Dai titoli sui media di ieri e di oggi si apprende del ritorno di Greta sul palcoscenico mondiale, questa volta Madrid, per parlare del clima alla presenza dei rappresentanti delle varie nazioni.
E’ giunta dagli USA, su un mezzo non inquinante, accolta come una star e protagonista di un intervento atteso da tutti e registrato dalle tv.
Pare abbia detto che non è cambiato niente, da quando è stata accolta dai potenti della Terra e dopo alcune manifestazioni a livello planetario in favore di un diverso cambiamento di rotta sul clima, visto che ci troviamo paurosamente vicini al punto di non ritorno o ci siamo già.
E come poteva pensare la giovanissima svedese che sarebbe cambiato qualcosa, in un tempo in cui non sono più i soli politici a guidare le sorti dell’umanità ma bisogna fare i conti anche con il capitale finanziario, che per sua natura necessita di utili e profitti?
“Non l’avevano avvertita di questi ostacoli…?”
I genitori, che l’accompagnano ovunque, non l’avevano avvertita di questi ostacoli che necessariamente si sarebbero frapposti sul suo cammino?
Coloro che hanno messo a sua disposizione i mezzi non inquinanti di trasporto, con cui ha raggiunto l’America e poi di nuovo l’Europa, non le hanno mai fatto balenare l’idea che si trattava di un unicum, solo per lei, trattata come una reginetta dello star system, in una politica sempre più coniugata allo spettacolo?
L’hanno accontentata in tutti i modi in questi mesi; l’hanno accolta con paterna e materna benevolenza ovunque, perché far buon viso a gioco cattivo o quanto meno imprevisto è la regola numero uno in politica. Concordare perché nulla cambi, secondo l’insegnamento gattopardesco, è pane quotidiano per problemi di non facile risoluzione. Accanto alla collaudatissima tecnica del rinvio, che tacita le coscienze di tutti, perché, invece di un bel no, si dice un mezzo sì, che viene differito alle calende greche.
L’hanno accontentata in tutti i modi in questi mesi
Nel frattempo la politica offre altri argomenti di interesse, sviando l’attenzione dei fruitori, che al massimo dura per due giorni, in questo uso delle notizie che diventano immediatamente vecchie non solo per chi le scrive ma soprattutto per chi le legge, dal momento che “notizia scaccia notizia” in una overdose collettiva di informazioni in contemporanea da tutto il mondo.
Difficile per noi ricordare con precisione le promesse fatte a Greta mesi or sono. Certo, si possono ripescare, perché tutto oggi è archiviato in una memoria che non sparirà mai, ma la ricerca richiede tempo e la fretta impedisce di fatto di risalire indietro nel tempo. Ci sono le altre notizie che assorbono tutta la nostra curiosità e attenzione.
Ma lei ha fatto bene a ribadire la nullità delle iniziative. Dal momento che ha una visibilità così estesa, ogni sua parola potrebbe far scattare la scintilla della consapevolezza.
Avere fiducia nei cambiamenti è una delle cose positive dell’adolescenza, che sarà anche un periodo di turbamento nella crescita individuale, ma che ha, proprio in virtù di questa uscita dall’infanzia, la capacità di provare a pensare come gli adulti.
Nessuno poteva avvertirla che gli sforzi talora risultano vani. Sono cose bisogna da soli, man mano che si cresce. E molti perdono l’entusiasmo della giusta ribellione, soprattutto quando si trovano di fronte alla realtà vera, quella della economia e del mercato e delle loro leggi, su cui molti sogni e progetti si infrangono.
Non sappiamo cosa avverrà di questa ragazzina, dei suoi progetti, della durata dei suoi ideali.
L’augurio per tutti noi è che la sua voce non resti quella isolata in un deserto.
“Non è cambiato niente” è infatti una affermazione forte. In una ragazza giovanissima è una constatazione che dimostra che ha compreso tante cose e che fa ben sperare nelle sue prossime strategie. Le parole hanno una potenza immensa nell’agire umano, nonostante la fisiologica resistenza ai cambiamenti. Le parole possono modificare visioni e comportamenti. Decretano sempre gesti, dunque possono ispirare gesti nuovi e nuovi approcci a problemi apparentemente insolubili.
Probabilmente Greta ha capito anche il funzionamento della macchina della fama legata ai media.
Starà allora in lei e nella sua intelligenza non farsi schiacciare da questi meccanismi anche adulatori ma utilizzarla al meglio per riproporre la sua voce profetica e per questa stessa ragione a rischio di apparire odiosa.
Vedremo presto come si evolverà la crescita individuale e sociale dell’adolescente più famosa della Terra. Intanto, auguri a lei, perché quello che dice riguarda tutti noi e il nostro autentico benessere.