Foggia – SI è svolta questa mattina, nella sala Riunioni della Questura di Foggia, la presentazione del nuovo questore, Maria Rosaria Maiorino, che succede a Bruno D’Agostino, passato al comando della questura di Livorno. Originaria di Amalfi, il nuovo questore ha una consolidata esperienza alle spalle nella Polizia, che la vede da trent’anni al servizio dei cittadini. Assegnata alla sezione Dirigenza Narcotici di Cagliari nel 1980, Maria Rosaria Maiorino è passata nel 2001 a ricoprire il ruolo di vicario a Belluno e in seguito a Bolzano, prima di passare alla guida della Questura di Grosseto per tre anni e mezzo.
FOGGIA REALTA’ DIFFICILE – “Sono contenta di essere qui – esordisce il nuovo questore, che ha saputo della nuova destinazione due settimana fa – non pensavo che Foggia fosse una realtà così impegnativa e dura. Avevo però già capito che qui mi sarei imbattuta in problematiche diverse da dove vengo io dove casi di criminalità ve ne sono ben pochi”. Maria Rosaria Maiorino passa poi ad analizzare la realtà di Capitanata, alla luce del duplice omicidio che ha interessato Manfredonia in questi ultimi giorni: “La situazione è di chiara emergenza, ma sono arrivata qui con entusiasmo, anche se non nascondo che quando mi hanno riferito degli omicidi di Manfredonia la scossa è stata forte”. Il questore si augura di dare una risposta a questi episodi che sono in continuo e preoccupante aumento, ma preferisce non parlare di “sfida” tra criminalità e forze dell’ordine: “Il termine mi sembra inappropriato – aggiunge Maria Rosaria Maiorino – la criminalità si sta comportando in un determinato modo e noi rispondiamo nella maniera più adeguata. La situazione che c’era a Grosseto era completamente diversa, lì vi erano problematiche legate all’ordine pubblico, qui invece ci sono furti di appartamento, di negozi, traffico di droga, fenomeni criminosi. Sono tutti problemi che una realtà con forte densità di popolazione e con una tradizione agricola deve necessariamente affrontare”. Infine un monito per il futuro: “Non mi piace parlare di numeri, preferisco badare alla sostanza. Voglio uomini con gli occhi ben aperti dovunque si trovino. Dobbiamo restare tutti uniti per combattere efficacemente la criminalità”.