CAGNANO VARANO (FOGGIA) – “Buon Pomeriggio. Ricevo e pubblico la situazione compromessa della produzione mitili (cozze) 2024/25!!!
Cagnano Varano tra i più grandi produttori in Europa. Purtroppo troppi sono i fattori che incidono sulla produzione, uno di questi la temperatura delle acque che ha raggiunto oltre 30 gradi. Saranno 2 anni duri per la categoria, ci vediamo costretti a chiedere per tutto il comparto lo stato di calamità naturale, affinché un’intera categoria possa pensare di sopravvivere nel proprio duro lavoro.
Settimana prossima incontreremo la categoria per discutere insieme il da farsi.
Sicuramente un problema che ci vede legati ad una situazione molto più larga che tocca tutto il comparto Europeo, ma comunque tocca la nostra Comunità Cagnanese a cui staremo estremamente vicini”.
Lo riporta Michele Di Pumpo.
Purtroppo, le cozze di Cagnano (Capoiale) da alcuni anni non sono più buone come prima. Io sono stato un gran mangione di cozze, ma da un po’ di anni, l’allevamento non è più lo stesso. Parlando con un amico del posto mi ha riferito che hanno cambiato qualità Nell’allevamento, usando altre qualità di cozze a discapito della qualità. Insomma non sono più buone come prima. Andando avanti così, perderanno la clientela a discapito di tutta la flotta e personale. Spiacentissimo vedere una realtà del posto già molto compromesso, in attività industriali. Un consiglio d’amico che voglio fare a tutti gli allevatori di cozze di Capoiale, ritornate sulla vecchia strada che avete impostato all’inizio della vostra partenza ittica. Questa attuale non va bene. Essendo del posto, ascoltate il mio consiglio, perché se continuate così, la Vs clientela vi lascerà. Vi auguro un sincero lavoro con un grosso” in bocca al lupo! “
Non possiamo ritornare sulla vecchia strada perché prima avevamo il seme del lago ma ora anno sequestrato tutto ci anno caciati via con la forza siamo abbandonati dalle istituzioni ci remano contro
Sono un grande stimatore e consumatore per quando riguarda le cozze di Capoiale dico che mi dispiace molto quello che si ripete ormai da molti anni per colpa dell’alta temperatura questo settore va aiutato assolutammente dalle istituzioni Regionali ed Governativi.
Non so fino a quando, il meridione resta abbandonato, sono sempre italiani, è una vergogna, il governo non fa niente per aiutare questa popolazione.