Osservo preliminarmente che ciascuna delle doglianze sinora esposte da me presenta un solido apparato argomentativo, a differenza delle conclusioni approssimative rassegnate da coloro che hanno studiato, in maniera estemporanea, la storia, la filosofia o addirittura il diritto, per interposta persona o per sentito dire.
Rievoco poi le affermazioni pronunciate solo qualche giorno fa dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il quale ha richiamato la necessità di assicurare la tutela assoluta dei diritti delle minoranze politiche, prescindendo da qualsiasi disposizione regolamentare.
Il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, peraltro, è riconosciuto dalla Costituzione (art. 21), che consente l’espressione delle proprie opinioni, in linea generale, mediante qualsiasi strumento comunicativo. Tuttavia, la coerenza personale e politica richiedono l’ossequio a modi di agire che appartengono ai singoli, sulla base dei rispettivi habitus morali e comportamentali: si posseggono o meno e non esiste alcun testo normativo interno o sovranazionale che preveda simili parametri interiori.
La sana politica si alimenta di questo, soprattutto dopo pochi giorni da una ben diversa impostazione assunta anche “coram populo”, ossia sui palchi allestiti nelle pubbliche piazze.
Ahimè, la frustrazione elettorale di lista dilaga e obnubila le menti.
Soccorrerebbe una celebre citazione tratta da Luigi Pirandello: “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti“.
Lo riporta Ugo Galli, consigliere comunale di Manfredonia.
State diventando pesanti con questi articoli!!!Inutile e Senza senso..
Ma to, ca vù parlè difficele, pinz ca i crestiene só tutt accume te? Nvóce, só ngurànd accume mmè. Mbarete mó, abbuzz e mang castagn ca nn t penz nisciùne!
È nauseante la posizione presa dal dottor Galli nel voler proseguire il suo viaggio politico con il carro delle polemiche sterili. Sinceramente, dei tuttologi ho sempre diffidato
Mi permetto di dare un umile consiglio al dottor Galli: la politica se è fatta bene, è una cosa dannatamente difficile e seria, specie in giorni come quelli che ci attendono, quando si tratterà di rimettere in piedi una città economicamente e moralmente allo stremo.
Da cittadino di una democrazia malata, sarei più sereno se a occuparsi dell’ inferno Siponto ci fossero persone competenti e dal cuore meno irritato, per far si che la sospirata rinascita avvenga attraverso il segno dell’ umiltà.
La democrazia, come Lei mi insegna dottor Galli, si basa sul principio che il potere appartiene al popolo, il quale lo esercita attraverso il voto. Accettare l’ esito elettorale significa rispettare la volontà della maggioranza, che è il principio cardine di ogni sistema democratico.
Ma mi sembra che a Lei questa “PILLOLA ” non scende giù. Inoltre, quando i politici e i candidati accettano i risultati delle elezioni, dimostrano di essere adulti, politicamente parlando, dimostrano fiducia nelle istruzioni elettorali e nel sistema democratico.
Questo rafforza la fiducia, rendendo più solida la democrazia.
L’ umiltà è una caratteristica delle classi politiche forti che cercano le soluzioni attraverso le condivisioni non alzando la bandiera di una pretesa superiorità morale e conoscitiva che nessuno ha.
Una classe politica (o un singolo politico) dove tutti vogliono essere dei Leader ( o il singolo politico) e non sanno ascoltare gli altri, essere umili ed obbedire alle regole e rispettare chi leggittimamente ha acquisito il potere di governare, non ha un grande futuro davanti.
Ha solo l’ ipocrisia come guida.
Comunque nonostante tutto, voglio sperare che questa nuova amministrazione comunale che sarà guidata saggiamente dal dottor La Marca, abbia una opposizione meno polemica e più costruttiva, mettendo da parte quella noiosa caccia alle streghe che a mio parere è una forma di debolezza politica poco piacevole.
Abbiate tutti il buon senso di responsabilità e bene comune.
Non ci sono altre strade all’infuori di essi.
Buona vita a tutti.
QUESTO SUCCEDE A CHI DI POLITICA NON CONOSCE IL SIGNIFICATO E LA SUA PERSONA PENSI CHE NON HA MAI FATTO SOCIALE E POLITICA .
IN QUESTO MOMENTO SI CHIEDE CHI INTORNO ALLA SUA PERSONA NON GLI HA DATO IL VOTO.POLITICO SI NASCE LE BELLE PAROLE IL VENTO SE LE PORTA VIA OGNI CONVIZIONE DI ESSERE SICURO DI VINCERE NON ESISTE. ADESSO HO FAI UNA OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA O FATTI DA PARTE.
Dott. Galli sia superiore e lasci perdere inutili polemiche, in quanto come cita un famoso detto: parlatene bene, parlatene male purché ne parliate. Avrà tempo e modo in opportuna sede (consiglio comunale) di dimostrare la validità e tenuta di questa maggioranza, che si preannuncia manovrata da oscuri (non tanto) burattinai. Non mi faccia pentire di averla votata.
Bene, immaginatevi ora che avrebbe combinato se fosse diventato lui sindaco.
Manu mel’, cià sim’ scapputtet’ bell’ bell’, soprattutto perché sarebbero partiti, per altre ragioni, malumori interni, come sta avvenendo ora tra il Galluccio e Brigida
Dal tuo nome e da come ti esprimi fai il poeta che è meglio.Notiamo in te una grande cultura e un modo di espressione degno di un politico,di quelli che parlano per non farsi comprendere,non solo per le parole difficili,ma proprio perché la tua opposizione è vuota ed incomprensibile.
Se hai da denunciare vai alla magistratura altrimentie pinz a Manfrdonje seriamente e rispetta colui che il popolo ha scelto.
Sii più snello nello scrivere….
“Coram populo” scrivi “pubblicamente”
“Obnubila le menti” scrivi “offusca le menti”.
Galli e basta Vai in procura e denunci se sei convinto delle tue idee non ne possiamo più ogni 2 0re un comunicato sempre sullo stesso argomento è cambi disco
Non so cosa vuole questo signore,si sta arrampacando sugli specchi.Forse non ha digerito il non essere Sindaco? Qulacuno gli aveva promesso che al 100% sarebbe diventato ma non è diventato Sindaco. Giustamente come scrive Juris sii più esplicito e non usare termini difficili da comprendere come ” obnubilia” mai sentito da nessuno quando invece,come da vocabolario significa “offuscare le menti”. Caro Galli fattene una ragione e se proprio non accetti di fare il consigliere dell’opposizione dimettiti e vai a fare il lavoro che hai sempre fatto.