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Smith & Wesson – A.Baricco, 2014

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
1 Dicembre 2014
Cultura // Stato news //

Manfredonia – UNO dei titoli caldi del momento è l’ultimo romanzo di Alessandro Baricco, Smith & Wesson, da poche settimane nelle librerie e candidato ad essere tra i libri più richiesti per gli imminenti regali natalizi.

SMITH & WESSON. Tom Smith e Jerry Wesson si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel 1902. Nei loro nomi e nei loro cognomi c’è il destino di un’impresa da vivere. E l’impresa arriva insieme a Rachel, una giovanissima giornalista che vuole una storia memorabile, e che, quella storia, sa di poterla scrivere. Ha bisogno di una prodezza da raccontare, e prima di raccontarla è pronta a viverla. Per questo ci vogliono Smith e Wesson, la coppia più sgangherata di truffatori e di falliti che Rachel può legare al suo carro di immaginazione e di avventura. Ci vuole anche una botte, una botte per la birra, in cui entrare e poi farsi trascinare dalla corrente.

Nessuno lo ha mai fatto. Nessuno è sceso giù dalle cascate del Niagara dentro una botte di birra. È il 21 giugno 1902. Nessuno potrà più dimenticare il nome di Rachel Green? E sarà veramente lei a raccontarla quella storia?

ANALISI. Non è cosa facile trovare difetti alle opere di Alessandro Baricco, prescindendo da gusto e interessi personali. Le storie dello scrittore torinese hanno un fascino irresistibile, sono tecnicamente ineccepibili, ci trasportano in un mondo immaginifico e si prestano a varie chiavi di lettura. Il concetto metaforico è la base sulla quale vengono impastati tutti gli altri ingredienti, a cominciare da un’attenta caratterizzazione dei personaggi. Ma, giusto per continuare con questa similitudine alimentare e, al contempo, dire qualcosa di estremamente banale, non sempre le ciambelle riescono col buco.

É il caso di Smith & Wesson, un libro che si dimentica un attimo dopo averlo chiuso e riposto in libreria, una storia che non concede nulla all’emozione e all’empatia del lettore. Baricco gioca coi nomi (Tom & Jerry, Smith & Wesson, Rachel Green), gioca con un’idea, gioca forse anche con i suoi lettori, che da lui probabilmente si aspettano qualcosa in più di poche pagine scritte senza vera ispirazione. Camuffare questo esilissimo racconto da testo teatrale è solo una trovata per offrirgli un appeal altrimenti non degno di nota. L’idea di partenza è persino interessante, ma se Baricco avesse dedicato più tempo, più parole e più cuore alla costruzione di una vera trama, ora saremmo di fronte a qualcosa di più valido e meno evanescente.

L’AUTORE. Alessandro Baricco è nato a Torino il 25 gennaio 1958. E’ romanziere, critico, saggista, uomo di teatro, insegnante di scrittura creativa, regista, musicologo (e anche un po’ musicista). Ha fondato la Scuola Holden, a Torino. Con i suoi testi ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed è stato tradotto in molte lingue. Tra i titoli: Oceano mare, Seta, City, Castelli di rabbia, Mr Gwyn, Tre volte all’alba. Da Novecento (testo per il teatro), Giuseppe Tornatore ha tratto il film “La leggenda del pianista sull’oceano”.

Il giudizio di Carmine
Alessandro Baricco
SMITH&WESSON
2014, Feltrinelli
Valutazione: 2/5

(A cura di Carmine Totaro – statoquotidiano@riproduzioneriservata)

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