Barletta, maglificio fuori norma: sequestro Finanza

Barletta – MANCANZA di uscite di sicurezza, copiose ragnatele sui muri, illuminazione non sufficiente e assenza di estintori: queste alcune irregolarità trovate dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Barletta, all’esito di specifici controlli, effettuati in collaborazione dell’Asl-Bat e del servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro (Spesal), in un’azienda del territorio. Durante l’operazione, i militari della Finanza locale hanno scoperto 7 lavoratori in nero, su un totale di 12 impiegati, mentre sugli altri 5 sono ancora in corso delle ulteriori indagini. Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti a sequestro 20 macchinari circa, non a norma in base al decreto di sicurezza 81/2008, trovati infatti con fili scoperti e mancanza della necessaria cinghia di copertura sugli stessi macchinari. Circa 10mila capi di magliera in corso di lavorazione sono stati pertanto sequestrati, nonostante gli stessi andranno presto restituiti ai legittimi proprietari, in quanto le lavorazioni dell’azienda sulla quale è stata condotta l’operazione erano destinate a ditte madri di maggiore capilarizzazione; in particolare, i militari della Finanza hanno accertato che l’opificio, un laboratorio di circa 70 metri quadri, ricavato al piano terra di una palazzina ubicata in periferia cittadina, si presentava in pessime condizioni igieniche e privo di qualsiasi standard di sicurezza in relazione alle normative sulla prevenzione incendi e sulla sicurezza dei lavoratori. Il fabbricato è stato sottoposto a sequestro preventivo perchè utilizzato con destinazione d’uso diversa da quella di opificio industriale. Le indagini della Finanza di Barletta sono partite nel 2009, nel corso di altri controlli che hanno portato alla chiusura, in totale, di circa 12 ditte. Il responsabile dell’azienda coinvolta nell’operazione della Finanza di Barletta è stato denunziato all’autorità giudiziaria.