L’avvocato Giulio Treggiari è il nuovo Presidente della Camera Penale di Capitanata. Il Consiglio Direttivo sarà composto composto dai Diego Petroni, Antonella De Carlo, Andrea D’Amelio, Eustachio Agricola, Michele Sodrio, Mimmo Afferrante, Emiliano D’Onofrio ed Emilio Liberatore.
“Sono davvero onorato di sedere sullo scranno che è stato di due miti come Achille Jannarelli e Gabriele Consiglio della cui amicizia ho goduto e dai cui insegnamenti ho tratto enorme profitto. Altrettanto onorato di succedere all’amico Raul Pellegrini ed a Gianluca Ursitti (che considero quasi un mio fratello minore) chiamato alla grande responsabilità di Presidente dell’Ordine Forense”. Così il neopresidente ha commentato il suo nuovo ruolo. “La Camera Penale di Capitanata dovrà essere sempre più strumento dei penalisti per l’aggiornamento professionale, di stimolo per le attività culturali, di sprone per una migliore organizzazione del ‘servizio giustizia’, di garanzia della indipendenza e della sacralità del difensore dell’imputato e della persona offesa, di strenuo difensore delle garanzie processuali”.
Nei programmi prossimi, il convegno dell’11 ottobre sull’ edilizia giudiziaria insieme al Rotary Club Foggia e all’Associazione Nazionale Magistrati e l’Ordine Forense di Foggia.
La Sezione Aiga di Foggia ha rivolto il proprio augurio di buon lavoro al nuovo presidente e a tutto il nuovo direttivo, auspicando “una proficua e costruttiva collaborazione sulle problematiche del processo penale per garantire un corretto esercizio della giustizia, nel rispetto di tutte le parti coinvolte nel processo”.
Con il rispetto dovuto, ma non si apre neanche il sito delle camere penali…c’è gente che direbbe: esiste qualcosa simile? E cosa fà? Ci sono tanti enti, organismi, ma a vivere le varie relatà, sembrerebbe il contrario…certo la modalità d’intervento istituzionale degl’ultimi anni, per così dire, le classiche retate, non sò quanto rispettino il sistema educativo che oltre che morale dovrebbe esser anche statale se pur con applicazione razionale differente. Un sistema che spinge a vedere, a sapere, e a non intervenire se non a danni fatti…non sarebbe opportuno far intervenire per prevenire?Quanti diritti si rispetterebbero…forse troppo?
Comunque…i complimenti a chi onora il proprio dovere secondo ciò che è possibile…ma sempre meglio un intervento se non preventivo almeno nella tempistica dello svolgimento degl’atti…diminuirebbe anche la gravità giuridica degl’atti, che se non bloccati si ripetono a catena aumentando la loro portata…ci sarebbero molte meno problematiche per gl’addetti al settore…Con fede e diritti…
Grazie.