Edizione n° 5471

BALLON D'ESSAI

"PIZZINI" // “Parente a esponenti società foggiana”. Usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso: arrestata donna
26 Settembre 2024 - ore  10:03

CALEMBOUR

INTERCETTAZIONI // Codice Interno, spuntano i telefonini criptati dei mafiosi baresi
26 Settembre 2024 - ore  09:57

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

U grene i murte (il grano dei morti) (VIDEO – II)

AUTORE:
Franco Rinaldi
PUBBLICATO IL:
30 Ottobre 2014
Manfredonia // Ricordi di storia //

Manfredonia – NOTIZIE storiche. Nell’antica Grecia il grano e la melagrana venivano insieme offerti alla dea dell’agricoltura Demetra. Demetra sorella di Zeus, secondo la mitologia greca è la dea del grano e dell’agricoltura, artefice del ciclo delle stagioni, della vita e della morte. Mentre nella mitologia romana la figura equivalente a Demetra era Cerere.

Tuttora in Grecia, si consuma grano cotto sulla tomba dell’estinto fino a quaranta giorni dopo la sua morte. La melagrana per i suoi numerosi semi è il simbolo della produttività. E’ uno dei sette frutti agricoli elencati nella Bibbia prodotti della terra promessa. I latini lo chiamavano “malum penicum”, melo fenicio, perché si diceva provenisse dall’area Siro-fenicia. Il frutto contiene 613 semi e nella simbologia ebraica, che rappresenta l’onestà e la correttezza, sono le 613 iscrizioni scritte nella Torah (365 divieti e 248 obblighi) da osservare. Alcuni dipinti a tema religioso di Sandro Botticelli e di Leonardo da Vinci, riprendono il tema della melagrana in mano alla Madonna o a Gesù Bambino, simbolo anticipato della Passione. Il frutto per il colore rosso del suo succo richiama il sangue, che nella iconografia cristiana sarà il simbolo del martirio di Cristo. Un supplizio fecondo come il frutto pieno di semi.

La melagrana è presente nella decorazione di alcuni paramenti dei sacerdoti per le funzioni religiose.

Un tempo in occasione della ricorrenza dei morti, anche a Manfredonia, come in alcuni paesi del Foggiano, dove tuttora vige questa usanza, c’era la tradizione di preparare questo particolare dolce dal nome “u grene i murte”. Alla vigilia dei Morti si faceva anche benedire, e veniva distribuito ai bambini, ma anche ai grandi. Oppure lo si lasciava sulla tavola di casa apparecchiata per i defunti “l’Aneme du Prejatorie“, che si dice che nella notte della festa di Ognissanti, visitano le case dei loro parenti per rifocillarsi. Una preparazione quella de “u grene i murte” ricca di significato. Il grano è auspicio della rinascita, mentre il melograno simboleggia l’abbondanza.

Preparazione “il grano dei morti”: bollire il grano tenero per un’ora circa, dopo averlo tenuto a bagno x due giorni, e cambiato l’acqua mattina e sera. Dopo la bollitura lasciare raffreddare e colare l’acqua. Poi mettere in una ciotola, il grano, i chicchi di melagrana maturi, pezzetti di cioccolato fondente, gherigli di noci, qualche cucchiaio di zucchero, e cannella se gradita. Mescolare tutto delicatamente, e prima di servire a tavola il dolce, condire con il vincotto. Attenzione, se versato prima il vincotto, indurisce il composto preparato.

(A cura di Franco Rinaldi, cultore di storia e tradizioni popolari di Manfredonia)

FOTOGALLERY A CURA DI FRANCO RINALDI

Redazione Stato@riproduzioneriservata

2 commenti su "U grene i murte (il grano dei morti) (VIDEO – II)"

  1. Una volta, anni fa mi ha ricordato un’ anziana donna che il giorno di tutti I Santi all’ imbrunire la” Chiesa Madre” organizzava una processione in onore del ricordo di tutti ” I Cari Defunti . I percorso si svolgeva soprattutto per le vie del centro con lumi e candele accese fino ad ora tardi in un silenzio di canti ed eterni riposo. La città veniva coinvolta tutta tanto è vero che sui balconi ed ai pianterreni mettevano appesi lumini che brillavano fino a notte quando I Defunti ritornavano in visita ai parenti – mentre i lumini rimanevano accesi tutta la notte pu l’ anime du priatorie.

  2. Carissimissimo Concittadino Franco Rinaldi. voglio porti una domanda se non è di troppo: Perchè non ti candidi alle prossime elezioni amministrative di Manfredonia ???? Saresti un ottimo sindaco e visto che gli altri sino ad ora ci hanno solo fatto ridere dal piangere….in quanto volevano fare anche gli attori politici…..ebbene,sarebbe se lo faceste direttamente tu e così potremmo ridere di gusto e per cose allegre e non drammatiche e tragicomiche come quelle degli ultimi tempi…..!!!!!!!!!!!!!! Ti ammiro e ti stimo per la tua simpatia e la tua ironia e autoironia che non ti fanno mai offendere e che dovrebbero insegnare qualcosa a chi vorrebbe farci ridere a tutti i costi,anche quando ci sarebbe da piangere !!!!!!!!!!!!

Lascia un commento

A settembre, c’è nell’aria una strana sensazione che accompagna l’attesa. E ci rende felici e malinconici. Un’idea di fine, un’idea di inizio. (Fabrizio Caramagna)

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.