“L’aggiornamento è per lunedì prossimo, 1 ottobre, nella sala consiliare del Comune, alla presenza dei sindaci di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, dell’assessore regionale Elena Gentile, dei rappresentanti dell’Ufficio del lavoro della Provincia di Foggia, per cercare di sbloccare la situazione relativa alla mobilità volontaria e dunque per il godimento dei relativi ammortizzatori sociali. Ormai sono passati quasi 4 mesi dalla scadenza della Cassa integrazione straordinaria (26.05.2012), siamo stanchi, pretendiamo delle risposte”. Per la richiesta di anticipo della somme attese da parte delle Amministrazioni: “abbiamo chiesto informazioni per l’attivazione e utilizzo di possibili canali per l’anticipo delle somme richieste. Naturalmente è un’ipotesi: la priorità resta l’attivazione della mobilità, come nostro diritto”.
Focus vertenza. Come anticipato l’incontro di stamane segue la protesta del 24 settembre 2012 fuori lo stabilimento in area ex Enichem, causa la presenza di un dipendente di una società romana di patron Bolici “intento ad entrare all’interno della fabbrica per un inventario dei macchinari presenti”. Da quanto emerso, la società avrebbe voluto attestare la mancata asportazione di mezzi o altro. Società che sembrerebbe ancora interessata a procedere con i lavori per la realizzazione del porto turistico. Società che, a detta dei lavoratori, gode di numerose commesse e dunque possibilità di produzione. La problematica resterebbe quella della liquidità. Società interessata da un procedimento giudiziario per la revoca dei fondi percepiti nell’ambito del Patto territoriale.
Come detto dai lavoratori, il dipendente romano, giunto il 24 a Manfredonia, “è poi andato via senza effettuare l’inventario”. “Di sua spontanea volontà”. Presenti sul posto operatori del Commissariato di Manfredonia, in seguito anche dei carabinieri. I dipendenti continuano a dichiarsi “ostaggi delle decisione dell’imprenditore” che non consente alle unità di “andare in mobilità” e di godere dunque dei relativi ammortizzatori.
Nel corso dell’incontro del 13 settembre, “l’imprenditore Paolo Bolici della INSIDE – che aveva comunicato di non poter presenziare all’incontro fissato nel pomeriggio in Prefettura a Foggia – con invio di un fax in Provincia ha annunciato la richiesta di concordato preventivo della INSIDE srl – e delle aziende del Gruppo Bolici – presso il Tribunale di Velletri. Al contempo l’imprenditore – nelle parole di Falcone – avrebbe inviato il piano industriale relativo alla stessa società del Contratto d’Area di Manfredonia”.
Tanto i lavoratori della Inside (88) tanto quelli della Bolici arl sono in attesa di mensilità regresse: tredicesima, gennaio, febbraio, marzo, giugno, luglio, agosto e oramai settembre per le unità della Inside, da maggio ad oggi per i 29 lavoratori della Bolici (dal febbraio 2012 affittuaria di un ramo d’azienda della prima, costituita di recente e di proprietà del figlio dello stesso Paolo Bolici). La Bolici ha fatto richiesta di un periodo di Cigo per luglio e agosto ma al momento non c’è nulla di ufficiale. Per la INSIDE adesso bisognerà attendere le verifiche dell’Ispettorato del Lavoro per definire l’ammortizzatore sociale che sarà possibile attivare per i lavoratori. “Noi continuiamo a richiedere e a pretendere la collocazione in mobilità dei lavoratori, con indennità relative”, aveva detto a Stato il sindacalista Urbano Falcone.
Ma come detto, durante i passati incontri in Provincia e Prefettura, Paolo Bolici aveva rinnovato la volontà della Inside di presentare un piano industriale con prossima adesione al Concordato preventivo,”allineandosi alle nuove disposizioni del Decreto Sviluppo del Governo Monti”. Come avrebbe confermato il 13 settembre con l’invio di un fax e mail in Provincia a Foggia.
Al contempo il patron della Inside aveva chiesto l’estensione della Cig in deroga per gli 88 lavoratori della Inside. I sindacati avevano già ribadito la propria contrarietà alla richiesta di Bolici chiedendo al Prefetto Latella di avviare una procedura che consenta la “liberazione di tutti gli 88 lavoratori della Inside, con il collocamento degli stessi nelle liste di mobilità con indennità”. Come avvenuto per gli altri incontri, ancora un rinvio il 13 settembre con annuncio di un nuovo tavolo da parte dei sindacati: prossimo incontro il 10 ottobre in Prefettura a Foggia. Il tutto dopo la scadenza dei termini per la procedura della mobilità, secondo quanto disposto dalle vigenti normative.
Da una raccolta dati, a frenare un accordo fra le parti dovrebbe essere la base economica. Per l’attivazione della mobilità (Legge 23 luglio 1991, n.223 ) l’imprenditore dovrebbe versare mensilità anticipate all’Inps, per ogni lavoratore, prima della sottoscrizione dell’accordo. Una volontà che sembrerebbe remota e alla quale Bolici non dovrebbe aderire. Da fonti vicine all’ambiente, i lavoratori potrebbero essere spinti, indirettamente, ad accettare un licenziamento ordinario.
g.defilippo@statoquotidiano.it
SEGUONO VIDEO INTERVISTE
abbiate fede che un Angelo vi aiuterà a risolvere tutta la storia …vedrete ….abbiate fede
Anche berlusconi aveva fede,purtroppo non e’ servito a niente.
secondo me non c’è più niente da fare………….per gli amici dell’INSIDE posso consigliare solo di cercare un lavoro nei cantieri della raccolta delle OLIVE dove non si trova manodopera……
le valigie come hanno fatto i non raccomandati su su…
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Ma l’attività dei sindacati non si limita fondamentalmente ai conflitti salariali e alla diminuzione del tempo di lavoro, vale a diresolo alla regolazione dello sfruttamento capitalistico in rapporto all’andamento del mercato.La disoccupazione oggi è il malanno più grave del capitalismo, una delle forti ragioni che dispongono in favore di una ricostruzione socialista o dell’uomo qualunque che dopo la guerra a Manfredonia prese la maggioranza assoluta
Giuseppe Marasco- presidente naz. CIVILIS
Avevo ragione : perché nessuno pensa di pignorare le quote di bolici sul porto turistico; e se le ha vendute, fate l’azione revocatoria.
E’ impossibile che l’imprenditore non ha soldi per l’inside e per il porto si!
E’ vero… Se si deve pagare un plotter 190.000 euro, i soldi finiscono …