Foggia, 4 luglio 2024 – Prosegue il trend negativo delle quotazioni del grano duro alla Borsa Merci di Foggia, uno dei principali punti di riferimento per il mercato cerealicolo italiano. Nella seduta odierna, il prezzo del grano duro ha registrato un calo di 6 euro alla tonnellata rispetto alla settimana precedente, attestandosi tra i 331 e i 336 euro per tonnellata per il Fino.
Dopo diverse settimane di assenza dalle contrattazioni, è stata registrata anche la prima quotazione per il Buono mercantile, che si è posizionato tra i 321 e i 326 euro alla tonnellata. Questo segnala una ripresa delle trattative per questa specifica categoria, ma non basta a invertire il trend complessivamente ribassista.
Il calo delle quotazioni è da attribuire a diversi fattori che stanno influenzando il mercato cerealicolo. In primo luogo, le condizioni climatiche favorevoli hanno contribuito a un raccolto abbondante, aumentando l’offerta di grano duro sul mercato. Parallelamente, la domanda non ha mostrato un incremento significativo, portando a un eccesso di offerta e conseguente ribasso dei prezzi.
Un altro elemento determinante è il contesto internazionale. Le dinamiche globali del mercato del grano stanno esercitando una pressione al ribasso sui prezzi. Paesi produttori come Canada e Stati Uniti hanno segnalato raccolti robusti, aumentando la concorrenza sul mercato internazionale e contribuendo a mantenere i prezzi sotto controllo. Inoltre, l’incertezza economica globale e le fluttuazioni dei tassi di cambio stanno ulteriormente complicando le prospettive di stabilizzazione dei prezzi.
Gli operatori del settore restano in attesa di sviluppi che possano invertire la tendenza negativa. Gli agricoltori sono particolarmente preoccupati per l’impatto sui margini di profitto, già ridotti dalle crescenti spese di produzione e dalla concorrenza internazionale. Nel frattempo, i trasformatori e gli acquirenti stanno monitorando attentamente l’andamento dei prezzi, cercando di sfruttare le attuali quotazioni più basse per garantire forniture a costi contenuti.
In conclusione, la situazione attuale del mercato del grano duro alla Borsa Merci di Foggia riflette un quadro complesso, influenzato da fattori climatici, economici e geopolitici. La speranza è che una stabilizzazione delle dinamiche internazionali e una gestione più equilibrata dell’offerta possano portare a una ripresa delle quotazioni nei prossimi mesi. Gli operatori del settore sono chiamati a navigare con cautela in questo scenario instabile, cercando di mitigare i rischi e di sfruttare al meglio le opportunità che si presenteranno.
Piu`si legge sul grano duro e piu`vengono fuori contraddizioni clamorose. “Don” Enzo Divella, qualche giorno fa, lamentava pubblicamente di non trovare venditori nonostante la sua offerta pari a, “udite, udite”, €35,00 per q. Le, qui invece si parla di offerta in abbondanza. Inoltre, sempre qui, si parla di raccolta abbondante mentre l’analista di Arete`, Carlotta De Pasquale, stima la produzione nazionale, arrotondando per eccesso e usando il condizionale, a 3,1 mt. abbassando, “udite, udite”, di 400.000 TN. rispetto alle piu`rosee previsioni del Crea, fatte durante lo spettacolo teatrale del Durum Days andato in scena il 16 maggio scorso presso il teatro della Camera di Commercio di Foggia il 16 Maggio scorso. Ancora si parla di produzioni USA e Canadesi abbondanti così certi di centrare la stima cosi`come e`successo con la produzione nazionale🤣🤣🤣. La verita` e`che dove non si riesce con le speculazioni tramite le quotazioni a ribasso ecco arrivare in aiuto la stampa amica a diffondere terrore tra gli agricoltori.E`notizia diffusa dalla stessa stampa, amica, che la Turchia ha fissato il prezzo minimo all’esportazione in 360 dollari USA la tonnellata piu`trasporto, quindi le borse nazionali quotando il n/s eccellente ultimo raccolto meno del prodotto turco, di qualita`sconosciuta, forse uguale al kazako trasportato verso l’Italia dalla nave Princess Shahd con caratteristiche del grano sotto foraggere, giusto vostro articolo del 6 giugno scorso. La verita`rimane sempre la stessa:le lobbi esercitano il loro strapotere e le rappresentanze agricole al massimo applaudono a tutto questo tra il completo disinteresse della politica
E la pura verità non bisogna cedere c e tempo x vendere
indegna speculazione per favorire quelli esteri. sulle cui garanzie sanitarie ho i miei dubbi