L’Autorità ha sanzionato Trenitalia S.p.a. per una pratica commerciale scorretta inerente il sistema telematico di ricerca e acquisto dei titoli di viaggio accessibile alla clientela sul sito aziendale, tramite le emettitrici self-service di stazione e la App Trenitalia per smartphone e tablet.
A seguito di un complesso procedimento, l’Autorità ha, infatti, accertato che l’insieme di soluzioni di viaggio proposte a seguito di una ricerca su tali strumenti informatici omette numerose soluzioni con treni regionali (generalmente più economiche), pur trattandosi di alternative sostituibili a quelle invece mostrate, alterando in questo modo la scelta del consumatore.
In particolare, la soluzione di viaggio che prevede un cambio e l’utilizzo di treni regionali non è mai inclusa nei risultati di ricerca e non è altrimenti rintracciabile (se non attraverso la specifica ricerca con l’opzione “Regionali” sul sito internet), laddove la partenza sia in prossimità di una soluzione che utilizza Frecce e Intercity (l’unica invece sempre mostrata) anche solo di pochi minuti più veloce.
Trenitalia non ha in alcun modo informato i consumatori in merito a tale importante limitazione, ma ha anzi utilizzato, sul sito aziendale, la denominazione ingannevole “tutti i treni”.
L’Autorità ha ritenuto tale pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e ha irrogato a Trenitalia S.p.a. una sanzione di 5 milioni di euro, pari al massimo edittale. In considerazione dei rilevanti effetti della pratica sui consumatori l’Autorità ha, altresì, imposto al professionista, ai sensi dell’art. 27, comma 8, del Codice del Consumo, l’obbligo di pubblicare una dichiarazione rettificativa per informare i consumatori sul proprio sito internet, sull’App e sulle emettitrici self service presenti in stazione.
L’Autorità si è avvalsa della preziosa collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e ha tenuto conto del parere reso dall’ART (Autorità Regolazione Trasporti) oltre a quello di AGCOM sul mezzo di diffusione.
Roma, 3 agosto 2017
Testo del Provvedimento
Dichiarazione rettificativa
FERROVIE: ANTITRUST MULTA TRENITALIA, NASCONDEVA BIGLIETTI PIU’ ECONOMICI
ESULTA IL CODACONS: ACCOLTE NOSTRE DENUNCE, ORA TRENITALIA RIMBORSI UTENTI
ATTRAVERSO SCONTI SUI PREZZI DEI BIGLIETTI
Un vittoria su tutti i fronti dei consumatori e del Codacons, associazione
che aveva presentato diversi esposti all’Antitrust segnalando anomalie nella
fase di prenotazione dei biglietti ferroviari online e tramite biglietterie
automatiche. Lo afferma il Codacons, commentando la sanzione da 5 milioni di
euro inflitta dall’Autorità per la concorrenza a Trenitalia.
“Da tempo le modalità di acquisto dei biglietti erano finite nel mirino
della nostra associazione, proprio perché quando un utente cercava un
collegamento ferroviario, Trenitalia proponeva in via prioritaria le Frecce
e i treni più costosi, ed era difficile reperire in modo immediato altre
soluzioni come i treni regionali – spiega il presidente Carlo Rienzi – Con
la sanzione inflitta oggi l’Antitrust ha accolto in pieno le nostre denunce,
ma non basta: ora l’azienda deve indennizzare la pluralità di utenti
danneggiati dalla pratica commerciale scorretta, applicando sconti a tempo
determinato sui prezzi dei biglietti, così da risarcire la categoria dei
passeggeri che, a causa delle irregolarità accertate dall’Antitrust, hanno
sostenuto nel tempo maggiori ed ingiuste spese” – conclude Rienzi.
OK, ma quei 5 milioni andrebbero addebitati agli amministratori, dirigenti e funsionari di Trenitalia. Invece, temo che saranno scaricati sui bilanci dell’ente.