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ANALISI Manfredonia, trovata aflatossina B1 oltre i limiti nel grano sbarcato al porto

Quei campioni del cargo Nikiti II, battente bandiera panamense, sono stati portati in diversi laboratori

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
8 Marzo 2024
Manfredonia //

MANFREDONIA (FOGGIA) – C’è uno sviluppo importante, ma ancora tutto da approfondire, a seguito del blitz degli agricoltori di Lucera che il 5 febbraio scorso hanno acquisito del grano contenuto da una nave appena attraccata al porto di Manfredonia, contenente 35 mila tonnellate di grano ufficialmente greco.

Quei campioni del cargo Nikiti II, battente bandiera panamense, sono stati portati in diversi laboratori, fuori e dentro i confini provinciali e regionali, ma stanno avendo grosse difficoltà a ricevere i risultati, e ancora di più a farli accettare da strutture che spesso rifiutano di effettuare la prestazioni, motivando la decisione con la “scarsa appropriatezza” della modalità dei prelievi su un carico destinato a una semoleria del Foggiano.

“In realtà, parecchi ci hanno detto a mezza bocca che ‘non volevano mischiarsi in queste cose’ – ha raccontato un animatore del blitz – e a quel punto abbiamo cominciato a guardarci tra noi e a capire che forse avevamo alzato un coperchio su qualcosa su cui sempre si sospettava ma senza mai aver avuto alcuna prova”.

Per il momento, hanno accertato con mezzi propri che si trattava di grano cosiddetto “mercantile”, con un peso specifico misurato di 74 e un contenuto proteico di 12%, valori che vengono definiti di qualità medio-bassa, ma nel frattempo hanno acquisito solo due certificazioni, peraltro piuttosto “distanti” tra loro e per una di queste c’è un ulteriore particolare tutto da interpretare.

PH STATOQUOTIDIANO.IT

Nel report consegnato da un laboratorio emerge un valore elevato (il 40% in più rispetto al parametro massimo) di aflatossina B1, mentre tutti gli altri risultano nella norma.

Le aflatossine sono micotossine di origine fungina che prosperano in ambienti caldi e umidi, rilevate con sempre maggiore frequenza negli alimenti consumati nell’Unione Europea. Sono dannose per la salute degli essere umani che devono esserne esposti il meno possibile.

Quella di tipo B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è pure una delle più potenti in termini di genotossicità e cancerogenicità.

“Ma se questo era già un campanello – ha raccontato il gruppo di agricoltori che si è occupato di questa specifica vicenda – un altro si è acceso quando abbiamo ricevuto un secondo risultato da parte di un laboratorio che, però, lo ha fatto svolgere materialmente a un terzo che a sua volta si era rifiutato di farli quando glielo abbiamo chiesto noi direttamente.

In questo caso tutti i valori risultano a norma, ma a questo punto per capire meglio la questione, abbiamo incaricato anche un soggetto operante in Veneto, tanto per cercare quanta più imparzialità possibile.

Fonte: inuovivespri (immagine d'archivio, non relativa al testo)
Fonte: inuovivespri (immagine d’archivio, non relativa al testo)

Del resto, i valori standard incaricati sono stati fissati a livello comunitario, per cui il quantitativo di pasta e prodotti derivati che mangia un finlandese o un portoghese non potrà mai essere quello di un italiano che quindi è chiaramente più esposto a questi agenti patogeni”.

Comunque sia, a questo si aggiunge che proprio una gemella della Nikiti II è poi arrivata subito dopo allo stesso porto, quasi a comprovare che i flussi di grano continuano in maniera corposa, e che spesso sono proprio i terminal minori a essere più frequentati per questi trasporti, per cui è stato chiaro che una delle iniziative è proprio quella di alzare l’allerta negli scali delle vicinanze presso cui possono avvicinarsi cargo di quelle dimensioni, strategia già manifestata proprio nel nord della Puglia.

“E’ chiaro che ora sarà una partita a scacchi tra noi e chi ha interesse a far passare velocemente certi carichi senza dare troppo nell’occhio – hanno ipotizzato gli agricoltori, ormai presi dal ruolo improvvisato di investigatori – e quindi queste imbarcazioni dovranno trovare altri punti di approdo, immaginiamo anche nel Molise o ancora più a sud, compresa la Bat dove peraltro opera un player ancora più grosso che certamente recita un ruolo importante in questo settore”.

L'invasione del grano estero in Puglia (anche a Manfredonia)
Fonte: inuovivespri

Dopo la banchina del porto di Manfredonia, infatti, sono arrivati pure a quella di Bari, “accogliendo” l’ingresso di altre navi per le quali hanno chiesto controlli alle autorità competenti sul posto, sollecitando in particolare il settore sanitario della Capitaneria, ma anche i carabinieri dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità, e in generale gli organismi inquirenti.

Non è escluso che potrebbero trovarsi sul tavolo anche un esposto ufficiale con una qualche indicazione più specifica da approfondire e con la ferma intenzione di voler capire tutto il percorso che il grano fa nella filiera, dal porto fino allo scaffale sotto forma di cibo per gli esseri umani.

“Abbiamo intenzione di coinvolgere un lungo tratto di costa pugliese – hanno riferito alcuni promotori che in questi giorni non stanno mollando la presa – almeno da Brindisi ma arrivando fino al Molise, perché gli attracchi ormai possono avvenire ovunque ed è comunque oggettivamente difficile per gli organismi preposti poter appurare il contenuto di ogni singola imbarcazione, ma già interventi a campione sarebbero quanto mai auspicati”.

Fonti verificate: LUCERAWEB //

17 commenti su "Manfredonia, trovata aflatossina B1 oltre i limiti nel grano sbarcato al porto"

  1. Mandare al mittente.
    Perché gli altri devono decidere di avvelenarci e perché noi non possiamo decidere per la nostra salute?chiusura immediata del porto industriale

  2. Ma si può?
    Con il grano che abbiamo da noi ci facciamo portare il grano da fuori e il nostro viene venduto all’estero…..

  3. Questa e`solo la punta Dell’iceberg, ma le analisi dovrebbero essere fatte alla presenza di tecnici della parte agricola! Vi ricordate il grano sequestrato alcuni anni or sono perche`contaminato e l’articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno di chi si vantava di averlo bloccato? Era lo stesso che alcuni giorni dopo sdogano`la nave e in un articolo successivo affermo`che si trattava di grano di ottima qualità 😔🤣.De Bonis condannato in primo grado per diffamazione:borse a picco!!!Grano contaminato:quotazioni in rialzo? Non credo…. E`da questi organismi di quotazione che la situazione inizia ad intorbidirsi andrebbero delegittimati e chiusi. Il consumatore deve essere a fianco dei produttori deve boicottare i prodotti di origine incerta e mangiare solo italiano ne guadagneremmo tutti compresa la salute di ognuno di noi. ❤️❤️❤️❤️Amiamo l’Italia. Auguri a tutte le donne

  4. I sospetti erano fondati, si vedeva da un miglio che quel grano non aveva revisiti minimi di legge!

  5. Ormai siamo tutti vittime di questo sistema MAFIOSO.
    Prima o dopo, scaricheranno lo stesso in qualche altro porto, e tutto torna come prima.

  6. Tante nuove scoperte dell’acqua calda ultimamente

    @Vito:

    Diccill’.
    De Bonis distruttore di GranoSalus, che tanto stava facendo già 5 anni fa, quando Coldiretti dormiva ancora su sette guanciali

  7. Non sono gli importatori i colpevoli di questa situazione bensì le autorità competenti Nas e Arpa e sindaci delle rispettive città che dovrei pensare che siano collusi con gli importatori

  8. Come se i nostri produttori di grano fossero dei Santi.
    Controllate pure i nostri prodotti. Il made in Italy è una bella e corporativa pubblicità, non è per forza indice di qualità e garanzia.

  9. Caro Lorenzo anche a prendere per buone le tue illazioni… Immondizia per immondizia e meglio che ognuno mangi la sua… Se a te piace quella estera tovagliolo al collo e accomodati pure il pranzo e servito

  10. Caro Lorenzo anche a prendere per buone le tue illazioni… Immondizia per immondizia e meglio che ognuno mangi la sua… Se a te piace quella estera tovagliolo al collo e accomodati pure il pranzo e`servito

  11. Caro Lorenzo anche a prendere per buone le tue illazioni… Immondizia per immondizia e` meglio che ognuno mangi la sua… Se a te piace quella estera tovagliolo al collo e accomodati pure il pranzo e`servito

  12. La B 1 è una tossina che può essere presente nel Mais ma non naturalmente nel frumento.
    Il fabbisogno di frumentò per l’Italia è il doppio della capacità produttiva, quindi tocca importarlo.
    Per difendere il prezzo all’origine del frumento ci sono sistemi più efficaci ( DOP, IGP, Certificazioni di Filiera, cooperazione)

  13. Vito, il libero mercato è una risorsa, non va demonizzato il prodotto straniero come non va osannato il made in Italy. La mafia, per esempio, non bisogna accettarla solo perché è un prodotto italiano. Guardiamo ad un mondo senza confini e barriere.

  14. Lorenzo, buongiorno, lungi da me l’intenzione di ridurre i commenti ad un confronto tra noi due. La concorrenza in un libero mercato e leale tra Paesi che hanno piu`o meno gli stessi costi di produzione, troppo comodo venire a sbarcare qui materia prime, tra l’altro, provenienti da realta`dove il loro costo e`notevolmente minore, in aggiunta senza dazi doganali. Il male della situazione attuale per i cereali e`generato dalla “nebbia” fitta negli organismi di valutazione e quotazione, come sai pilotati in maggioranza da commercianti e l`industria molitoria,composta quest’ultima da quelli che Martinelli, (te lo raccomando), per quello che rappresenta, definisce i ns migliori clienti. Ormai credo sia estremamente difficile uscire da questa situazione perche`la politica ha nel corso degli anni rinunciato al suo ruolo e ha affidato tutto nelle mani del potere finanziario, continuando così per la massa la fine sara`inevitabile, all’ agricoltura si tornera`a ricorrere quando, se, arrivera`lo spettro della fame come in epoca Covid, buonagiornata a tutti

  15. Questo grano estero ha causato tantissimi casi di celiachia ed intolleranze. Dobbiamo difendere i ns agricoltori a spada tratta. Rimandare questo veleno al mittente oppure fare un bel falò con tanti petardi. Lo capite o no che ci vogliono morti!!!!

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A settembre, c’è nell’aria una strana sensazione che accompagna l’attesa. E ci rende felici e malinconici. Un’idea di fine, un’idea di inizio. (Fabrizio Caramagna)

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