Statoquotidiano.it, 12 maggio 2023. Carapelle – Battute finali della campagna elettorale per le comunali questa sera a Carapelle, a partire dalle 18.30.
A cominciare, con il proprio comizio la lista 1, Il Salto con Umberto Di Michele candidato sindaco. A seguire, la lista 2, Solleviamo Carapelle, con Marasco come candidato sindaco.
Nel corso della stessa serata, a chiudere l’ultima tornata di comizi, il primo cittadino uscente, Umberto Di Michele, ricandidatosi appunto alla carica di sindaco.
Li abbiamo intervistati.
Marasco e Di Michele.
In un confronto finale. Su questioni e temi emersi nei vari comizi tenuti finora. E per un bilancio sulla campagna elettorale che volge al termine.
Sindaco Di Michele, nel comizio della settimana scorsa, lei ha evidenziato che il programma della lista n. 2, a suo parere, sarebbe una riproduzione del vostro.
“Casualmente l’ho guardato ed ho notato che vi sono trattati punti che noi abbiamo già realizzato negli ultimi 5 anni.
Per esempio, loro dicono di voler avviare l’asilo nido. Ma l’asilo nido è già stato avviato da noi. In questi giorni hanno scaricato e montato gli arredi in tale struttura.
E tanti punti sono così nel loro programma. Per cui alla fine ci si deve rendere conto che loro non hanno nessuna idea nuova da proporre.
Hanno basato la loro campagna elettorale sulla denigrazione personale e sulla menzogna”.
Quali sono le idee principali che lei propone con la sua ricandidatura e la sua lista?
“Noi abbiamo puntato tutto sul completamento di quello che abbiamo iniziato. Il completamento di opere che noi abbiamo già avviato negli ultimi 5 anni di amministrazione. E che dunque risultano già finanziate. Tant’è vero che nel nostro programma abbiamo indicato di quali opere si tratta e con quali risorse finanziarie saranno gestite.
Si tratta di opere e strutture che riguardano ambiti vari, dal sociale al culturale.
Abbiamo, ad esempio, realizzato l’Auditorium con agibilità per 200 posti. Adesso abbiamo dato incarico per completare l’iter al fine di arrivare all’agibilità completa, per 400 posti.
Diciamo che noi, al momento, ci troviamo a cavallo di tantissime opere iniziate ma non concluse e quindi non ancora agibili e tantissime che sono ancora in fase di aggiudicazione”.
Nel caso di una riconferma alla guida di Carapelle, quali sono le urgenze da cui ripartireste?
“Innanzitutto, vorremmo completare l’iter di affidamento relativo ai finanziamenti del PNRR al fine di restare nei tempi. Urgentemente, quindi, bisogna fare cornoprogrammi stringenti per non perdere quello che si è riusciti ad ottenere fino ad oggi.
Bisognerà provvedere anche alla riorganizzazione del sistema tributario, che è fondamentale. Va, cioè, messo in atto un censimento nel territorio, cosa che non siamo riusciti a fare nel quinquennio che volge al termine, prima a causa della pandemia e poi per problemi interni all’Amministrazione, cioè c’era qualcuno, che era con noi, che non era d’accordo.
Importante anche il progetto sulla sicurezza per la rilevazione della velocità dei mezzi in paese, con la messa a punto di un sistema di videosorveglianza che è già partito, in realtà. Abbiamo infatti cominciato ad installare le prime telecamere con il riconoscimento facciale e già sappiamo con quali risorse portare il tutto a compimento.
Tengo a dire che la qualità professionale delle persone inserite nella lista 1, con cui mi presento questa volta alle elezioni, è eccezionale e so che con loro molte procedure saranno accelerate nei vari interventi per la comunità”.
Sembrerebbe che, negli anni della sua Amministrazione, non vi sia stato un numero sufficiente di concorsi attraverso cui favorire un ricambio ed un incremento del personale all’interno del municipio. Sembrerebbe anzi, a detta della lista 2, che i concorsi sia rimasti bloccati.
“Io direi che noi abbiamo stabilizzato un assistente sociale. Ne abbiamo un altro impiegato su 18 ore e che sarà stabilizzato a luglio sulle 36 ore, quindi i servizi sociali sono a posto.
Abbiamo fatto partire un concorso nella polizia locale che non è arrivato a conclusione, ma adesso sta avendo luogo la convocazione per la prova fisica.
L’iter per tale concorso non si è ancora concluso per motivi amministrativi.
Generalmente, una volta che l’amministrazione dà l’indirizzo politico ad una procedura, poi sono le commissioni nominate che devono convocare ed espletare la procedura in questione. A questo proposito va detto che, in merito a tale concorso, si sono dimessi più volte i presidenti di commissione perché hanno trovato lavoro altrove. Tuttavia, l’iter di tale concorso è ripartito.
Per fare un concorso, inoltre, sono spesso necessarie delle ingenti risorse di cui il Comune non aveva disponibilità.
Probabilmente, per questa ragione andremo ad attingere altro personale dalle graduatorie già esistenti.
Aggiungo che solo da qualche tempo gli uffici finanziari hanno dato la disponibilità economica a poter ricoprire alcune figure, altrimenti non vi sarebbero state le risorse necessarie per assumere”.
Nell’arco del quinquennio della sua Amministrazione, si sono avvicendati 3 segretari comunali e si attribuirebbero a lei, sindaco, le responsabilità di questo.
“Quando il mio mandato ha avuto inizio, ricopriva l’incarico di segretario comunale la dottssa Cusmai, da circa 20 anni.
Quando un segretario si radica per così tanto tempo, può accadere che perda di autorevolezza rispetto ai dipendenti comunali, perché è come se diventasse a sua volta un dipendente come gli altri.
Il segretario comunale, invece, deve esser come una sorta di notaio del Comune.
Credo, inoltre, sia necessaria una rotazione.
In seguito, quindi, abbiamo quindi trovato una segretaria di altissimo livello, la dottssa Piomelli.
Dopo un anno di eccezionale lavoro, tuttavia, la stessa ha avuto la possibilità di andare in un comune più grande del nostro, perché questo si traduceva nell’opportunità di fare un salto di qualità, fare carriera, come avere una promozione.
Dopo la Piomelli, dunque è arrivato il dott Mimma.
Ma questo non significa che i precedenti siano stati cacciati. Si è trattato di un avvicendamento naturale. Io non ho mandato via nessuno”.
Carapelle sarebbe sporca e non sarebbe ancora risolta la questione ambiente, secondo i suoi avversari. Come risponde?
“Ci sono documenti, che farò uscire nell’ultimo comizio, i quali dimostrano che quando noi siamo partiti, con la nostra amministrazione, era in corso il fallimento della SIA e, di conseguenza, abbiamo dovuto correre ai ripari aumentando la T.A.R.I. del 92%. L’anno dopo, comunque, abbiamo potuto già ridurla. E oggi l’aumento della TARI è pari al 52%.
Il fatto che Carapelle risulti sporca non è vero, perché la spazzatrice passa tutti i giorni. È ovvio che se si scatta una foto in una strada in cui non è passata la spazzatrice e si posta nei social, questo diventa un modo per attecchire nella mente delle persone.
È evidente che questi diventano argomenti strumentali facili da cavalcare, ma che noi stiamo smontando uno ad uno con documenti e carte alla mano”.
Quale bilancio si sente di fare sulla campagna elettorale che volge al termine?
“Positivo per il nostro gruppo politico, perché abbiamo mantenuto un profilo un po’ più alto.
La qualità degli avversari è purtroppo bassissima.
Mi sarebbe piaciuto avere dei competitor di maggiore qualità per stabilire un confronto politico e non personale.
Questa campagna elettorale forse è stata la peggiore sotto questo aspetto. E parlo da cittadino, non da candidato sindaco”.
Luigi Marasco, candidato a primo cittadino di Carapelle della lista 2, ha risposto così, alle domande della nostra intervista- confronto.
Farebbe un bilancio della campagna elettorale che si chiude stasera?
“Il nostro bilancio è molto positivo. Abbiamo organizzato dei comizi in piazza ed altri nei singoli quartieri del comune di Carapelle.
Abbiamo incontrato una quantità notevole di persone. Abbiamo parlato con loro e abbiamo più che altro ascoltato, perché è vero che il ruolo della politica è quello di trovare un punto di mediazione tra varie posizioni, ma è fondamentale ascoltare la gente.”.
Nel corso della campagna elettorale, si è detto di voi che non avreste avuto cura di informarvi riguardo alle varie iniziative che concretamente sono state realizzate l’amministrazione uscente.“La questione importantissima è la trasparenza. Il coinvolgimento della popolazione.
Nell’ultimo quinquennio abbiamo avuto un’amministrazione che si è chiusa a riccio, all’interno di se stessa, con mancanza di comunicazione rispetto alle questioni che caratterizzano Carapelle e rispetto alle prospettive che l’amministrazione aveva nell’affrontare le questioni.
Noi faremo tutt’altro. Non staremo a controbattere alle accuse che ci vengono mosse, quasi sempre strumentali. E cercheremo il coinvolgimento della popolazione, soprattutto delle persone con disabilità. Con la nostra eventuale Amministrazione, chi ha meno avrà di più”.
È stato detto che il vostro programma sarebbe una riproduzione delle iniziative già realizzate dall’Amministrazione uscente.
“È una delle accuse strumentali. Fossi nei nostri avversari, mi preoccuperei più di parlare del programma proprio anziché di quello altrui.
È evidente che, siccome non hanno nulla da dire o quasi alla popolazione, ecco che più che valorizzare il loro programma, devono attaccare il nostro.
Noi riteniamo che le nostre proposte siano fattibili, realizzabili.
Punteremo sui concorsi che a Carapelle sono fermi da anni. E punteremo su tutto quello che l’Amministrazione uscente non ha concretizzato nel corso dell’ultimo quinquennio”.
Ci farebbe altri esempi?
“L’Auditorium, per cominciare.
Ciò che ha fatto l’amministrazione uscente, a tal proposito, è stato renderlo solo parzialmente agibile. Manca l’agibilità completa. E noi vorremmo realizzarla.
Poi, se questo è un aspetto che vorrebbe affrontare anche il sindaco Di Michele, che ben venga”.
Vi sarebbe stata una certa mancanza di confronto politico nella campagna elettorale che si conclude oggi. Qual è la sua opinione?
“Il confronto costruttivo sicuramente si sarebbe dovuto ricercare negli ultimi 5 anni.
Ad inizio della legislatura che si sta concludendo, noi avevamo firmato un documento con cui volevamo fare in modo che i consigli comunali si tenessero in modalità streaming, per esempio.
Ebbene, nessun consiglio comunale è mai avvenuto in tale modalità.
Per quanto riguarda l’aumento scriteriato della T.A.R.I., noi a novembre 2018 chiedemmo un consiglio Comunale monotematico, ma l’allora maggioranza ce lo ha negato.
Direi, quindi, che non sono state proprio create le basi per un confronto costruttivo.
Ciò si è evidenziato anche nell’ultimo comizio della lista di Di Michele, quando sono state pronunciati vari insulti a carico della nostra lista”.
Ce ne vuole citare qualcuno?
“Alcuni non sono riproponibili. Per esempio, siamo stati definiti ‘scappati di casa’, o ‘scimmie urlatrici’.
È normale che, in un tale stato di cose ogni forma di dialogo non era possibile”.
Quale potrebbe essere il primissimo intervento che intendete porre in essere se vinceste le elezioni?
“Avere un dialogo costruttivo con tutte le associazioni del territorio in primis con ‘Voce nostra’, che si occupa di bambini e ragazzi con disabilità, e che al momento è costretta a pagare un affitto per avere una sede propria.
Il nostro primo intervento sarà volto a dotare tale associazione di locali da utilizzare gratuitamente e favorire una partecipazione sempre più attiva dei più deboli della nostra comunità”.