Nel particolare, l’attivita’ di indagine, eseguita anche con l’ausilio di mezzi tecnici, ha consentito di scoprire una rete usuraia posta in essere da C.G. di anni 40 e da M.C. di anni 30, entrambi residenti a Massafra (Ta), i quali, radicati sul territorio, erano in grado di poter individuare e, quindi, scegliere i soggetti economici in difficolta’ finanziaria. Veniva prestato denaro a “strozzo” con una richiesta di interessi che oscillavano dal 70% al 120%.
La vittima, un piccolo artigiano di massafra, spinto dall’ormai preclusa possibilità di poter usufruire di ulteriori affidamenti da parte di istituti di credito, aveva pensato di far fronte alle proprie esigenze di liquidità rivolgendosi a dei conoscenti del paese. E’ ad essi che chiedeva in prestito denaro liquido, ricevendo circa 25.000 euro, con la pretesa della restituzione di circa 50.000 euro, praticando, infatti, un interesse usurario nella misura tra il 70% ed il 120%.
L’attivita’ illecita degli usurai, dal 2009 ad oggi, ha letteralmente “spogliato” la vittima che per onorare il pagamento degli interessi indebiti, è stato costretto a ricorrere ad ulteriori piccoli prestiti presso amici e parenti. “Con l’operazione odierna viene posta la parola fine al calvario finanziario ed umano di un piccolo artigiano”, grazie anche alla prospettiva di poter ricorrere all’ausilio economico previsto per le “vittime dell’usura”.
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