Operazione “Cavallo Alato”: Scoperto giro di falsi titoli di studio, due persone agli arresti domiciliari
Potenza – Una vasta operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Potenza, denominata “Cavallo Alato”, ha portato alla luce un presunto sistema di contraffazione di titoli di studio e certificazioni scolastiche, che ha coinvolto oltre 170 persone nel territorio potentino. Due indagati, Antonella Sibio e Canio Carlo Gerardi, sono stati posti agli arresti domiciliari su disposizione del GIP di Potenza, a seguito di un’ordinanza emessa su richiesta della Procura della Repubblica.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura e condotta con il supporto investigativo delle fiamme gialle del capoluogo lucano, ha messo in evidenza un quadro probatorio solido che ha convinto il giudice ad applicare la misura coercitiva. Decisivo, in questo senso, è stato l’interrogatorio preventivo previsto dalla recente riforma del codice di procedura penale, nota come “riforma Nordio”.
Il sistema fraudolento
Secondo quanto emerso dalle indagini, il presunto meccanismo prevedeva la produzione e vendita di certificati apparentemente rilasciati da università – prevalentemente telematiche – ed enti di formazione accreditati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Tuttavia, in molti casi, i corsi relativi non venivano svolti, né gli esami superati dai beneficiari.
Il modus operandi, descritto dagli inquirenti come semplice ma efficace, consisteva nella riproduzione di titoli autentici attraverso sofisticate abilità grafiche. Gli investigatori hanno accertato che un grafico professionista modificava i dati anagrafici dei discenti su documenti originali, mantenendone inalterate le caratteristiche essenziali.
Un esempio emblematico riguarda la contraffazione di certificazioni linguistiche. Una particolare attestazione di conoscenza della lingua inglese è stata replicata in numerosi esemplari: decine di candidati risultavano aver ottenuto lo stesso titolo, caratterizzato dal medesimo numero identificativo, nella stessa data e con risultati identici.
Gli indagati e le accuse
Le accuse principali si concentrano su Antonella Sibio, individuata come promotrice dei fittizi corsi e del rilascio di certificazioni contraffatte, e Canio Carlo Gerardi, presunto autore materiale delle falsificazioni grafiche. I reati contestati includono la contraffazione di attestazioni formative, con un danno astratto alla pubblica amministrazione e all’efficienza didattica del sistema scolastico nazionale.
L’impatto sul territorio
Oltre 170 persone nel circondario di Potenza avrebbero beneficiato dei falsi titoli, ottenendo abilitazioni, qualifiche professionali e diplomi privi di validità. Il danno non si limita all’aspetto economico, ma mina la credibilità delle istituzioni formative e la qualità del sistema educativo.
La Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza sottolineano che il procedimento giudiziario è ancora in corso e che la responsabilità degli indagati sarà accertata nel rispetto delle garanzie previste dalla legge. Tuttavia, l’operazione “Cavallo Alato” rappresenta un duro colpo contro chi sfrutta le falle del sistema per profitti illeciti, compromettendo il principio di merito e il diritto a un’istruzione autentica e certificata.