Approvato l’elenco dei servizi educativi accreditati e l’Avviso pubblico rivolto alle famiglie per la domanda di buoni educativi (asili nido) per minori da zero a tre anni. E’ chiusa la fase per l’avvio delle domande di accesso ai servizi educativi accreditati da Regione Puglia per l’accoglienza educativa di minori da tre mesi a tre anni, Previsto l’abbattimento tariffario con appositi buoni. A seguito dell’approvazione dei criteri di accreditamento, anche per il prossimo anno educativo 2024/2025 è stato approvato un apposito Avviso rivolto alle unità di offerta per minori. E’ stato quindi approvato l’Avviso per le famiglie che garantirà ai minori l’accesso ai servizi educativi accreditati tramite buoni educativi.
Anche le domande delle famiglie potranno essere presentate considerando due finestre temporali: la prima si aprirà a partire dalle ore 12,00 di giovedì 13 giugno 2024 tramite il portale www.studioinpuglia.regione.
L’Avviso è l’esito di un percorso concertativo svolto all’interno del Comitato regionale per la promozione del Sistema integrato zerosei e del Tavolo di Partenariato Economico e Sociale del Programma regionale sui Fondi europei che raggruppano le rappresentanze delle categorie e quelle istituzionali (Ufficio Scolastico regionale per la Puglia e ANCI Puglia) interessate. Si è raggiunto un punto di equilibrio tra le osservazioni presentate e discusse nelle varie riunioni e i vincoli esistenti in capo alla Pubblica Amministrazione per l’utilizzo di procedure completamente informatizzate e in ordine all’attuazione della spesa europea. Tra questi ultimi vi è quello di utilizzare come base di riferimento un’Unità di Costo Standard (UCS) aggiornata dei servizi educativi per semplificare le procedure amministrative di erogazione delle risorse e omogeneizzare il sistema di offerta convenzionato con gli enti pubblici.
Tra i principali caratteri di funzionamento dell’Avviso vi è: l’opportunità per i nuclei familiari di presentare la domanda tramite un “utente facilitatore”, oltre che direttamente tramite SPID; la possibilità di inserire i minori nati tra settembre e dicembre nelle sezioni immediatamente precedenti o successive sulla base di apposita valutazione pedagogica e previo aggiornamento del numero dei posti disponibili nella relativa sezione all’interno del Catalogo dell’offerta per minori da parte degli operatori del settore; la compilazione del registro elettronico da parte delle Unità di Offerta con notifica dell’avvenuta compilazione alle famiglie. Inoltre, i nuclei familiari hanno la possibilità di inserire in piattaforma, quali criteri di priorità nell’accesso al servizio educativo sia la continuità pedagogica (minore già iscritto nella precedente annualità educativa nella stessa unità di offerta) sia la presenza di fratelli o sorelle frequentanti; la procedura tiene inoltre conto dell’eventuale condizione di disabilità garantendo il raddoppio della tariffa per la frequenza a tempo pieno.
L’articolazione della compartecipazione familiare avviene sulla base di una quota fissa, considerando macroaree di reddito ISEE da 0,00 a 75.000,00 euro, con la garanzia di una particolare tutela in favore dei nuclei familiari in condizione di svantaggio economico, vale a dire ISEE da € 0,00 a € 3.000,00, in linea con le finalità del Fondo sociale europeo utilizzato per l’intervento. “La procedura di erogazione dei buoni educativi per minori va rafforzando la garanzia, in favore dei minori da 3 mesi a 3 anni, di prendere parte da protagonisti a un progetto educativo di qualità attraverso l’ingresso in un sistema di offerta accreditato. L’investimento deciso dall’amministrazione regionale è senza precedenti e conferma tutti gli impegni assunti ai Tavoli di concertazione per sostenere i bisogni educativi delle famiglie, valorizzare un’offerta di qualità per le bambine e i bambini che vivono in Puglia, garantire possibilità di crescita culturale e sociale ai gruppi educanti. Obiettivi primari sono l’abbattimento di tutti i gap, sociali e culturali, delle povertà educative e il sostegno in particolare alle madre lavoratrici o in cerca di un lavoro. La società nasce dai più piccoli, e cresce con loro.” ha dichiarato l’Assessore regionale all’Istruzione.