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POLITICA Cerignola, Bonito ai suoi: “Basta, mi dimetto”

Un incontro con i capigruppo per risolvere una crisi di giunta, che avrebbe dovuto essere semplice da gestire, è invece degenerato nella minaccia di dimissioni da parte del sindaco Francesco Bonito.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
4 Luglio 2024
Cerignola // Politica //

Un incontro con i capigruppo per risolvere una crisi di giunta, che avrebbe dovuto essere semplice da gestire, è invece degenerato nella consueta minaccia di dimissioni da parte del sindaco Francesco Bonito.

Da aprile scorso, i partiti che sostengono il sindaco – Partito Democratico, M5S, Con, Senso Civico e Lista Bonito – hanno firmato un documento per attuare un rimpasto di metà mandato, una richiesta pienamente sostenuta dai sedici consiglieri. Tuttavia, il sindaco si oppone a tale richiesta e continua a rinviare gli incontri per comunicare le sue decisioni.

A testimonianza dell’inconcludenza della maggioranza, basta ricordare che, da dicembre 2022, i consiglieri chiedono un cambio di passo nella giunta, dopo la richiesta del PD di sostituire Sabina Ditommaso da presidente. Finora, la giunta ha ottenuto risultati modesti in molti casi e pessimi in altri. Ieri era previsto un incontro risolutivo.

Sul tavolo del sindaco, da un mese, ci sono due nomi femminili in quota Senso Civico e l’opzione Luciano Giannotti all’Urbanistica (oppure un’altra donna scelta dal sindaco per sostituire Domenico Bellapianta e farlo uscire dalla maggioranza). Tuttavia, anche ieri pomeriggio l’incontro con i capigruppo è stato annullato e il sindaco ha lasciato Palazzo di Città, dichiarando con toni decisi la sua intenzione di dimettersi.

Eventualità che si è già verificata a febbraio scorso, quando ha minacciato di dimettersi se qualcuno avesse parlato con Marchiodoc.it (minaccia che non è stata presa sul serio), e in occasione della presentazione del libro bianco, quando ha annunciato una data per le dimissioni se i consiglieri non si fossero presentati alla convention. Nessuno si è presentato e il sindaco non ha protocollato le dimissioni.

Questo ennesimo rinvio riguarda le nomine femminili in giunta: nonostante ci siano diverse candidate, l’amministrazione continua a ignorare le regole sulla rappresentanza di genere, con tutte le conseguenze legali che ciò comporta.

È improbabile che Francesco Bonito rassegni davvero le dimissioni: è in gioco lo stadio e, ancora più importante per lui, l’ingresso in consiglio comunale di suo figlio Savino Bonito, che secondo quanto denunciato dagli scout, terrebbe incontri tecnici con i dirigenti del Comune, in violazione delle leggi.

Dagli scranni della maggioranza, Bonito jr potrà prepararsi per le elezioni regionali, forse a favore del presidente della Provincia Giuseppe Nobiletti, cercando di scavalcare Raffaele Piemontese. Intanto, il PD locale, ridotto a un piccolo circolo, sembra incapace di rappresentare dignitosamente i propri elettori, che probabilmente saranno sempre meno alle prossime elezioni, a differenza di quelli che, in via Mameli, espongono tutti gli eletti al pubblico ludibrio in nome della “responsabilità”. In realtà, si tratta solo di interessi familiari.

Lo riporta Marchiodoc.it

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La violenza è una malattia, una malattia che danneggia tutti coloro che lo usano, indipendentemente dalla causa. (Chris Hedges)

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