Reggio Calabria. Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno notificato un avviso di conclusione indagini nei confronti di 10 soggetti, tra i quali 8 funzionari della locale Azienda Sanitaria Provinciale, in relazione ai reati di tentata truffa aggravata ai danni dello Stato e di falso ideologico commesso dal privato in atti pubblici.
Il provvedimento magistratuale rappresenta l’epilogo di articolate indagini condotte – sin dal 2015 – dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria, allorquando furono acquisiti dai finanzieri, presso la citata ASP, una serie di documenti concernenti un atto di transazione tra il debitore (ASP) e il creditore (“Villa Aurora S.p.A.”), per il pagamento a quest’ultimo di circa 6 milioni di euro, tra sorte capitale ed interessi. Il credito era relativo a prestazioni pregresse di varia natura (ambulatoriali, diagnostiche e specialistiche) in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
L’attività investigativa dei militari si focalizzava sulla verifica della certezza, liquidità ed esigibilità del presunto credito vantato nei confronti dell’ente pubblico, e, a tal fine, venivano svolti accertamenti bancari ed acquisita ulteriore documentazione sia presso le sedi della citata Azienda Sanitaria, sia presso l’istituto bancario tesoriere pro-tempore della stessa, nonché, infine, presso i competenti uffici regionali.
Inoltre, atteso che i documenti contabili esibiti dalla citata struttura sanitaria erano parziali, in esecuzione di un apposito decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria procedente, veniva successivamente sottoposta a sequestro l’intera contabil ità della casa di cura afferente agli anni d’imposta dal 2008 al 2014.