In questa chiave la vicenda di Trenitalia è simbolica. Una società di proprietà pubblica gestisce il trasporto universale pretendendo di dividere il paese in due. Buoni e cattivi. Tempi moderni e Medioevo. Ma Trenitalia si occupa anche di trasporto pubblico regionale. Ed è il momento che essa risponda con interventi e impegni concreti al dovere di elevare il servizio ferroviario a livelli accettabili di qualità richiesti dai cittadini utenti ma anche dalla committente Regione. È quindi dovuto l’atto dell’assessore Minervini di contestare alla società amministrata da Moretti l’inammissibile ritardo nell’acquisto dei treni finanziati dal bilancio regionale. I cittadini pugliesi hanno il diritto di viaggiare come i cittadini del resto d’Italia. Avere le risorse a disposizione, ma spenderle altrove è un’inaccettabile violenza che Trenitalia fa alla Puglia. E’ un ulteriore segnale, semmai ce ne fosse stato bisogno, di quanta disattenzione la società abbia nei confronti del Mezzogiorno. Noi su questo intendiamo non transigere. Così come non transigeremo su orari, pulizia e decoro. Non daremo tregua a Trenitalia fin quando non ci saranno segnali chiari e coerenti con gli obiettivi di sviluppo dell’intero Mezzogiorno d’Italia”.
Redazione Stato
Aspettiamo fiduciosi!