Edizione n° 5602

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

VIDEO Manfredonia. Pino Rucher: il chitarrista virtuoso degli spaghetti western e oltre (IL SERVIZIO)

Video in allegato

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
5 Dicembre 2024
Cronaca // Manfredonia //

Pino Rucher: il chitarrista virtuoso degli spaghetti western e oltre

Nel panorama musicale italiano del Novecento, spicca la figura di Pino Rucher, chitarrista e arrangiatore di straordinario talento, originario di Manfredonia.

Nato il 1° gennaio 1924 e scomparso nell’agosto del 1996 a San Giovanni Rotondo, Rucher è stato una delle voci più autentiche e versatili della chitarra elettrica, un musicista capace di spaziare dal jazz alle colonne sonore dei celebri spaghetti western.

La sua carriera musicale inizia durante la Seconda Guerra Mondiale, a soli 19 anni, con le orchestre degli anglo-americani, proseguendo nel 1946 con l’orchestra Ritmo-Sinfonica di Carlo Vitale, presso Radio Bari, dopo aver vinto un importante concorso. Trasferitosi a Milano, entra a far parte dell’orchestra di Cinico Angelini, una delle più prestigiose dell’epoca, che lo porta a esibirsi in eventi iconici come il Festival di Sanremo, Canzonissima e programmi televisivi di successo quali Studio Uno.

Tuttavia, è nel mondo delle colonne sonore cinematografiche che Rucher lascia un’impronta indelebile. Il suo tocco unico si ritrova nelle musiche della celebre Trilogia del dollaro di Sergio Leone, composta da Ennio Morricone: Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo. I suoi assoli e arrangiamenti hanno contribuito a creare quell’atmosfera inconfondibile che ha reso immortali questi capolavori del cinema.

Roberto Pregadio, noto direttore d’orchestra e figura iconica della Corrida, ricorda così Rucher:
«Pino era un uomo riservatissimo nella vita, ma un musicista straordinario. Aveva un talento unico nell’improvvisazione e una cura maniacale per i dettagli: si preparava meticolosamente, sempre alla ricerca della perfezione musicale.»

Anche il critico musicale Adriano Mazzoletti ne celebra le qualità:
«Era uno dei migliori chitarristi in Italia, abilissimo nel riproporre temi e arrangiamenti ispirati ai grandi del jazz. Era celebre per la sua capacità di interpretare la musica di Barney Kessel, uno dei massimi chitarristi jazz americani. La sua sonorità era straordinaria, sempre intensa e musicale.»

Non meno significativi i ricordi di Silvano Chimenti, chitarrista della RAI, che rammenta i momenti condivisi con Rucher durante le esibizioni al Teatro Sistina, in particolare nella commedia musicale Alleluja brava gente.

Tra i molti che lo hanno conosciuto, emergono anche le testimonianze di cantanti come Carla Boni, Aura D’Angelo e Giorgio Consolini, e del critico musicale Dario Salvatori, che ne sottolineano l’umiltà e la straordinaria capacità di mettere la musica al centro di tutto.

Pino Rucher era un artista tanto grande quanto schivo, un uomo che preferiva il silenzio della sua vita appartata alla ribalta mediatica. Eppure, la sua musica parla ancora oggi per lui, raccontando di un talento ineguagliabile, capace di fondere tecnica impeccabile e profonda espressività. Rucher non era solo un chitarrista: era un poeta delle sei corde, capace di far vibrare le emozioni del pubblico attraverso ogni nota.

3 commenti su "Manfredonia. Pino Rucher: il chitarrista virtuoso degli spaghetti western e oltre (IL SERVIZIO)"

  1. Gracias por crear ese sonido de guitarra tan legendario e inolvidable. Saludos desde España. En Almería rodaron toda la trilogía del dólar.

Lascia un commento

Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.