Milano. Il Centro Operativo D.I.A. di Milano, nell’ambito di un procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal Tribunale di Monza, su proposta del Direttore della D.I.A. Nunzio Antonio Ferla, ha sequestrato beni a un imprenditore brianzolo di origine calabrese. L’odierna attività ha preso le mosse da un’informazione interdittiva antimafia emessa dalla locale Prefettura, che l’anno scorso aveva già colpito l’impresa di “catering” di cui il soggetto era titolare. I successivi accertamenti hanno consentito di accertare una serie di attività economiche ed un patrimonio notevolmente sperequato rispetto alla condizioni economico-finanziarie dichiarate dall’imprenditore e dal suo nucleo familiare. In totale sono stati sequestrati due immobili in Sovico (MB), un’attività commerciale in Monza, un’attività molto ben avviata di ristorazione a Lissone (MB), due locali adibiti ad esercizio commerciale a Monza, numerosi conti correnti, tre autovetture e alcune opere d’arte di valore (detenute presso l’abitazione) per un valore stimato complessivo di oltre un milione di euro.
Redazione Stato Quotidiano.it