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Manfredonia, lavoro, allarme genitori: ‘giovani sottopagati’

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Gennaio 2015
Manfredonia //

Manfredonia, corso Roma (ph: irapl - archivio)
Manfredonia, corso Roma (ph: irapl – archivio)
Manfredonia – “BUONASERA Statoquotidiano, sono una mamma di una ragazza di Manfredonia. Mia figlia ha 17 anni ed avendo necessità di lavorare ha iniziato di recente in un’attività locale. Dalle ore 06.00 alle 15.30. Si ritira distrutta, senza bere e mangiare, con una paga di 15€. E’ possibile essere occupati in questo modo?” (Giulia, Manfredonia, 17 gennaio 2015).

Buonasera Statoquotidiano; con questa per una richiesta: sono una ragazza di Manfredonia, mi sono diplomata presso il liceo socio psico-pedagogico locale. Quando posso faccio l’hostess in un’attività ricettiva di Foggia. Purtroppo mi muovo in base alle scarne offerte di lavoro. Ma vado avanti nonostante la crisi. Lascio il mio contatto, disponibile anche per attività di commessa. Grazie” (Francesca, Manfredonia).

Dramma occupazione: ancora testimonianze relative a situazione di precarietà e sottopaga dei contratti, quando ci sono, e di “utilizzo inappropriato” di giovani lavoratori. Tra le tante, Le lettere di Giulia e di Francesca (nomi di fantasia) evidenziano una problematica che ha assunto in Italia, nel Meridione, e particolarmente in Provincia di Foggia i profili di un vero e proprio dramma: da recenti analisi, giugno 2014, tra tutte le Province pugliesi, è la Capitanata a pagare il prezzo più alto per la disoccupazione e la crisi. Secondo dati pubblicati da Union Camere nel territorio foggiano si fotografa il -2,4% di imprese iscritte nei registri ed il +12,7% di imprese in liquidazione. E in più, il 20 % come tasso per la disoccupazione, il dato peggiore in tutta la Regione, che raggiunge il 40 % se consideriamo quella giovanile.

Numerosi impietosi ai quali vanno correlati quelle complessive diffusi stamani e correlati ad uno studio dell’Eurostat relativo al terzo trimestre 2014: “in Italia ci sono oltre 3,6 milioni di persone che sarebbero disponibili a lavorare ma non cercano – dunque non trovano – impiego: il 14,2% della forza lavoro, oltre tre volte la media Ue-28 (4,1%)”. La percentuale riportata è salita su base tendenziale in Ue di 0,2 punti e in Italia di 1,1 punti”.

GIOVANI IN FUGA O OBBLIGATI A RIMANERE SOTTOPAGATI. Da qui la scelta ‘obbligata’ di molti giovani di trasferirsi in altre realtà territoriali o di rimanere, come in questo caso a Manfredonia, accettando le condizioni dei propri datori di lavoro. Tanto con la sottoscrizione di un contratto quanto, probabilmente la maggior parte delle volte, senza alcuna garanzia ratificata.

Le problematiche dei giovani sono molto spesso le stesse sofferte dai soggetti adulti. “E’ una città che soffre – ha detto in una nota dello scorso agosto 2014, l’assessore Paolo Cascavilla -. Per il lavoro innanzitutto. Le situazioni più gravi sono quelle dei disoccupati intorno ai 50 anni e le coppie giovani. Molte di queste hanno contratto il mutuo, qualcuno ha già perso la casa. Si tratta di persone che lavoravano e avevano conquistato una stabilità e un equilibrio e in breve tempo devono fare i conti con una fragilità economica dalla quale non vedono via d’uscita. In questi casi servono misure di inclusione attiva. Qualche coppia rinuncia anche ad avere figli.

Ma ci sono esempi importanti di solidarietà familiare. Molte donne sole vivono in case messe a disposizione gratuitamente dai parenti. Ci sono non pochi casi di nonni che mantengono con sistematicità gli studi universitari dei nipoti, dal momento che i genitori o sono separati o vivono momenti di difficoltà. Abbastanza consueto è l’aiuto economico o in beni alimentari”.

Accanto al lavoro che non c’è, bisogna registrare forme di nuovo sfruttamento. Si offre lavoro in nero. Spesso sottopagato: “Tanto stai senza far niente”, si dice. “La crisi non colpisce tutti allo stesso modo e vi è anche chi trae vantaggi”.

Redazione Stato, ddf@riproduzioneriservata

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Redazione Stato@riproduzioneriservata

42 commenti su "Manfredonia, lavoro, allarme genitori: ‘giovani sottopagati’"

  1. E uno schifo molti sono dei negrieri che approfittano dello stato di necessità dei giovani. Pretendono…pretendono e quando debbono pagare gli una mancia e lo fanno anche pesare, lamentando sempre scuse alla crisi, ma crisi o non crisi
    questi negrieri ci sono sempre stati qui a Manfredonia!

  2. Non è una novità. Il mio pensiero và ad una convenzione tra il Comune e la Guardia di Finanza credo per il contributo dell’affitto o altro e allora perché non allargare la convenzione per un controllo ai Centinaia di esercizi commerciali e non , per una conoscenza sullo stato del personale occupato. Sarebbe un modo di contrastare le illegalità, altro che fiaccolata caro signor Sindaco e signor Marasco..

  3. Se un giovane viene “strizzato” all’osso per 15 euro al giorno (giornata minima di 10ore) immaginate i tanti padri di famiglia chi 40,45,50 anni che hanno perso il lavoro…..
    Questi cosa dovrebbero fare?
    Gli aguzzini sfruttatori di persone ci sono SEMPRE stati a manfredonia e oggi sono i SOLI rimasti con le serrande alzate. Chissà perchè??

  4. Non c’è contratto che tenga, la paga è la risultante della domanda e dell’offerta, la paga “giusta” è quella, che vi piaccia o no. Ad avercelo a MF uno stipendio di 500 euro mensili per 10 ore di lavoro al di, vedrete che sarà prossimamente sarà così, perché è giusto che lo sia.

  5. L’assessore Cascavilla farebbe bene ad invitare il sindaco Riccardi a pubblicare le spesa complessiva della voce in bilancio “costo del carnevale 2015”.
    Da plurisdegnato manfredoniano penso, ma con molta razionalità, che con quei soldini si potrebbe far prendere una boccata di ossigeno a tanti ma tanti concittadini bisognosi.
    La verità è che il senso civico è ormai divenuto CINICO del Carnevale: quando si festeggia e sorride davanti a questi drammi!!!!!

  6. X nero (non si capisce se è il nickname o la tua metodologia di lavoro…)

    Se rileggi i tuoi studi della Ignoranty University capirai che il costo della vita in questo paese non è quello dell’India, del Congo ecc.. perchè con 15euro solo qui si arriva a fine mese!!
    Vorrei vederti con 500E, una famiglia, 2 figli e affitto da pagare qui a manfredonia!!!

    Mi meraviglio della redazione che passa questi commenti di incentivazione allo sfruttamento……….

  7. Provate a bussare alla porta dello studio che ha progettato la pista ciclabile di Siponto e la bariera frangiflutti magari assumono qualcuno visto che sono gli unici che inspiegabilmente non sentono la crisi a Manfredonia

  8. Ho 50 anni e da 2 anni io e mia moglie siamo rimasti senza lavoro….
    Benché altamente specializzati. ..non siamo riusciti a trovare lavoro… e quindi abbiamo deciso di Investire in noi stessi con una nostra attività commerciale.
    Ad oggi dopo 6 mesi dall’apertura io non riesco a portate a casa 15€ al giorno di utile….con questo non voglio giustificare lo sfruttamento del personale….voglio solo dire che la situazione è difficile per tutti…dipendenti e datori di lavoro.
    Ogni giorno che passa ci sono sempre più disoccupati e sempre meno gente che ha disponibilità di spendere. Bisogna aspettare tempi migliori perché possiamo ritornare ad avere il giusto per il lavoro svolto….

  9. Ma stiamo scherzando?? La colpa di chi é? Di noi cittadini manfredoniani che siamo buoni solo a prendere caffè, a partecipare al carnevale, a vestirsi bene per il sabato sera in piazzetta ( parlo dei giovani naturalmente) , a giudicare senza mai muovere il sedere per migliorare la situazione…é normale che poi i piu furbi hanno la meglio.. Sono tutti buoni a parlare e nessuno ad agire e se i giovani d oggi sono cosi é solo colpa di quello che hanno lasciato gli adulti…ho sentito di gente che lavora mattina e sera per 300€ e naturalmente i proprietari navigano in lussi sfrenati…aprite gli occhi e muovete il sedere.

  10. Ma è una notizia ? A mio avviso, qui a Manfredonia, non è una novità, tale fenomeno è sempre esistito. I veri “Datori di lavoro” sono mosche bianche mentre quelli che pullulano sono mosche cavalline… quelle che succhiano il sangue…… a giovani e meno giovani ed anche a padri di famiglia.

  11. Cara Signora, rispetto ciò che ha comunicato a Stato, purtroppo le dico che la situazione dei commercianti, artigiani,professionisti, è al collasso.
    Anni fa si, probabilmente potevamo parlare di sfruttamento. Oggi la situazione si è diversa.
    Le varie imposte sia sul costo del lavoro, le varie tasse che non le sto qui ad elencare, sono diventate insostenibili.
    Sua figlia nella sfortuna si può ritenere fortunata. 15 euro al giorno per 25 giorni lavorativi fanno circa 400 euro al mese.
    Voglio credere che come nella maggior parte dei casi, che il suo datore di lavoro non puo’, no non vuole dargli di più.
    Pensi un ragazzo laureato che viene assunto da una multinazionale per mezzo di uno stage, un ragazzo che crea valore all’azienda e magari fa guadagnare fior di euro, ne prende 800 di euro, molte volte lontano da casa, vivendo in un tugurio di 10 metri quadri.
    Cara signora, una volta i piccoli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, si incontravano in confcommercio, confartigianato, confindustria, oggi si incontrano in Equitalia, in Agenzia delle Entrate, in banca a chiedere a voce alta aiuto.
    Quanti imprenditori si sono suicidati e continuano a farlo per la vergogna nei confronti dei propri dipendenti, parenti, per aver perso la dignità.
    Purtroppo cara signora, noi nel tempo non abbiamo avuto il coraggio di cambiare. Ci siamo ispirati al cambiamento, ma usando gli stessi atteggiamenti e facendo le stesse cose. Ci siamo così costruiti una prigione e dovremmo lavorare a lungo per uscire da questa prigione.
    Colpa della politica?
    Purtroppo no. La maggior parte è costituita solo da nostre colpe.
    La politica è il veicolo. Il motore della politica è il popolo.
    Per chiarirgli meglio le idee, la invito presso il mio ufficio. Le mostrerò dei dati che la faranno rabbrividire.
    Pensi che il bello deve ancora venire se non cambiamo repentinamente atteggiamento.
    Alla sua figliuola gli auguro tutto il bene possibile. Sicuramente una ragazza che per 15 euro rinuncia al divertimento, rinuncia magari a tante cose che gli spetterebbero di diritto, è una EROINA, una combattente.
    Non molli la speranza di vederla realizzata in maniera diversa. Non molli la ragazza il lavoro e la speranza in un futuro migliore.
    Cerchi questa giovane ragazza di costruirsi tramite questa opportunità lavorativa il suo futuro. Mai mollare, mai smettere di sperare in un futuro migliore.
    Oggi paradossalmente se si esce dal mercato del lavoro, è quasi impossibile che ci rientri.
    Se si resta all’interno del sistema lavoro anche per pochi euro, si creano altre opportunità.
    Morale: “lottare e non mollare”.
    Un grande uomo, mio punto di riferimento da sempre, Enrico Mattei, diceva: “Il futuro è di chi lo sa immaginare”.
    Oggi con questo impasse io aggiungerei anche: “di chi se lo sa costruire”.
    Per costruirsi il futuro, quello vero, bisogna inizialmente essere liberi, non sottomessi, bisogna ispirarsi all’onesta, sapersi guardare intorno e cercare l’opportunità.

    Albert Einstein diceva: “non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore”.
    Sua figlia dimostra ogni giorno il suo valore a fronte di pochi soldi e se questi sono i presupposti, vedrà che si costruirà un valido futuro.
    Coloro i quali rinunciano al lavoro per pochi euro, sarà difficile che avranno la stessa opportunità.
    Mi permetto di allegare un link, con un mio articolo di un paio di mesi fa, ove secondo la mia chiave di lettura, spiega cio’ che è accaduto negli ultimi anni e ci ha portato a questo stato di cose.
    Lo legga se le fa piacere.

    https://www.statoquotidiano.it/28/10/2014/crisi-italiana-come-quando-usciremo-dal-tunnel/263548/

    Inoltre le invio un altro articolo di un illustre manager Italiano, Già direttore generale della Rai, e direttore della prestigiosa università Luiss. E’ un articolo sotto forma di ” lettera al suo figliuolo” del Prof. Pierluigi Celli.
    Ci dedichi 2 minuti.
    http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/celli-lettera/celli-lettera/celli-lettera.html

    @ Cittadino libero.
    Io proporrei alla Guardia di Finanza di fare accertamenti patrimoniali sui politici per vedere se sono congrui ai loro redditi. Ad oggi è l’unica classe elitaria del paese. Quella che si puo’ permettere le belle auto, le belle case, i bei viaggi.
    Ero un paio di mesi fa in un Bar di Foggia, politici locali stappavano champagne, ben vestiti con orologi di marca al polso, a parlare di viaggi, Mercedes Audi e Bmw, con un’aria spavalda e parlando un Italiano molto discutibile.
    I commercianti all’arrivo della Finanza, non si spaventano più.
    Chiudono la serranda e mandano tutti a casa a loro è stato già tolto tutto. I commercianti, gli artigiani, i professionisti, stanno ormai hai piedi del signore a chiedere aiuto.
    Credo tu sia un dipendente caro Cittadino Libero.

  12. Basterebbe, per quanto riguarda qualche commerciante, fare un controllo fra quanto dichiarato ed il tenore di vita sostenuto, semplice no? A Manfredonia x i dipendenti non ci sono mai i soldi ma x tutto il resto…vizi e stravizi!!!

  13. Buon giorno a tutti anche io come la ragazza nella lettera sono diplomata al liceo socio psico pedagogico e se prima trovavo qualcosina ora niente neanche a lavare i portoni cosa che prima trovavo ora niente non so più cosa fare ne ho davvero bisogno la situazione è critica ho trent anni il mio ragazzo ha perso anche lui il lavoro e se vuoi formare una famiglia?neanche al pensiero non si può non ho parole solo vergogna per questa politica che non agevola noi poveri ma solo i ricchi

  14. In Italia, secondo gli ultimi dati Eurostat (terzo trimestre 2014), ci sono oltre 3,6 milioni di persone che sarebbero disponibili a lavorare ma non cercano un’occupazione (sono i c.d. scoraggiati): il 14,2% della forza lavoro, oltre tre volte la media Ue (4,1%)!.
    Inoltre, se si sommano ai i 3,6 milioni di persone che non cercano impiego, ma sarebbero disponibili a lavorare, i 3 milioni di disoccupati (oltre 3,4 milioni il dato mensile di novembre), si superano i 6,6 milioni di persone, il 7,8% in più dello stesso periodo del 2013; più che un disastro si tratta di una vera e propria “macelleria sociale”.
    La situazione “oggi” è ancora più grave e, secondo me, si aggraverà (soprattutto nel sud Italia) nel corso del 2015; è anche superfluo aggiungere che la disoccupazione sta colpendo, e colpirà, soprattutto i giovani.
    Quali le cause di questa situazione? Non posso in questa sede dilungarmi, per ovvie ragioni di spazio, e mi limiterò solo a brevissimi cenni di carattere economico. Le ragioni principali di questa crisi (che dura ormai da 7 anni) vanno ricercate nelle “inumane” politiche di austerità che ci sono imposte dalla UE (tagli di spesa pubblica – segnatamente quella sociale – , aumenti di imposte e tasse, precarizzazione del lavoro, riduzioni salariali, dei diritti e della dignità dei lavoratori). Queste politiche sono responsabili di: crollo di consumi, investimenti pubblici e privati, con conseguente aumento della disoccupazione. povertà diffusa e sofferenze sociali ed umane indicibili.
    Ma se questa è la diagnosi, qual è la terapia?
    O si riforma radicalmente la politica economica europea rinegoziando i Trattati UE (per es. consentendo alla BCE di emettere moneta per finanziare il fabbisogno finanziario degli Stati dell’area euro – i c.d. eurobond- ; per es. eliminando il demenziale principio del pareggio di bilancio introdotto nella nostra Costituzione a seguito del Fiscal Compact), oppure è meglio uscire dall’euro (e non dalla UE) e riprenderci la nostra sovranità monetaria che ci consentirebbe, tra l’altro, di implementare politiche economiche e finanziarie espansive (aumento degli investimenti pubblici, rilancio dello Stato sociale – non parassitario -, aumenti per i salari più bassi sia nel settore privato sia in quello pubblico, nonché riduzioni fiscali per le imprese che assumono e investono in ricerca e sviluppo.

  15. E le attività che chiudono?
    Le aziende, le attività sono tutte in grosse difficoltà
    Tra tasse spese burocrazia
    Nessuno ne parla,
    Allora secondo voi è meglio non assumere e non far lavorare e chiudere l’attività oppure avere un compenso minore tutti dai dipendenti ai titolari?
    Ecco le discrepanze, per i titoli è giusto che sia così infatti c’è rischio di impresa e per i collaboratori invece?
    No. Quello che gli spetta gli spetta
    Tanto c’è il sindacato, l’avvocato il giudice che renderà giustizia al mal tolto.
    Meditate gente meditate
    Fra un po’ non ci sarà più nessuno che darà lavoro

  16. E le attività che chiudono?
    Le aziende, le attività sono tutte in grosse difficoltà
    Tra tasse spese burocrazia
    Nessuno ne parla,
    Allora secondo voi è meglio non assumere e non far lavorare e chiudere l’attività oppure avere un compenso minore tutti dai dipendenti ai titolari?
    Ecco le discrepanze, per i titolari è giusto che sia così infatti c’è rischio di impresa e per i collaboratori invece?
    No. Quello che gli spetta gli spetta
    Tanto c’è il sindacato, l’avvocato il giudice che renderà giustizia al mal tolto.
    Meditate gente meditate
    Fra un po’ non ci sarà più nessuno che darà lavoro

  17. Dopo l’articolo del Prof. Silvio Cavicchia sul clientelismo dovrebbe essere chiaro a tutti perchè a Manfredonia lavorano sempre e solo gli stessi soggetti!

  18. EMIGRARE un paio di palle! magari venisse …..al parlamento, sarebbe una bella cosa per tutto lo stato ITALIANO

  19. Hanno distrutto i sogni e le velleità sociali e affettive di un paio di generazioni, mentre loro bivaccano e si nutrono nel lusso, nei privilegi e nello sfarzo.

  20. Nessuno vi obbliga ad accettare un lavoro X 15 euro al giorno, e se vi sentite sfruttati statevene a casa, o meglio ancora, createli voi sti lavori da 1500 euro mensili + contributi. Forse non vi è ancora chiaro, ma presto lo sarà, c’è ancora troppa gente con la “panza” in giro, che 500 euro al mese attualmente sono già tanti, ad averceli, e ringraziate a quei pochi che riescono ad offrirveli. Infine un ultimo consiglio, bussate a Landini o alla Camusso, che di certo vi sarà dato quello che chiedete.
    Comunque per arrivare a ciò, occorre ancora un po di tempo, troppa gente

  21. La situazione del sud Italia,in particolare il nostro territorio(Manfredonia-Foggia) non cambierá mai,prima di tutto perchè nessuno tutela noi giovani,anzi è la politica e le stesse forze dell ordi e che sostengono questi datori ossia negrieri che non fanno ne contratti determinati e ne contratti a part-time. Anzi fanno risultare che lavori poche ore,ma in realtá lavori la giornata interna e per di più sottopagati,e lo straordinario lo fai gratis pur di manteberti quello straccio di lavoro. Il tutto sotto gli occhi di tutti.allora mi chiedo ma la finanza dov è? Parlo per esperienza personale avendo lavorato per il corso e in altri locali del posto

  22. X Antonello Scarlatella

    Scrivi che…
    “Le imposte sia sul costo del lavoro, le varie tasse che non le sto qui ad elencare, sono diventate insostenibili?”
    Tutto giusto, ma questo non autorizza commercianti (ed affini) a sfruttare i ragazzi senza fargli un REGOLARE CONTRATTO…come la legge comanda.

    Scrivi che…
    “Voglio credere che come nella maggior parte dei casi, che il suo datore di lavoro non puo’, no non vuole dargli di più.”
    Lo voglio credere anche io,
    ma io, se non posso permettermi di fare una cosa, non è che la faccio sulle spalle degli altri, più semplicemente, NON LA FACCIO.
    Quindi, chi non può permettersi di assumere REGOLARMENTE del personale, non lo deve fare.

    Tutti i problemi di questo mondo non sono una giustificazione valida per creare problemi agli altri.

  23. Questi fenomeni mettono in evidenza una cosa a mio avviso da sempre usufruita dagli sfruttatori e cioè: Il lavoro c’è, sono i posti di lavoro che mancano” e mi rifaccio a quanto detto in un mio precedente post….circa le mosche cavalline…..ve ne sono tante e da sempre qui !!!!!!

  24. Sfruttamento….a dire il vero siamo noi commercianti che siamo sfruttati fino all’osso da uno Stato Italiano LADRO!!!!Probabilmente lavoro oltre dieci ore al giorno,per me non esistono ferie, giornate di riposo o festività…Oramai vivo per lavorare e mantenere mia figlia che merita il meglio…Ho investito tanto in questi dieci anni, ho due commesse che pago sicuramente più di sua figlia per molte meno ore, ma alla fine del mese tra costi,bollette,tasse….credo di sopravvivere a stento!!!! Tra un anno penso di chiudere la mia attività, non è più vita la mia….mi restano gli immobili…venderò tutto e me ne andrò da un’Italia e da una situazione politica che oramai non è più gestibile.
    Il mio più grande rammarico: aver investito in Italia, aver creato occupazione ed aver versato all’Inps dei soldi che non rivedrò mai…solo per mantenere i vitalizi ai politici.

  25. Oggi lo stato aiuta i datori di lavoro nell’assumere personale quindi non trovate scuse ,cari commercianti. È che vi fa troppo comodo tenere la gente a nero e sottopagata. Con un contratto vi costerebbero il dobbio. SE NON POTETE PERMETTERVI IL PERSONALE LAVORATE VOI! TUTTI SONO CAPACI A FARE GLI IMPRENDITORI COSÍ ,TANTO CI SONO I FESSI E LE PERSONE CHE HANNO BISOGNO A LAVORARE .

  26. Gianna visto che e’ facile secondo te, ho bisogno di un agente su area Gargano. Devi solo aprire la partita iva, essere automunita. Tutto il resto dei costi tranne che i contributi sono a carico nostro. Il guadagno come tutti i piccoli imprenditori, e’ in base alle tue capacità. Se ritieni che sia facile, ti aspetto per un colloquio. Il mio numero te lo fai dare in Redazione. Antonello Scarlatella.

  27. Ripeto è il mercato che decide le paghe, e non la Camusso… Per la miseria attuale che regna a Manfredonia, 500 euro mensili, sono già una buona paga. E tranquilli, che nessuno mai vi punterà un coltello alla gola per costringervi ad accettare.
    Ad avercela domani un’azienda che offrisse in città 1000 posti di lavoro a 500 euro al mese, ci sarebbe la fila… ma questo non avverrà mai, causa le leggi che ci sono, e queste aziende continuano ad aprire chessò in Albania… e tra qualche anno l’Albania starà meglio di noi, se non lo è già…

  28. Antonello Scarlatella, la proposta che hai fatto a Gianna la faccio io a te.

    Devi essere automunito.

    Ti pago in base ai contratti che riesci a chiudere.
    Tutto il resto dei costi tranne che i contributi sono a carico mio.

    Se interessato chiedi la mia email alla redazione.

  29. Per Dario

    Non è il mercato che decide le paghe, e neanche la Camusso,
    le paghe le decidi tu, ma solo nel tuo Far West.

  30. Il mercato (domanda ed offerta) è quella cosa decide il “GIUSTO PER TUTTI”, non il giusto per pochi raccomandati come piace a te ed alla Camusso. Lo so, lo so, il mondo gira come pochi incapaci hanno deciso che giri, ma vedrai che andrà sempre peggio perché la cosa non è sostenibile, si, si è sostenuta con il debito, ma di debito non te ne concedono più e i castelli di sabbia cadranno, com’è giusto che sia, tutti a terra. Comunque, per ora, ma ancora per poco perché poi sarà sempre peggio, è così: un 30% della popolazione ha tuti i diritti e paghe tutelate, mentre il restante 70% o si arrangia o emigra o rimane lavoro.

  31. per Dario

    Il mondo non gira bene, non lo so se andrà sempre peggio (e non lo sai neanche tu), ma una cosa so, che il mondo non gira intorno a imprenditori schiavisti e sfruttatori come te.

    Un mese di lavoro per 500 euro, guarda che la schivitù è stata abolita da tempo.

    Ragazzi non fatevi sfruttare
    Leggete questo articolo…
    Quali sono le procedure da seguire per denunciare il lavoro in nero e cosa rischia il datore di lavoro
    http://www.forexinfo.it/Come-si-puo-denunciare-il-lavoro

  32. Caro Matteuccio sei puerile. Io già lo faccio quello che dici. Comunque mi sta bene. Vieni da me in ufficio prendi il posto mio e tutti i costi che sostengo. Paga stipendi, contributi ai dipendenti, tasse. Per me e’ una liberazione. L’ auto ce l’ho sebbene con 300 mila kilometri. Ti lascio tutto costi e ricavi e vengo a lavorare per te. Mi paghi per quello che ti produco. Ora se hai i maroni per poter fare il mio lavoro, alzarti alle 6 di mattina e rientrare alle 21, dormire sempre in un posto diverso, mangiare solo come un cane sempre in posti diversi, macinare 90 mila km all’ anno e fare a meno del corso di Manfredonia, ti aspetto anche domani. Vediamo cosa sai fare, le tue capacita’ organizzative, la tua esperienza e la forza di parlare al telefono mediamente con 100 persone diverse al giorno. Se ti ritieni capace ti aspetto domani.

  33. Carissimo Antonello, visto che sei entrato nei dettagli del tuo lavoro, ti faccio qualche domanda…

    Quindi (lo ha scritto tu) paghi gli stipendi?

    Cioè, non paghi i tuoi dipendenti secondo una politica provvigionale, retribuendolo cioè in base al fatturato che esso produce, ma paghi uno stipendio fisso mensile, giusto?
    A quanto ammonta questo stipendio?
    Se è superiore al mio, mollo tutto e vengo a lavorare da te.

    Spero solo sia uno stipendio che non abbia niente a che fare con i 400 euro al mese (la ragazza che guadagna quella somma si deve ritenere forunata [cit.])

    L’impressione (niente di personale contro di te, riferimento al lavoro di rappresentanza in generale), è che tanti ragazzi guadagnano 400 euro al mese,
    ma il datore di lavoro (sebbene dopo 15 ore stressanti di lavoro al giorno), porta a casa ben altro stipendio.

    Ora tu mi parlerai delle capacità ecc ecc,
    mi stà bene tutto, per me chi capace può guadagnare anche un milione di euro al mese, l’importante è che non lo faccia senza rispettare la legge, approfittando del bisogno dei tanti (troppi) ragazzi disoccupati.

  34. Matteuccio, ti invito in Ufficio per visionare le buste paga dei dipendenti.

    Inoltre ricordati che nel tuo post precedente tu mi hai detto che vuoi pagarmi tu le provvigioni. Io sono qui ad attenderti.

    ecco la mia mail: antonello.scarlatella@gmail.com
    autorizzo il direttore a pubblicarla.

    Attendo una tua mail Matteuccio.

  35. Vedo che insisti a continuare a voler svuotare il mare con il secchiello. La legge non è il vangelo, specie quando è completamente slegata dalla realtà. Gli stipendi possono anche essere decisi per legge ma devono poco poco rispecchiare la realtà economica del paese in cui vengono emanati. Ai voglia a stabilire per legge stipendi di 2000 euro mensili in Bulgaria, sai quanti posti di lavoro che crei, anzi sai quanti ne perdi…? A Manfredonia, attualmente per come siamo conciati, anche i 500/600 euro mensili, lo sai a quanta gente farebbe comodo ? In primis a mia moglie e a mio figlio disoccupato. Ma il problema è che non ci sono a sufficienza nemmeno sti lavori perché evidentemente anche per quella cifra non c’è capacità di creazione di lavoro, ERGO: attualmente anche per 500 euro mensili qui a Manfredonia si ha un rapporto domanda/offerta molto molto alta, ovvero che 500 euro mensili sono troppi. Cmq. tra qualche anno, non molti, ne riparliamo, perché in giro vedo ancora troppa gente con le panze al vento.

  36. Daria Dario…è qui che ti sbagli…

    La legge è il vangelo, anche quando (secondo te) è completamente slegata dalla realtà.

    Le leggi valgono indipendentemente da quello che tu ritieni giusto o sbagliato altrimenti non avrebbero nemmeno senso di esistere.

    Tu ritieni sbagliato pagare tante tasse e quindi ritieni giusto evaderle,
    io ritengo sbagliato che tu ti possa arricchire e quindi ti vengo a derubare, ecc…

    Chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato?
    Le leggi servono per dare a tutte le persone le stesse regole di comportamento.

    Il resto è fuffa.

  37. Antonello, non mi serve venire al tuo ufficio per visionare le buste paga dei tuoi dipendenti (non lavoro all’agenzia delle entrate), se confermi che paghi uno stipendio decente (fisso), ti credo.

    La questione delle provvigioni era una provocazione (a quanto pare riuscita), anche io sono un lavoratore autonomo (so bene che siamo tartassati), mi occupo di grafica pubblicitaria, ma lavoro da solo, senza pagare (o sottopagare nessuno).

  38. Inutile che giriamo intorno, tanto va da se che le leggi ipocrite poi alla fine non sono rispettate da nessuno, per il naturale andare delle cose, e lo stato stesso che vede e sa tutto le tollera ! Come appunto avviene adesso. Lo stato non è in grado di farle rispettare, anche perché se lo facesse, domani stesso chiuderebbero in citta centinaia di attività lavorative con qualche migliaio in più di disperati che rimarrebbero a stipendio ZERO. E poi si che ti verrebbero a derubare un giorno si ed un giorno anche. Alla fine gli uomini trovano sempre il sistema per sopravvivere, non muoiono di fame perché leggi stupide lo vorrebbero.
    Io, se ci tieni a saperlo, non evado nemmeno un centesimo di tasse, sono dipendente con busta paga regolare. Regolare perché lavoro per lo stato (dipendente pubblico), l’unico che può permettersi di farlo, tanto i soldi non sono suoi.

  39. ?….e bravo MATTEUCCIO. Beh mandami lo stesso una mail, ci si prende un caffe’ se ti fa piacere.

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