StatoDonna, 11 febbraio 2023. Donna, madre, lavoratrice. Con una doppia cifra a caratterizzare tutto quello che fa: dedizione e passione. È Raffaella Ricco, assessora alla Cultura, ai Servizi Sociali ed alla Pubblica istruzione del Comune di Carapelledall’agosto 2019, e parte dell’amministrazione Di Michele dal 2018, all’inizio nel ruolo di consigliere di maggioranza.
Entrata in politica “quasi per gioco i primi tempi, e un po’ per iniziare un’esperienza nuova, in un mondo nuovo che mi ha fatto ampliare il mio orizzonte culturale”, come lei stessa afferma, la Ricco ha voluto fortemente a Carapelle lo sportello Antiviolenza a tutela delle donne, l’asilo nido e la Biblioteca “perché” dice “la Cultura, i libri, la conoscenza possono rendere le persone migliori”. Le abbiamo chiesto di parlarci di tutto ciò in un’intervista per StatoDonna.
Come è nata l’idea dello sportello Antiviolenza?
“Dopo una serie di episodi accaduti negli ultimi anni nel nostro territorio.Purtroppo è vero che, fino a quando si sente solo raccontare da terze persone di esperienze dure o difficili, queste risultano sempre un po’ distanti. È solo quando certe cose accadono in un ambito a noi più vicino che si realizza quanto sia urgente prendere delle misure.
Così, è successo che, ad un certo punto, ho sentito forte la necessità di attivare e far partire il servizio sportello antiviolenza per fare informazione presso le donne, e non solo, affinché nessuna di loro debba vivere l’esperienza della violenza subita o affinché, se già vittima, la donna possa sapere di trovare qualcuno pronto a sostenerla e aiutarla ad uscirne”.
Dove è collocato tale sportello?
“Presso gli uffici del Welfare nel Palazzo del Municipio di Carapelle. In realtà, io non ho voluto contrassegnare lo sportello con un cartello identificativo, perché ho pensato di tutelare, così facendo, il bisogno di privacy delle donne che decidessero di rivolgervisi.
Il nostro è un paese piccolo dove praticamente ci conosciamo tutti e certe cose si noterebbero facilmente. Per tale ragione, ho pensato fosse opportuno rendere lo sportello una presenza, come dire, invisibile e discreta. In ogni caso, a ulteriore tutela della privacy, abbiamo sempre precisato che ogni donna può recarsi, in caso di necessità, in qualunque sportello presente nel territorio dei Cinque Reali Siti, dove, per esempio, ve ne sono altri. L’importante per me è che le donne sappiano che abbiamo un servizio pronto a star loro vicine”.
Vi sono altri progetti realizzati o da realizzare nel suo futuro politico?
“Mi fa piacere sottolineare che ho perseguito e realizzato, con l’Amministrazione di cui faccio parte, il recupero della Biblioteca Comunale, un bene collettivo che la precedente amministrazione aveva venduto. Noi, invece, abbiamo fatto fuoco e fiamme per riportarlo alla nostra comunità, perché, come io credo, attraverso la lettura, i libri, la conoscenza, si possono raggiungere risultati ed una crescita personale e collettiva sempre migliori. I fondi utilizzati per riaprire la Biblioteca Comunale li abbiamo ottenuti partecipando al bando ‘Luoghi Comuni’ in partnership con la Pro-Loco di Carapelle.
Abbiamo, inoltre, riattivato il Centro per Anziani che era diventato, ormai, una sorta di contenitore vuoto. Noi lo abbiamo reso nuovamente operativo. Da qualche tempo il Centro è in fase di affidamento. A partire da settembre 2023, in più, faremo partire il servizio di asilo-nido, cosa che prima Carapelle non aveva”.
Si è parlato tempo fa del servizio Biblioteca ambulante attivato nel vostro comune.
“Certo. Avevamo vinto un bando, “L’Italia che legge”, tra i 700 comuni italiani che vi avevano aderito. Così abbiamo istituito, con i finanziamenti ottenuti, il servizio Biblioteca Ambulante, che si sposta periodicamente nei vari punti di Carapelle e intorno al quale si organizzano corsi vari, anche di formazione che poi si tengono fisicamente presso la sede della Biblioteca comunale”.
Quali sono le questioni che ritiene di più urgente attenzione nel Comune di Carapelle?
“La T.A.R.I. Ritengo che cominceremo nuovamente a informare e a sensibilizzare i nostri concittadini per far capire loro che il peso di tale tassa potrà diminuire col tempo, ma solo se ci sarà la collaborazione di tutti. È importante far capire che, se non si raggiunge una percentuale importante di raccolta rifiuti differenziati, non si potrà richiedere l’ecotassa, che è sicuramente conveniente e fa abbassare la T.A.R.I. Dobbiamo quindi differenziare in modo corretto e nel maggior quantitativo possibile”.
Altre priorità?
“Riassestare il Bilancio, rifare il manto stradale in alcuni punti del paese. Nel complesso, tuttavia, a Carapelle si vive bene, io direi. Abbiamo anche il Servizio di Protezione Civile che segue le persone in particolare difficoltà economica”.
Questione immigrati. Se ne è parlato nel servizio di Report, su Rai3, dove il vostro sindaco ha parlato di nuovi finanziamenti ottenuti per recuperare la situazione degli immigrati presenti nel territorio di Carapelle.
È il caso di pensare vi siano ghetti?
“Abbiamo partecipato al bando perché vi sono immigrati nel nostro paese. Il nostro intento è porre in essere una politica inclusiva attivando misure ed interventi attraverso i quali risollevare la condizione degli extracomunitari presenti nel nostro territorio e per contrastare eventuali fenomeni di caporalato. A tal proposito, intanto, avevamo già aperto uno sportello di assistenza e informazione per gli immigrati”.