Successo della Apulia Film Commission in missione a Hollywood
La recente missione della Apulia Film Commission a Hollywood ha gettato le basi per future collaborazioni tra le industrie cinematografiche locali italiane e quella della capitale mondiale dell’entertainment. “Possiamo considerarla un programma pilota per altre film commission e regioni interessate a costruire un ponte con Hollywood”, ha dichiarato Emanuele Amendola, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, all’ANSA. Questa iniziativa ha visto cinque registi pugliesi presentare i loro cortometraggi finanziati dalla Apulia Film Commission a Hollywood.
L’Istituto Italiano di Cultura, il Consolato e l’Agenzia per la promozione all’estero hanno tutti espresso soddisfazione per l’iniziativa, che includeva proiezioni e incontri con produttori, agenti, attori e professionisti del settore. “Abbiamo creato un’esperienza unica per questi registi, che tornano a casa pieni di suggestioni e contatti utili”, ha commentato Silvia Bizio della Hollywood Foreign Press. È stata lei a intuire il potenziale di far approdare i lavori finanziati dalla Apulia Film Commission al festival New Filmmaker Los Angeles (Nfmla), un evento di riferimento per il cinema indipendente.
Un esempio del successo della missione è Lucia Lorè, che ha presentato il suo cortometraggio “La Pescatora”, ispirato alla storia vera dell’unica donna pescatrice di Porto Cesareo. “Un agente mi ha fermata, mi ha fatto i complimenti e mi ha dato il suo biglietto da visita. Vediamo cosa succederà”, ha detto Lorè. Ha condiviso come il processo di far conoscere il proprio lavoro possa essere difficile, ma la missione le ha dato nuove opportunità e contatti.
Altri cineasti selezionati dal Nfmla hanno condiviso esperienze simili. Maria Guidone ha presentato “Albertine where are you?”, ispirato a un personaggio della Ricerca proustiana; Fausto Romano ha portato “San Vitu Rock”, una tragicommedia ambientata nella provincia di Lecce; Antonio De Paolo ha presentato “Lea e il Fenicottero”, un’onirica denuncia della condizione delle persone transgender in Italia.
Vito Palumbo, sceneggiatore e regista di “Superjesus”, ha notato una differenza significativa nell’approccio alla collaborazione rispetto all’Italia. “La cosa che mi ha colpito qui è la voglia di condividere e collaborare, senza quella reticenza che ho incontrato in Italia”, ha detto Palumbo.
Antonio Parente, direttore dell’Apulia Film Commission, ha sottolineato l’importanza di attrarre grandi produzioni, anche hollywoodiane, nella regione. “Abbiamo accettato subito la sfida. Continuare ad attrarre grandi produzioni nella nostra terra è fondamentale per sostenere i talenti locali. I piccoli progetti hanno bisogno di un’industria florida, e al cinema dei grandi produttori serve un sottobosco vivace. Le due cose si nutrono a vicenda”, ha affermato Parente.
In sintesi, la missione della Apulia Film Commission a Hollywood è stata un successo, aprendo nuove opportunità di collaborazione e scambi culturali tra le industrie cinematografiche italiane e hollywoodiane.
Lo riporta Ansa.it