Infatti, l’ultima pericolosa falla aperta nella rete di protezione delle coste italiane dai rischi di incidente da estrazione petrolifera è stata aperta proprio dall’articolo 35 del Decreto Sviluppo. Un provvedimento che da una parte aumenta a 12 miglia la fascia di divieto ma solo per le nuove richieste di estrazione di idrocarburi a mare e dall’altra fa ripartire tutti i procedimenti autorizzatori per la prospezione, ricerca ed estrazione di petrolio che erano stati bloccati dal dlgs 128/2010, approvato dopo l’incidente alla piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico.
Nel mare italiano sono già attive 9 piattaforme di estrazione petrolifera ma, grazie anche a questo colpo di spugna normativo, si potrebbero presto aggiungere almeno altre 70 trivelle. Attualmente tra aree già trivellate e quelle che a breve rischiano la stessa sorte, si tratta di circa 29.700 kmq di mare, una superficie più grande di quella della regione Sardegna. Di fronte la costa pugliese in particolare sono 7959,4 kmq ad essere interessati da attività di ricerca o nuove richieste da parte delle compagnie petrolifere.
Sarà il convegno nazionale “Trivelle d’Italia” organizzato da Legambiente, Greenpeace e WWF – in calendario il prossimo 9 ottobre a Roma presso il Senato della Repubblica, dove parteciperanno i parlamentari e i rappresentati delle associazioni ambientaliste nazionali – l’occasione in cui Legambiente chiederà la cancellazione dell’articolo 35 e metterà in evidenza le scarse riserve di petrolio presenti in Puglia e le irrisorie royalties con cui le compagnie petrolifere spingono alla corsa all’oro nero.
“Legambiente Puglia parteciperà alla manifestazione di Manfredonia il prossimo 6 ottobre ma in un momento così delicato sarebbe opportuno – conclude Tarantini – costituire un unico comitato sotto un unico simbolo che racchiuda tutti i comitati presenti sul nostro territorio in modo da rappresentare una sola voce senza divisioni e campanilismi”.
SENTENZE TAR LAZIO CONTRO RICERCHE PETROCELTIC
Ricorsi TAR Lazio – sentenze (1)
Ricorsi Tar Lazio – sentenze (2)
Ricorsi Tar – sentenze (3)
Ricorsi Tar Lazio – sentenze (4)
Ricorsi Tar Lazio – sentenze (5)
Ricorsi Tar Lazio – sentenze (6)
Ricorsi Tar Lazio contro ricerche Petroceltic Italia (7)
NO TRIV: LA MANIFESTAZIONE
Regione, presentato No Triv Manfredonia; c’è Turci e Baccini
Redazione Stato,ddf@riproduzioneriservata
A Manfredonia per il “No triv day”
Sabato 6 ottobre rappresentanze del popolo e delle istituzioni di tre regioni manifesteranno contro le trivelle petrolifere nell’Adriatico. Testimonial Vladimir Luxuria. Concerti di Baccini, Turci, note della Taranta ed altre band.
Al di là del pronunciamento del TAR Lazio, avvenuto ieri, che ha annullato il decreto del Ministero dell’Ambiente che dava il proprio assenso per le prospezioni che si sarebbero dovute effettuare al largo delle Tremiti, Manfredonia si appresta ad ospitare la grande manifestazione popolare contro le piattaforme petrolifere che si vorrebbero impiantare in Adriatico. L’appuntamento per il “No triv day” è per le 15,30 di sabato sei ottobre prossimo. Sarà quella la dimostrazione pubblica delle genti dell’Abruzzo, del Molise e della Puglia, le regioni che si affacciano sull’Adriatico, per riaffermare con forza e senza titubanze l’avversione alla stolta iniziativa di perforare il mare per la ricerca del petrolio. Quel mare che non è un semplice riferimento geografico ma è da sempre fonte di vita per l’economia che sostiene gran parte delle regioni che bagna. Una fonte che nessun giacimento di petrolio potrà mai sostituire.
“Il petrolio ce lo abbiamo già”, ha affermato il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, impegnato a predisporre l’organizzazione della manifestazione del “No triv day”. “Il nostro petrolio è il nostro mare – incalza – con le ricchezze naturali che contiene. Mai faremo cambio con una sostanza ancorché limitata nel tempo, che inquina e che invece della vita porta la morte”.
La manifestazione di Manfredonia segue quelle molto sentite di Monopoli il 21 gennaio, di Lesina il 24 aprile, di Termoli il 7 maggio, delle Isole Tremiti il 18 e il 30 giugno. Un incalzare solenne e perentorio del richiamo ai diritti di popolazioni ben consapevoli dei pericoli cui vanno incontro. Un movimento articolato rappresentato dalla “Rete No Triv Adriatico” e dall’Associazione “No petrolio –Sì energie”.
A Manfredonia saranno presenti con il rispettivo sostegno le Regioni Puglia, Molise, Abruzzo, il Parco Nazionale del Gargano, la Provincia di Foggia, i Comuni della provincia di Foggia e di gran parte delle Amministrazioni di Puglia, Molise e Abruzzo.
Testimonial della manifestazione è Vladimir Luxuria che ha voluto così affiancarsi ai conterranei per portare avanti una battaglia di civiltà. “Un grave attentato – ha affermato – alla bellezza inesauribile delle nostre coste, del nostro mare, dei nostri paesaggi. Il nostro petrolio è il turismo. Trivellare il nostro mare trovo sia un atto criminale”.
Luogo del raduno sarà la grande area mercatale di Via Scaloria capace di accogliere le diverse migliaia di persone che si prevede confluiranno a Manfredonia. Il corteo attraverserà la città attraverso Via Scaloria, Via Arcivescovado, Piazza del Popolo, Corso Manfredi, Via del Porto, per raggiungere Piazzale Ferri a ridosso del mare e al cospetto del Castello di re Manfredi. Nello specchio di mare della spiaggia Diomede sarà raffigurato lo spiaggiamento dei cetacei simulando quello vero avvenuto sulla spiaggia di Lesina, mentre al largo del golfo si svolgerà una regata dimostrativa.
Il palco per gli interventi sarà stato allestito in Largo Baselice, nei pressi del mercato ittico. Sarà letto e approvato “coram populo” un documento indirizzato al Governo.
A conclusione spettacolo musicale con Francesco Baccini, Paola Turci, interpreti della Taranta e altri musicisti per dire No Triv Day anche in musica. “Sarà una manifestazione pacifica – ha affermato il coordinatore del movimento, Raffaele Vigilante – per rimandare responsabilmente al mittente il decreto che autorizza la ricerca di idrocarburi in Adriatico”.
(Ufficio stampa Comune Manfredonia)