Manfredonia, di uno specchio acqueo per complessivi 86,40 kmq, per la realizzazione di un parco eolico per la produzione di energia alternativa di tipo off-shore, per ben 342 MW di potenza. “Recentemente, vale a dire l’11 aprile 2012,la società tedesca WPD Think Energy, per conto della predetta “Parco Eolico Marino Gargano Sud s.r.l.”, ha depositato la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) al Ministero dell’Ambiente per il parco eolico offshore da ben 342 MW di potenza che si svilupperebbe nel golfo di Manfredonia e qui, tramite un cavo sottomarino verso Scalo dei Saraceni o Ippocampo, connettersi sulla terraferma direttamente all’elettrodotto ad alta tensione Andria-Foggia da 380 kV”.
La progettualità prevede l’installazione di 95 aerogeneratori, disposti ad una distanza dalla costa compresa tra i 10,5 e i 17,5 chilometri e ricadenti nelle acque antistanti i comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Zapponeta e Margherita di Savoia; da fonti greenstyle.it, le torri eoliche avrebbero un’altezza al mozzo di ben 90 metri sul livello del mare ed una quindicina sott’acqua. La Regione Puglia sulla richiesta della Società Trevi di impiantare nel Golfo di Manfredonia 65 pale eoliche a circa 8 km dalla costa, nella conferenza decisoria convocata per acquisire i pareri degli enti territoriali in merito al progetto per il mega-impianto eolico off-shore, sulla base dei pareri negativi dei comuni di Zapponeta e Margherita di Savoia, della Provincia Bat, dell’Ente Nazionale Parco del Gargano e dell’Arpa Puglia, ha espresso il proprio parere negativo sul procedimento interno che fa capo al Ministero dell’Ambiente.
“La decisione, che conferma posizioni già precedentemente espresse dalla Regione, si basa sia sul forte impatto paesaggistico, che sulle ripercussioni ambientali, in merito alle rotte prioritarie degli uccelli migratori in zona di Capitanata, ed archeologiche, attesa la presenza del sito storico a mare del parco archeologico di Siponto”, scrive nella sua interrogazione Gatta. “La sentenza numero 171/2010 della Corte Costituzionale dichiarava che non spettava alla Regione Puglia indire una conferenza di servizi per la valutazione di impatto ambientale di progetti di impianti eolici offshore presentati il 16 gennaio 2008”.
“Invero, dopo la legge n. 244 del 24 dicembre 2007 e fino al 12 febbraio 2008 -poiché il 13 febbraio 2008 è la data di entrata in vigore del decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale)- la competenza per la autorizzazione dei soli impianti eolici offshore (quali quelli per cui è causa) è passata allo Stato e, con essa, è passata allo Stato anche la competenza in ordine alla VIA”. “Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. qualsiasi persona, fisica o giuridica, in forma singola o associata può presentare osservazioni sui piani e programmi sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica e sui progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale“. “Nel caso di specie, il termine per la presentazione di osservazioni e controdeduzioni scade il 10/06/12”.
Da qui, il Consiglio Regionale della Puglia ha impegnato il presidente della Giunta Regionale, On. Niki Vendola, e l’intera Giunta Regionale a relazionarsi urgentemente con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Ministro per l’Ambiente per un’immediata risoluzione del problema, presentando altresì osservazioni sui piani e programmi sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica e sui progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale, al fine di evitare l’installazione delle pale eoliche nel mare della costa sud del Gargano, che avrebbe pesantissime ripercussioni sul turismo, sulle attività di pesca e di navigazione, con gravissimo nocumento economico per il territorio e le sue eccellenze”, termina il consigliere Gatta nella sua interrogazione.
PARCO EOLICO OFFSHORE GARGANO SUD. IL PROGETTO
I dettagli del progetto e 1 e VIA e Dettagli progetto
Photogallery
g.defilippo@statoquotidiano.it
Bravo, quando invece ti vedremo a capo di un iniziativa per creare POSTI DI LAVORO?????opposi è facile!! Adesso trova delle soluzioni alternative.
quanto e’il tuo stipendio?pensa a chi non ha manco il ventesimo del tuo “pacco regalo”.No al nucleare in Italia ma si a quello acquistato a caro prezzo dalla Francia.No al rigassificatore a Brindisi,no all’inquinamento da auto,no all’inquinamento da riscaldamento privato in casa.Ma guardati un po intorno e ti renderai conto che la tua regione,per colpa tua e di quelli come te,e’ una pattumiera colma di m…. Ragionate un po come la povera gente,le rotte migratorie?Direi che prima bisognerebbe ordinare l’Italia e gli italiani e poi le loro rotte.Posso darti solo un consiglio,vai da nicky vendola ed entra nel suo partito che e’ come te.Dimenticavo:grazie per il ruoo che hai avuto a portare il mercato di Manfredonia il martedi.Ci vediamo alle prossime elezioni.
Grazie Giandiego per tutto quello che stai facendo! Sei l’unico che ci difende! Grande!
Giandiego cerchiamo di mantenere a lungo, non diamo un pezzo di mare a quelli, con gravi ripercussioni su un settore, quello della pesca, già in grave emergenza.
L’installazione di pale eoliche sarebbe il KO per la pesca.
Un parco eolico necessita di una bassissima forza lavoro. Viceversa il suo impatto sul settore turistico è elevato per cui andrebbero persi pure quei pochi posti di lavoro che tale settore tiene occupati. Vai, Giandiego, non mollare!!!!
Turismo al mare di Manfredonia?E per fare che?Per raffinare gasolio dall’acqua marina o per differenziare la porcheria che le barche gettano a mare?
un pò di buon senso non guasterebbe. Quelli che vanno sulla spiaggia della zona non credo che siano muniti di potenti binocoli per vedere pale a 15 chilometri di distanza. Sono venuti per prendere la tintarellla e nuotare A QUALCHE METRO DA RIVA. Per quanto riguarda la pesca.. certo durante i lavori faranno dei buchi per le fondazioni, ci sarà un via vai di barche e quindi i pesci in quel rettangolo di mare non ci saranno. Siccome i lavori non durebbero durare 20 anni ma solo 1 o 2 non credo che andare da qualche altra parte dell’Adriatico a pescare sia cosi faticoso e poi finiti i lavori i pesci torneranno più di prima. Pure gli uccelli i primi tempi durante i lavori devieranno la rotta ma poi finiti i lavori rifaranno il percorso solito (infatti ci sono vari studi dove si parla del periodo dei lavori come di quello critico e poi torna la calma a cui sono abituati). Non ci lasciamo infinocchiare. Il sig. Rockfeller aveva comprato una splendida villa in Albania negli anni scorsi. Si paventò il turismo di massa e pure un parco eolico nella zona. Cosa fece? Con la sua fondazione finanziò qualche scavo archeologico e fece cosi dichiarare la zona inedificabile e immodificabile per qualsivoglia attività COSI LE SUE VACANZE NON FURONO PIU’ DISTURBATE. non mi pare che a Manfredonia vengano a soggiornare Rockfeller e CO.
Va benissimo il Parco Eolico Off-shore, non inquina,produce energia pulita e royalities per le comunità locali. Quanto al fatto che crea pochi posti di lavoro, non è affatto detto che sia così perchè genera una domanda di servizi e prestazioni tecniche molto specializzate a livello d’indotto in una logica di cluster delle rinnovaili che in Puglia si va affermando.