Addio a Nunzia Quitadamo, custode della cultura e memoria del nostro territorio
di Maria Teresa Valente
Con profonda tristezza annunciamo la scomparsa di Nunzia Quitadamo, figura di straordinaria importanza per la nostra comunità. Docente appassionata di lettere e latino, ha ricoperto il ruolo di presidente del distretto scolastico della città dal 1994, contribuendo con dedizione alla crescita culturale e formativa di numerose generazioni.
Attraverso il suo instancabile impegno, la professoressa Quitadamo non solo ha educato tanti giovani, ma ha anche arricchito il nostro tessuto sociale con i suoi scritti, spesso ispirati da un profondo senso civico e una grande sensibilità verso le tematiche sociali.
Nunzia Quitadamo è stata un’indomita custode della memoria di Cristanziano Serricchio, poeta e scrittore candidato al Premio Nobel, cui ha dedicato gran parte della propria attività.
Da presidente del Centro Studi Serricchio, ha lavorato con grande passione per preservare e diffondere il patrimonio culturale legato al grande letterato, sostenendo iniziative volte a mantenere viva la memoria e le tradizioni della nostra terra. La sua è stata una vita dedicata alla cultura e alla valorizzazione delle radici che uniscono la nostra comunità, un’eredità preziosa che continuerà a ispirare quanti hanno avuto il privilegio di conoscerla e collaborare con lei.
Personalmente, porterò sempre con me il ricordo dei suoi sorrisi, dei brevi saluti da una finestra all’altra mentre rientrava a casa, nonostante la stanchezza, sempre impegnata nelle tante attività che seguiva con amore e dedizione. Anche negli ultimi anni, Nunzia Quitadamo non ha mai rinunciato a occuparsi personalmente delle sue molteplici responsabilità, dimostrando un’energia che solo chi ama profondamente la propria comunità può avere.
Oggi, Manfredonia perde una delle sue figure più rappresentative, un esempio di dedizione e amore per la cultura e la storia che hanno fatto della nostra città ciò che è oggi. La ricorderemo con affetto e riconoscenza, consapevoli di quanto abbia fatto per noi tutti.
Cara Nunzia, so quanto fosse importante per te che il nome di Cristanziano Serricchio e il suo patrimonio letterario fossero trasmessi alle generazioni future. Con il tuo esempio come guida, mi impegnerò a portare avanti il tuo lavoro, anche in tuo onore, con la speranza che il percorso che tu hai tracciato possa continuare a ispirare chi ama questa terra.
Cara Nunzia, te ne sei andata in silenzio, con discrezione… Siamo stati Colleghi, amici e vicini di casa per quasi 40 anni.
Sei stata una donna di grande cultura e che ha sempre amato la Scuola.
Ricordo, quando ormai prossima al pensionamento, mi dicevi: Raffaele non voglio andare in pensione, mi dovranno cacciare… per lasciare la Scuola.
Io ti ho considerato anche una mamma, perché avevi la stessa età di mia madre.
Ricordo con commozione quando da giovane docente mi dispensavi suggerimenti e consigli per svolgere al meglio il mio lavoro e la mia delicata funzione di educatore.
Grazie di cuore Nunzia, ti porterò sempre nel mio cuore.
Riposa in pace.
Sentire condoglianze all’amatissimo fratello e tutti i suoi familiari.
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