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Manfredonia. Morte Antonietta Prencipe, rinvio udienza a giugno. “Valutazioni su risarcimento”

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
1 Marzo 2021
Manfredonia //

(STATOQUOTIDIANO, ore 17). Bari – Manfredonia, 01 marzo 2021. Rinviata al 21 giugno 2021, per il rinnovo del Collegio, l’udienza presso la Corte d’Appello di Bari relativa al procedimento a carico di 4 persone condannate in I grado nell’ambito delle indagini per il decesso di Antonietta Prencipe, deceduta il 7 maggio 2012 in seguito alle ferite riportate per una caduta da un cavallo.

All’epoca dei fatti la ragazza aveva 21 anni. La tragedia, come riportato, è avvenuta in una zona della frazione ‘Montagna’ di Manfredonia.

Stamani 01 marzo 2021, in udienza a Bari, il Procuratore generale dr. Lerario e il presidente del Collegio dr. Contento hanno invitato i difensori degli imputati “a valutare la possibilità di risarcire le parti civili“, con riferimento al solo imputato già condannato in primo grado per omicidio colposo.

Ricostruzione processuale della vicenda. La condanna in primo grado 

Nel dicembre 2014 la notizia – divulgata da StatoQuotidiano – relativa ai 4 rinvii a giudizio disposti dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, dr. A. Dello Iacovo. In seguito la sentenza del febbraio 2018 con la quale un imputato è stato condannato in I grado a una pena di 1 anno e 6 mesi per “omicidio colposo” (oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni cagionati alle costituite parte civili), altri 3 imputati invece sono stati condannati a una pena di 8 mesi, previa concessione delle attenuanti generiche, per “false dichiarazioni” (oltre al pagamento delle spese processuali). Gli stessi 3 uomini hanno goduto del beneficio della sospensione condizionale della pena.

INGRESSO TRIBUNALE DI FOGGIA (PH ENZO MAIZZI, FOGGIA 02.03.2020)
INGRESSO TRIBUNALE DI FOGGIA (PH ENZO MAIZZI, FOGGIA 02.03.2020)

La costituzione di parte civile

Nel procedimento si sono costituiti parte civile i familiari della giovane deceduta, assistiti legalmente dagli avvocati Giovanni Battista Starace e Innocenza Starace, entrambi del Foro di Foggia.

Il ricorso in Appello

Al tempo, contro la sentenza del Tribunale di Foggia, era stato proposto ricorso in appello dagli imputati, difesi dagli avvocati Michele Gentile, Francesco La Torre e Michele Brunetti, tutti del Foro di Foggia.

Nell’udienza del 6 aprile 2020 era stato ascoltato il Consulente tecnico del Pubblico ministero, per ulteriori analisi relative al procedimento a carico dei 4 imputati. La difesa degli stessi, avv.ti  Franco La Torre, Michele Gentile, Michele Arena – e referente dello Studio Chiariello, avevano chiesto di acquisire delle memorie ex art. 121, contenenti in realtà delle osservazioni di un perito, “un professore universitario“, che non sarebbe stato “mai nominato come consulente di parte durante il procedimento“.

Nell’udienza del 20 gennaio 2020, la richiesta di acquisizione delle citate memorie – avanzata dalla difesa degli imputati, su opposizione del Procuratore generale Avv. Scelsi e dei legali delle parti civili (i familiari della giovane deceduta, seguiti dagli avv.ti Innocenza Starace e Giovanni Battista Starace del Foro di Foggia) -, era stata rigettata dalla Corte d’Appello di Bari (Presidente dr. Contento). Secondo il Procuratore generale e i legali delle parti civili, le memorie ex art.121 avrebbero avuto “in realtà la natura di una consulenza di parte”.

Al tempo, la Corte d’Appello di Bari – rigettando allo stato la richiesta della difesa dei 4 imputati – aveva ritenuto di ascoltare il consulente tecnico del P.m., del quale era stata acquisita la perizia nel corso del dibattimento con il consenso delle parti.

Ora il rinvio dell’udienza al 21 giugno 2021, per il rinnovo del Collegio, e l’invito ai difensori degli imputati – del Procuratore generale dr. Lerario e del presidente del Collegio dr. Contento –  di “valutare la possibilità di risarcire le parti civili“, come riferiscono a StatoQuotidiano i due legali dei familiari della giovane deceduta.

A cura di Giuseppe de Filippo – g.defilippo@statoquotidiano.it

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