LECCE, 9 MAR – È avanzato inesorabilmente verso nord ad una velocità di più 2 km al mese il contagio della Xyella che ha già provocato danni per 1,2 mld di euro con 21 milioni di piante infette, “una strage di ulivi che lascia un panorama spettrale mentre si continua a perder tempo con annunci, promesse ed inutili rimpalli di responsabilità”. È quanto emerge dal Dossier “Coraggio Salento” elaborato da Coldiretti e Unaprol. “Se non verrà fermata l’epidemia, nei prossimi 5 anni – denuncia Coldiretti – rischia il contagio tutto il Mezzogiorno, dalla Basilicata alla Calabria, dalla Campania al Molise. “Serve un deciso cambio di passo con risorse adeguate per gli agricoltori colpiti che vogliono soltanto avere la libertà di espiantare, reimpiantare e non morire di Xylella e burocrazia”. Contagiato anche l’ulivo millenario di piazza Sant’Oronzo a Lecce.
Il mondo agricolo protesta, ma lo fa spaccato al suo interno, dando corso a due manifestazioni distinte per protestare contro la inadeguata gestione politica del dramma della Xylella fastidiosa. A Foro Boario, all’ingresso nord di Lecce si sta radunando il corteo di Coldiretti e Unaprol diretto in piazza Sant’Oronzo. Dall’altra parte della città, nel quartiere Settellacquare invece si stanno radunando gli agricoltori di Confagricoltura, CIA, Copagri, Lega delle cooperative e organizzazioni anche non agricole che dirigeranno verso piazza Mazzini. L’arrivo in città degli agricoltori con i trattori sta provocando problemi alla circolazione stradale con incolonnamenti sulle strade di accesso. A dividere il mondo agricolo è stata la pregiudiziale posta da Coldiretti sulle responsabilità della Regione con la richiesta di dimissioni dell’assessore di Gioia.