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Foggia, classifica di Legambiente, Russo: “La situazione non è drammatica”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Ottobre 2010
Cronaca //

Francesco Tarantini di Legambiente Puglia
Foggia – “LA posizione di Foggia nella classifica di Legambiente onestamente mi stupisce per le tante iniziative messe in campo nell’ultimo anno. Non voglio alimentare polemica e lo considero come incentivo a continuare sulla strada intrapresa”. E’ il commento dell’assessore all’Ambiente del Comune di Foggia, Pasquale Russo, alla pubblicazione della classifica sulla vivibilità ambientale pubblicata da Legambiente che vede la città di Foggia alla 87° posizione con una regressione, rispetto allo scorso anno, di 5 posizioni.

Senza contestare i dati dell’associazione e a beneficio di una valutazione oggettiva della situazione ambientale della città, l’assessorato all’Ambiente sottolinea alcuni indicatori: 210.000 metri quadri di verde attrezzato, di cui 10.000 realizzati nel 2010; 450.000 metri quadri di verde riconducibile all’arredo urbano; 95.000 metri quadri di aree verdi inserite negli edifici comunali. Senza voler considerare il Parco regionale dell’Incoronata e giardinetti e aiuole delle zone periferiche, non inserite tra i parametri di Legambiente. “Dire che Foggia non è dotata di aree verdi in quantità sufficienti equivale a smentire una realtà che è sotto gli occhi di tutti – afferma l’assessore Russo – Certo, si può fare di più e meglio, e ci stiamo impegnando a farlo con il sistema dell’adozione dei giardini da parte di cittadini e imprese; ma resta il patrimonio di spazi verdi, attrezzati e non, di tutto rispetto”.

Altro capitolo è quello relativo alla qualità dell’aria, storicamente parametro sempre positivo nel territorio comunale, la cui valutazione, però, è attualmente impossibilitata per un guasto ai dispositivi di rilevamento. “Le attuali condizioni finanziarie dell’Ente non ci consentono un ripristino celere della rete di monitoraggio – afferma Russo – ma intanto abbiamo certamente migliorato la qualità dell’aria creando una nuova isola pedonale ed estendendo a tutto l’anno l’iniziativa delle domeniche ecologiche”.

L’estensione delle isole pedonali nella città è di 16.800 metri quadri, mentre le Zone a Traffico Limitato (ZTL) si estendono su 61.000 metri quadri. Su questo tema interviene anche la vice sindaco, con delega alla Mobilità, Lucia Lambresa: “il nostro primo intervento è stato la chiusura al traffico di piazza Cesare Battisti, che ha creato una grande area pedonale nel centro cittadino. Inoltre, l’imminente conversione dell’Ataf in società di gestione della mobilità integrata produrrà l’ottimizzazione e la razionalizzazione del traffico urbano, che avrà come primo effetto la diminuzione delle emissioni di CO2 nell’aria. Infine, l’imminente avvio del servizio di bike sharing, realizzato in accordo con la Provincia di Foggia, potenziato dalla riqualificazione delle piste ciclabili esistenti contribuirà all’ulteriore riduzione dell’uso delle auto e delle emissioni inquinanti connesse”.

Nella valutazione di Legambiente sono presenti alcuni parametri, come quelli relativi alle reti idriche e ai rifiuti, che non sono di competenza del Comune di Foggia, in quanto servizi gestiti da società esterne, e “dobbiamo mettere nel novero delle eventualità – continua Pasquale Russo – che vi sia stato un difetto di comunicazione”.

“Resta il dato della nostra posizione in classifica e mi stupisce vedere città come Alessandria (81°), Como (82°) o Pistoia (85°) che ci fanno compagnia nella parte bassa della classifica e lasciano intendere che determinati problemi non siano un’esclusiva del Sud. Per quanto ci riguarda – conclude l’assessore all’Ambiente – continueremo ad applicarci ad un lavoro complesso, i cui esiti dipendono molto dai cittadini, ai quali mi appello affinché ci aiutino nella nostra attività, visto che sono loro i principali fautori e fruitori delle politiche ambientali nella città. I risultati sono già visibili e lo saranno ancora di più nei prossimi anni”.


Redazione Stato

1 commenti su "Foggia, classifica di Legambiente, Russo: “La situazione non è drammatica”"

  1. Benzo(a)pirene: la Regione Puglia approva ddl per contenimento delle emissioni inquinanti
    Legambiente: “Ben fatto. Ma il problema non riguarda solo Taranto. Serve una legge nazionale a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”
    Petizione on line su http://www.legambiente.it
    “Legambiente plaude alla decisione della Regione Puglia di prevedere, con un disegno di legge approvato ieri, misure urgenti per il contenimento dei livelli di benzo(a)pirene nell’area di Taranto, dove insiste un’alta concentrazione di insediamenti industriali, a partire dall’Ilva”. Questo il commento di Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, e Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, dopo la conferenza stampa odierna dell’assessore regionale all’ambiente Lorenzo Nicastro.
    Con questa norma la Regione potrà intervenire in caso di superamento dei livelli accettabili dell’idrocarburo policiclico aromatico, cioè 1 nanogrammo (soglia prevista dal decreto ministeriale del 25 novembre del 1994), rivedendo il recente decreto legislativo (155/2010) che ha rimandato al 2012 il raggiungimento del valore obiettivo fissato dall’Ue.
    “Ma l’inquinamento da benzo(a)pirene non riguarda solo Taranto – ha dichiarato il responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani – o altre città industriali come Trieste o Venezia, ma anche capoluoghi come Padova o aree metropolitane come Milano e Torino, dove è rilevante anche il contributo del traffico. Per questo Legambiente ha lanciato una petizione nazionale da far firmare ai cittadini per chiedere al Governo di modificare la legge sul benzo(a)pirene in favore di un maggior controllo e una maggiore protezione per la qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città”.
    Per tutelare la salute dei cittadini è necessaria una normativa rigorosa e stringente e l’adozione di interventi di risanamento per ridurre le emissioni atmosferiche di benzo(a)pirene.
    “Il Governo italiano – ha concluso Ciafani – riveda dunque con urgenza il testo del decreto legislativo e si attivi perché sia raggiunto in tutte le grandi città l’obiettivo di 1 nanogrammo per metro cubo”.
    Petizione on line su http://www.legambiente.it

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