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INTERVISTA Progetto Concittadino Foggia. Le evoluzioni e le larghe intese di Antonio De Sabato

Le evoluzioni e le larghe intese del già candidato a sindaco

AUTORE:
Claudia Ferrante
PUBBLICATO IL:
12 Febbraio 2024
Foggia // Note di Brasini //
Fonte: comune di foggia

Foggia. Da quattro mesi Foggia ha il suo sindaco eletto tra le fila del campo largo ma Antonio De Sabato, artefice di un articolato e lungo processo politico di cambiamento attualizzato in Progetto Concittadino, siede tra le fila di un’opposizione che si é presentata fortemente eterogenea per esperienze politiche professionalità e ideologie.

A Stato Quotidiano il consigliere di minoranza analizza questi primi mesi di opposizione al campo largo, inclusa la spesa e la programmazione inerente ai succulenti fondi del PNRR.

“Non sono affatto stupito della fatica di una macchina amministrativa ferma da due anni – sostiene De Sabato- il metodo proposto dal campo largo é frutto di una molteplicità di punti di vista diversi che è difficile mettere insieme, soprattutto se si guida un’automobile in difficoltà qual è la città di Foggia. Credo che i cittadini si aspettassero una maggiore operosità visibile nell’immediato, anche nelle piccole cose. Siamo tuttavia ben consci che la bacchetta magica non esiste, noi lo sapevamo e credo che lo sapessero anche tra le fila della maggioranza. Per fare politica ci vuole anche onestà intellettuale. Presto o tardi i nodi grossi (tematiche forti per la città) arriveranno, mi riferisco alla gestione di Amiu e all’Ataf, solo per citarne qualcuna”.

Si fa artefice De Sabato di una politica fortemente distensiva e dialettica non solo con le forze di maggioranza ma anche all’interno della stessa opposizione.
E a chi tra detrattori ed elettori potrebbe rimproverargli di essere manso o di aver perso lo smalto delle origini, il civico risplende così.

“Ad un’azione di urla preferisco contrapporre una visione collaborativa – ammette-. E’ chiaro che la Sindaca e con lei l’intera maggioranza sembra procedere con il freno a mano, ma noi vogliamo essere da stimolo, mettendoci al servizio della macchina amministrativa, non solo dicendo cosa non va e lo abbiamo dimostrato con il progetto dello skatepark e spingendo verso l’approvazione del Peba. Bisogna dare voce alle passioni dei giovani e al contempo aprirci all’inclusività”. E difatti tra le battaglie di Progetto Concittadino, nato per offrire un’alternativa al sistema stantio e logoro dei partiti specie di centro destra nel capoluogo, vi era proprio la volontà di dar voce a tutte le frange della collettività, cercando di non lasciare nessuno indietro. Un movimento civico nato molto prima dello scioglimento dell’assise cittadina.

Quanto alla spesa dei fondi del PNRR, De Sabato sostiene ancora una volta la necessità di fare rete tra le varie anime che compongono il Consiglio di Palazzo di città.

“La città di Foggia sconta un ritardo pazzesco, partiamo con un deficit rispetto a ciò che è stata l’azione del commissariamento. Sono state persi delle risorse. Auspico un coinvolgimento nella definizione dei progetti cantierizzati. Sembra che ci sia stato un ritardo e una difficoltà oggettiva nell’orchestrare le grandi sfide, ma queste grandi opere se non inserite potrebbero rivelarsi una cattedrale nel deserto, penso ai campi Diomedei, e alla mancata possibilità di attuare un collegamento con la villa comunale, creando magari dei chioschi e dei parchi giochi per bambini.

Penso poi al sottopasso della stazione. Si tratta di opere che andrebbero attenzionate anche con ausilio delle opposizioni. Occorre creare quel clima di armonia e di serenità che possa favorire, da parte della maggioranza, un tavolo di concertazione, e, si badi bene, a sostenerlo é un nemico dei summit operativi, spesso creati per far fronte ad evidenti difficoltà quando ormai le situazioni sono degenerate e a cui non si è voluto porre mano. Il quadro che mi appare ad oggi è quello di una maggioranza un po’ troppo ripiegata su se stessa”.

Quanto al clima che si respira tra i banchi di un’opposizione fortemente eterogenea De Sabato riconosce una evidente spinta dialettica con cui ritiene di poter lavorare bene.

“All’interno dell’opposizione ho riscontrato una potenzialità dialettica enorme, data da personaggi che sono stati tutti in diversa misura candidati Sindaci. Ma occorre che la maggioranza dia un segnale di volontà per acquisire queste potenzialità. Io sono lo stesso di prima, non ho abbandonato la voglia di sistemare ciò che non va – afferma- sono conosapevole dell’esistenza di un’opposizione che fa rumore e di un’altra che mira a cercare la soluzione dei problemi, lavorando pancia a terra e senza proclami o urla. Siamo progressisti di sinistra, abbiamo deciso di non far parte del campo largo per evitare l’odore del compromesso, noi vogliamo essere l’anima di sinistra. Progetto Concittadino ha avuto ragione nel merito e nei temi. Non mi interessa accrescere il consenso urlando, ma lavorare per giungere ad unità, e per far ciò occorre tempo e noi lo siamo dando a questa amministrazione. Quando sarà il momento di urlare, di qui a qualche mese, non ci tireremo certo indietro”.

Non meno importante è poi il radicamento del partito sul territorio.

“Siamo impegnati nella costruzione del movimento su scala provinciale, approvando anche la Carta Etica. Distruggere é facile, ma non è il nostro obiettivo. Fare una politica diversa si può”.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

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