MODENA – Ha cercato di difendere un suo alunno ma è stato colpito a sua volta alla testa. Occhiali spezzati e ricovero in ospedale. È così finito al Pronto soccorso con una frattura scomposta al naso e 30 giorni di prognosi un docente dell’istituto professionale Ipsia Vallauri di Carpi in provincia di Modena.
È successo durante l’intervallo in mattinata, quando una schiera di studenti con il volto coperto da passamontagna e armati di coltello e arrivati da altre scuole ha saltato la recinzione dell’istituto e si è avventata sugli studenti.
L’intenzione era una spedizione punitiva contro uno alunno, che è stato raggiunto e colpito.
Il professore, Vincenzo Giordano, docente di sostegno ha cercato di allontanarli ma è stato aggredito e colpito al volto, tanto che un suo collega, Maurizio Guaitoli, docente di Diritto del Vallauri e già assessore alla Provincia di Modena lo ha dovuto velocemente portare assieme a un altro collega del vicino Liceo Fanti al vicino Pronto Soccorso. Sono prontamente intervenute le forze dell’ordine che sono a caccia degli aggressori.
Giordano era intento al suo turno di sorveglianza nel cortile della scuola durante l’intervallo, verso le 10:40, quando è dovuto intervenire per sedare l’improvvisa aggressione di un suo alunno da parte della banda di giovanissimi, tutti stranieri, alcuni con il volto coperto da passamontagna, altri serenamente a volto scoperto.
Tutti armati di coltello o di lamette e di altri oggetti atti a tagliare. Infatti oltre al naso rotto, il professore si ritrova con numerose ferite da taglio in varie parti del corpo. Giordano è visibilmente colpito anche sul piano morale: “Sono estremamente triste e provato perché quello che ha fatto questa banda organizzata di giovanissimi non solo è disumano ma lascia intravedere un fortissimo disagio sociale che sempre più spesso sfocia in violenza”.
Ma com’è andata? “Mi sono immediatamente fiondato – racconta – per cercare di sedare l’aggressione ma subito dopo sono stato ripetutamente colpito dal pugno sul naso che mi hanno fatto cadere a terra lasciandomi intontito per almeno dieci minuti.
“L’episodio – spiega la dirigente scolastica del Vallauri, Silvia De Vitis, ha preoccupato tutta la comunità scolastica”.
Feccia della società che dev’essere punita severamente!