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LUCERA Lavori a singhiozzo nella galleria Passo del Lupo, Tutolo: “È solo una questione di risorse”

"I parlamentari pugliesi si attivino subito”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
9 Aprile 2024
cronaca // Foggia //

Foggia. “Il 2 maggio è la data indicata da Anas come prevista per la nuova chiusura della Galleria Passo del Lupo, che collega la Capitanata al Molise, con una apertura ad agosto, per favorire l’arrivo di turisti ed emigrati che tornano in Provincia di Foggia, per poi riaprire al traffico a fine mese e richiudere fino a novembre.

E si va avanti così: con blocchi e riattivazioni.

Ormai dal 2019 si procede a segmenti di intervento dettati dalle disponibilità economiche. Dato il costo medio di circa 9mila euro a metro lineare, parliamo di milioni di euro, senza i quali è impossibile procedere con una seria programmazione. Un’assurdità di cui i parlamentari pugliesi si devono fare carico al più presto”.

È la conclusione del consigliere regionale Antonio Tutolo che ha audito in V Commissione Vincenzo Marzi, responsabile territoriale Puglia di Anas.

“Serve un finanziamento straordinario per il completamento degli interventi – spiega Tutolo -, che sono assolutamente necessari. Ed è per questo che mi rivolgo ai parlamentari pugliesi, affinché si attivino per intercettare immediatamente le risorse per porre fine a un disagio in termini di collegamento che danneggia la Capitanata a tutti i livelli: sia per gli spostamenti dei cittadini che per le numerose aziende che attraversano quella galleria con i mezzi e le merci.

I finanziamenti stanziati col contagocce hanno portato a una situazione non più sostenibile.

Solo più di un terzo della galleria è stato sottoposto a intervento, 500 metri, e ne restano altri 900 e si continua a chiudere e riaprire, con un lavoro a singhiozzo, perché in inverno e in alcuni momenti dell’estate bisogna necessariamente riaprirla. Di questo passo non si vedrà mai una fine. Questa vicenda – evidenzia il consigliere – non è che l’ennesima dimostrazione dell’abbandono di questo territorio da parte della politica e delle istituzioni”.

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A settembre, c’è nell’aria una strana sensazione che accompagna l’attesa. E ci rende felici e malinconici. Un’idea di fine, un’idea di inizio. (Fabrizio Caramagna)

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