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Franco Baresi è il giocatore del secolo in “Libero di sognare”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
3 Aprile 2022
Sport //

Statoquotidiano.it, 3 aprile 2022. Pasadena, 17 luglio 1994. Stadio “Rose Bowl”. Finale di USA ’94. Brasile- Italia 3-2. Ogni capitolo di “Libero di sognare” di Franco Baresi, capitano storico del Milan e della Nazionale, edito da Feltrinelli, inizia così. La storia del capitano e difensore rossonero parte da una serie di riflessioni maturate durante quella cocente sconfitta sia per il clima afoso della California sia per non aver vissuto pienamente una vittoria ai Mondiali con la Nazionale, se non quella di Spagna ’82 indirettamente perché in panchina.

Con la maglia rossonera Franco Baresi ha vinto 6 scudetti, 3 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 3 Supercoppe UEFA e 4 Supercoppe italiane, consentendo al Milan di stabilire il record di partite consecutive senza sconfitta (58) nei cinque principali campionati europei.

Ha militato per tredici nella nazionale italiana, vestendo la fascia di capitano dal 1991 al 1994, ha partecipato a 3 Campionati del Mondo (Spagna 1982, Italia 1990 e Stati Uniti 1994) e 2 Campionati d’Europa (Italia 1980 e Germania Ovest 1988). Ha dato il suo addio al calcio il 28 ottobre 1997. Attualmente è Dirigente sportivo e il 28 ottobre 2020 è nominato vicepresidente onorario del Milan.

Nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, la lista dei 125 più grandi giocatori viventi stilata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione, e nel 2013 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano.

Foto forbes.it

In occasione della festa del centenario del Milan, è stato eletto dai suoi tifosi “Milanista del secolo”, come il giocatore più rappresentativo nella storia rossonera. Una carriera fatta di gioie, amarezze, delusione, sacrifici e rivincite che ogni persona deve affrontare, con passione, dedizione e impegno, qualunque professione svolga.

“Libero di sognare” è la storia di un ragazzo cresciuto nel casale di Travagliato e che ha affrontato la vita con “coraggio, fantasia, cambiamento, dolore, sacrificio, lealtà, rivoluzione, tolleranza”, parole chiave che danno il titolo ai capitoli del libro, con una scrittura scorrevole e densa di umanità, nella poliedricità della natura umana di un campione, con i suoi punti di forza e di debolezza, che rendono grande un campione, con il calcio come metafora della vita.

Il racconto della vicenda umana e professionale di Kaiser Franz, soprannome datogli in onore di Franz Beckenbauer (giocatore del Bayern Monaco), si snoda in un alternarsi di valutazioni scaturite da quel 17 luglio 1994 e un tuffarsi immediatamente nell’intimità di un uomo, prima che campione, con meravigliosi  flashback tra i primi calci dati ad un pallone con “coraggio” e “fantasia”, il “dolore” per la perdita prematura di entrambi i genitori, l’amore per la moglie e i due figli, il desiderio di godersi il Mondiale, il “sacrificio” e i sacrifici dinanzi ai quali la vita ci pone perché, come dice il capitano nel suo libro, “il calcio, che sia o meno metafore della vita, è un gioco duro, ed è proprio questa la sua bellezza”.

Nicola D’Andrea, 3 aprile 2022

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