Firenze. Nella mattinata odierna, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Firenze – dott. Maurizio CAIVANO – su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Capo dott. Giuseppe Creazzo, nei confronti di 3 persone (1 in carcere e 2 ai domiciliari) residenti nelle province di Firenze e Pistoia, indagate per reati fiscali e bancarotta fraudolenta per distrazione per circa 2 milioni di euro.
Contestualmente alle misure cautelari personali si è proceduto anche al sequestro preventivo di un immobile di pregio, sito in Firenze, del valore di circa 2 milioni di euro nonché all’esecuzione di diverse perquisizioni locali.
Il provvedimento giudiziario emesso dall’AG fiorentina è stato eseguito dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Firenze a conclusione delle indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto – dott. Luca Turco – e dal Sostituto Procuratore – dott.ssa Christine Von Borries -, che hanno accertato la distrazione di circa 2 milioni di euro ed il successivo fallimento, nel 2016, di una società per azioni (con sede in Pontassieve ed operante nel settore dell’installazione di impianti elettrici e lavori generali di costruzioni edifici) operata da un imprenditore fiorentino (M. R. di anni 65, residente a Firenze), dalla sua compagna (K. A. di anni 56, di origine slovacca e residente a Firenze) e dal loro commercialista di fiducia (T. S. di anni 58, residente a Serravalle Pistoiese), in danno dei soggetti creditori dell’impresa e dell’Erario. Gli accertamenti svolti hanno messo in luce che il denaro sottratto alle casse della società è stato utilizzato per fini privati, avendo avuto “cura” di occultarlo ponendo in essere le seguenti diverse azioni fraudolente:
– € 740.000, attraverso l’annotazione in contabilità di fatture false emesse, dal 2011 al 2015, da altre 3 società (2 Slovacche – “S. s.r.o.” e “A. a F.V.” – ed 1 italiana – “G. S.r.l.”) amministrate di fatto dallo stesso imprenditore fiorentino;
– € 200.000, simulando l’acquisto, da parte della società fallita, di una casa colonica in territorio Slovacco di proprietà della compagna dell’imprenditore;
– € 980.000, a mezzo di artifizi contabili.
I provvedimenti cautelari eseguiti stamane dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Firenze, sono stati emessi sulla base degli approfondimenti investigativi avviati nell’ambito di una attività di servizio che aveva portato, alla fine del 2016, all’arresto in flagranza di reato di un funzionario pubblico per i reati di corruzione e del legale rappresentante di un’impresa edile fiorentina in relazione al pagamento di una tangente e, nel febbraio scorso, alla esecuzione di una ulteriore ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di nr. 6 soggetti (5 imprenditori e 1 funzionario del Provveditorato Interregionale OO.PP. – sede di Firenze), indagati, tra l’atro, per reati di corruzione.