“Anche noi giovani desideriamo un futuro“, dichiarano gli agricoltori del nord Barese attraverso slogan come “Non ci seppellirete nella terra che coltiviamo” esposti su manifesti e cartelli affissi su mezzi agricoli, trattori e segnaletica stradale. La protesta, che ha presidiato gli svincoli stradali da San Ferdinando di Puglia verso Canosa, Barletta, Cerignola e Margherita di Savoia, è caratterizzata da un tono pacifico, con l’intento di rallentare il traffico senza bloccarlo.
Nicola Calefato, uno dei manifestanti, spiega che nonostante San Ferdinando sia un luogo agricolo prospero, le privazioni subite minacciano di far precipitare la comunità in una crisi. Giuseppe Memeo aggiunge che la mobilitazione mira a ottenere un accordo per consentire loro di lavorare con la stessa dignità dei loro predecessori.
I motivi della protesta includono l’aumento dei costi di gestione, l’assenza di sgravi fiscali sul gasolio, la mancanza di monitoraggio sui prezzi di vendita, l’importazione ingiusta di prodotti agricoli coltivati con pesticidi vietati in Italia, la scarsa manutenzione degli impianti di irrigazione, la carenza di strategie di marketing e promozione, oltre alla richiesta di detassazione di Iperf e Imu nell’agricoltura.
Giuseppe Memeo sottolinea l’esigenza di eliminare l’IVA su alcuni prodotti primari e critica l’insostenibilità economica e ambientale derivante dall’attivazione della nuova Politica Agricola Comune (PAC). I manifestanti hanno annunciato la loro intenzione di rimanere sul posto fino a quando non si instaurerà un dialogo costruttivo finalizzato a trovare una soluzione condivisa. Una delegazione di agricoltori a bordo di una ventina di trattori si è diretta verso la Prefettura di Barletta per essere ricevuta e discutere delle loro richieste.
Lo riporta l’Ansa.