Cosa accadrebbe se l’Inter fosse commissariata nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva”, che sta coinvolgendo la società nerazzurra? Questa domanda si fa sempre più pressante man mano che emergono dettagli dalle indagini. Sebbene al momento sembri un’ipotesi remota, non è da escludere nel caso in cui il club non riuscisse a dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati, soprattutto riguardo un’ipotetica sudditanza nei confronti del mondo ultras.
Cosa succede se l’Inter viene commissariata
Se la Procura di Milano dovesse ritenere necessario, potrebbe richiedere il commissariamento della società. Questo provvedimento straordinario si applica quando si teme che una società sia condizionata da interessi mafiosi, e dalle indagini è emerso un presunto sistema criminale all’interno della Curva Nord dell’Inter, con infiltrazioni mafiose. Se si confermasse la commistione tra attività criminali e legali, si potrebbe optare per l’amministrazione giudiziaria, affiancando alla dirigenza della società figure esterne per ristabilire procedure corrette, ma limitatamente a specifici settori, come quello amministrativo.
Come l’Inter può evitare il commissariamento
L’Inter può evitare questo scenario rispondendo prontamente alle contestazioni e implementando un controllo rigoroso sui biglietti, prendendo le distanze dagli ultras che – secondo intercettazioni – hanno sfruttato la propria posizione per fare pressioni sul club. È necessario riorganizzare i controlli durante le partite casalinghe, eliminando pratiche irregolari come ingressi non autorizzati e sovraffollamenti, e garantendo il rispetto delle normative sulla sicurezza pubblica e sulla gestione degli accessi.
Perché l’Inter è più a rischio del Milan
L’Inter risulta più esposta rispetto al Milan in questa inchiesta. Nonostante entrambi i club siano oggetto del medesimo procedimento di prevenzione, le indagini sulla Curva Nord interista hanno evidenziato un coinvolgimento maggiore con attività criminali, aggravato dall’accusa di mafia. Per la Curva del Milan, invece, si parla principalmente di associazione a delinquere, un’accusa che non prevede l’applicazione del Codice Antimafia, almeno per il momento.
Il precedente del Foggia nel 2018
In Italia, l’unico precedente di commissariamento di una società calcistica risale al 2018, quando il Foggia venne commissariato. In quel caso, il giudice accolse la richiesta di amministrazione giudiziaria a seguito di un’indagine ai sensi della legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa. Per sei mesi, un commercialista fu nominato amministratore del club, che all’epoca militava in Serie B.
Lo riporta FanPage.