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Costruzione case popolari, il sindaco: “una parte della cittadinanza si oppone”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
19 Ottobre 2010
Manfredonia //

Inaugurazione nuova sede servizi sociali (St)
Inaugurazione nuova sede servizi sociali (St)
Manfredonia – INAUGURATA la nuova sede dei Servizi Sociali del Comune di Manfredonia, presso l’ex Ospedale Orsini: l’antica struttura, che costituisce uno degli edifici più prestigiosi della città, fu creata dall’arcivescovo Orsini nel 1678 proprio per dare assistenza ai poveri e, da oggi, sarà il luogo dove organizzare le politiche della solidarietà del territorio. “Sarà anche base del Piano sociale di Zona –ha spiegato l’assessore al ramo Paolo Cascavilla-, redatto insieme ai Comuni di Mattinata, Monte Sant’Angelo e Zapponeta, uno dei pochi esempi in Puglia di elaborazione condivisa”.

Tutti i progetti in cantiere, infatti, nascono dalle caratteristiche dei singoli comuni: l’aumento della popolazione anziana a Monte Sant’Angelo e a Mattinata porterà alla ristrutturazione di una casa di riposo e a un nuovo centro diurno; a Manfredonia, dove il mondo della disabilità fa registrare una forte esigenza di partecipazione, sorgeranno due centri diurni per disabili e minori. Le strutture saranno aperte ai cittadini dell’intero Ambito, “perché ci avviamo verso un’unica forma di cittadinanza sociale”, come ha sottolineato Cascavilla.

Con la Regione, poi, si sta lavorando al Piano della conciliazione dei tempi e al Progetto contro le violenze di genere, due tematiche da affrontare in modalità sinergica. “E questa sede, più operativa e vicina alle esigenze dell’utenza, favorisce il lavoro in rete, necessario dal momento in cui il welfare passa da una fase di emergenza residuale a una fase comunitaria, di cui tutti devono farsi interpreti mediante la cooperazione sociale. Noi ci siamo!”, ha affermato infine l’assessore.

“Noi ci siamo –ha ribadito dal canto suo l’arcivescovo Michele Castoro, ricordando le diverse realtà in cui la chiesa interviene direttamente, tramite le parrocchie, con l’assistenza diffusa e la mensa quotidiana-. E ci saremo in maniera ancor più forte con la Casa della Carità, che giorno per giorno sta crescendo alla periferia di Manfredonia, e che speriamo d’inaugurare presto”

L’assessore regionale Elena Gentile, intervenuta all’inaugurazione, si è congratulata con l’Amministrazione di Manfredonia per aver voluto dare dignità al tema delle politiche sociali anche mediante il luogo ad esse destinato. “Dall’organizzazione della città dipende il livello di qualità della vita di chi la abita. Aver dato una dimensione così autorevole e importante al luogo in cui si risponde ai bisogni dei cittadini è un segnale positivo, sintomo di un’amministrazione che al centro delle proprie attenzioni mette il tema dei servizi sociali, nel mezzogiorno sempre relegato nel cono d’ombra dell’indifferenza”, ha sostenuto la Gentile.

E questo in un momento storicamente difficile, in cui a emergenze sociali sempre nuove il Governo risponde con scelte che vanno verso l’azzeramento del fondo per le non autosufficienze. “Nella nostra regione verranno annullati interventi per circa 30 milioni di euro, finora destinati ad assegni di cura e assistenza indiretta per le famiglie colpite dalla disabilità, mentre si prevedono tagli del 75% per il fondo sociale nazionale.

S’impone, dunque, una riflessione seria su come ripartire e, soprattutto, preservare i livelli raggiunti nei campi, assolutamente irrinunciabili, della non autosufficienza e dell’accoglienza. Per questo, oggi, è un bel giorno per il percorso condiviso della valorizzazione delle risorse”, ha concluso l’assessore regionale. All’evento erano presenti anche il sindaco di Mattinata Roberto Prencipe, il vicesindaco di Monte San’Angelo Antonio Di Iasio e l’assessore alle Politiche Sociali di Zapponeta Ruggero Del Vecchio, concordi nell’asserire che la nuova sede dei Servizi Sociali costituisce per l’ambito territoriale un notevole salto di qualità, “di cui dobbiamo dare onore al sindaco Angelo Riccardi che, appena ne ha avuto l’occasione, ha messo a disposizione del Piano Sociale di Zona una sede tanto autorevole”. Come sono stati unanimemente riconosciuti i meriti dell’assessore Paolo Cascavilla, “che ha operato una straordinaria rivoluzione socio-culturale, con un Piano Sociale che ha trasformato i bisogni dei cittadini in servizi ai cittadini”.

Anche il sindaco di Manfredonia, dopo aver ringraziato i convenuti, ha evidenziato il nuovo corso attivato dall’amministrazione nel segno della condivisione con il resto del territorio. “Bisogna armonizzare risorse umane e finanziarie in strutture come questa, capaci di accompagnare con gesti concreti il bisogno d’integrazione sociale.Questo dei servizi sociali è un baluardo, un punto di riferimento della città, un luogo di sinergie. Non sono, infatti, i tagli a spaventarmi, ma piuttosto la mancanza di cooperazione. In campagna elettorale abbiamo garantito alloggi popolari ai più bisognosi, ma una fetta di cittadinanza, per fortuna minima, si oppone alla costruzione di case popolari in determinati quartieri: ne sminuirebbero il valore. È questo a spaventarmi, l’assenza di solidarietà”. Perché la città “cresce con il contributo di tutti; una comunità coesa è una comunità forte, dove le difficoltà si affrontano insieme, dove si lavora tutti nella stessa direzione. E così si esce dalla crisi”, ha concluso il sindaco.


Redazione Stato

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