Orta Nova, 12 febbraio 2020. “In questi mesi abbiamo fatto tutto quello che rientrava nelle nostre competenze per sopperire a questa fase emergenziale. Accuse abbastanza gravi quelle riportate dagli abitanti della zona stazione”. È la risposta che il sindaco Mimmo Lasorsa fa arrivare dalla sua pagina Facebook riguardo alla situazione di emergenza abitativa denunciata dagli abitanti dell’area in questione. Il sindaco se ne starebbe “infischiando di questa situazione” secondo i domiciliati in tale area. Ma il sindaco sottolinea dal social: “Non è affatto vero”. E dà la sua versione dei fatti. Lasorsa racconta che, a partire da novembre 2019, Ferrovie dello Stato avrebbe attuato nei confronti di tutti coloro che “abitavano in maniera ABUSIVA quelle case”, un’ordinanza di sfratto ritenendo quelle stesse abitazioni di proprietà dello stesso ente Ferrovie dello Stato. L’Amministrazione Lasorsa avrebbe subito avuto un incontro con le famiglie interessate per capire quale fosse la soluzione ideale.
“Nel primo incontro si era stabilito che avremmo aiutato loro, con un contributo” riferisce Lasorsa “per le spese legali in quanto l’obiettivo era attuare una mediazione con Ferrovie dello Stato attraverso un avvocato. A gennaio 2020 ci perviene una lettera da parte del loro avvocato che afferma che la mediazione non ha avuto buon esito, di conseguenza bisognava trovare obbligatoriamente una soluzione alternativa”. Il sindaco e i suoi collaboratori si sarebbero, quindi, prodigati nel comprendere cosa fare sempre e comunque nei limiti della legalità, “visto che essendosi prefigurato un reato quale l’abusivismo, il Comune non può intervenire in maniera netta” secondo il racconto di Lasorsa. A distanza di qualche settimana, e precisamente il 31 gennaio 2020, arriva la notizia di un blitz da parte dei carabinieri proprio nello stabilimento in zona Ferrovia. Questi sarebbero arrivati a scoprire allacci abusivi di corrente elettrica per un valore di circa 70.000 euro e avrebbero provveduto , per tale ragione, all’interruzione del servizio di erogazione dell’energia elettrica. Due i reati riscontrati a quel punto a carico degli inquilini dei palazzi in zona Ferrovia: abusivismo per occupazione indebita degli edifici e utilizzo improprio della fornitura dell’energia.
L’Amministrazione Lasorsa, tuttavia, incontra “nuovamente le famiglie che denunciano la loro situazione”. E, ancora secondo Lasorsa, in ragione della presenza di alcuni anziani, e di alcuni disabili, tra gli inquilini coinvolti nella vicenda, “decidiamo” riferisce il sindaco “di elargire un contributo alla Misericordia di Orta Nova affinché si possa arrivare ad affittare un generatore di corrente elettrica per garantire il tutto almeno nei giorni più freddi”. Questo, a condizione che il gasolio che doveva alimentare il generatore, fosse a carico degli inquilini stessi “in quanto” scrive ancora il medico ortese “il Comune non poteva fare di più”. Dopo due giorni, le famiglie non avrebbero accettato più questa condizione: “pretendono che anche il costo del gasolio sia a nostro carico. Una soluzione che ovviamente non potevamo, proprio a livello legale, accettare minimamente”. Così gli abitanti di zona Stazione decidono di far rimuovere il generatore e, subito dopo, ha luogo un ulteriore incontro tra l’amministrazione e loro. In tale sede si sarebbe stabilito che le stesse famiglie avrebbero deciso di mettersi a norma, con un normale allacciamento della corrente, attraverso l’Eni. Venerdì 7 febbraio Lasorsa, riferisce ancora il sindaco, avrebbe avuto un incontro con il presidente dell’Arca (Agenzia Regionale per le Case e l’Abitare) capitanata, Donato Pascarella, proprio per portarlo a conoscenza della situazione e capire come risolverla. Intanto, precisa, inoltre, Lasorsa “fin dai primi giorni, è stata prospettata loro [agli abitanti protagonisti della vicenda, ndr.] un’alternativa, ovvero quella di cogliere l’avviso pubblico per l’emergenza abitativa che li avrebbe supportati economicamente per le prime mensilità se avessero stipulato un regolare contratto di locazione”. Possibilità, questa, che avrebbe potuto consentire agli inquilini in questione di mettersi in regola e venir fuori da quella condizione di abusivismo. Ma: “Anche qui la loro risposta è stata un rifiuto categorico”. Nei prossimi giorni, l’Amministrazione Lasorsa tenterà, conclude il sindaco dalla sua pagina Facebook, una mediazione tra Ferrovie dello Stato e l’Istituto case popolari di Foggia proprio per risolvere definitivamente questo problema.
Daniela Iannuzzi