Edizione n° 5639

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Tragedia Orta Nova, polemiche per post Chef Rubio

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
12 Ottobre 2019
5 Reali Siti // Cronaca //

ADNKRONOS. Polemiche per post Chef Rubio.

Ancora polemiche per Chef Rubio, che questa mattina ha twittato sulla tragedia di Foggia dove un uomo, una guardia penitenziaria, ha ucciso moglie e due figlie per poi suicidarsi. “Siamo tutti vittime – commenta – di uno ‘Stato’ assente che promette, non mantiene e che lascia morire i suoi figli per poi piangerli con lacrime di coccodrillo“. Il tweet ha però diviso gli utenti, spaccati fra chi condivide la tesi dello chef e chi, invece, non trova alcun nesso tra le sue parole e la tragedia di stanotte: “Be’ no, diciamo che in questo caso la guardia penitenziaria è il carnefice e non la vittima”, “Rubio, se fare un lavoro di merda potesse giustificare un omicidio plurimo, il 90% di noi sarebbe giustificato. Capita ogni tanto di scrivere stupidaggini, e questa è la volta”, “Chef è l’ennesimo femminicidio, cosa c’entra il sistema penitenziario? E’ come se io ammazzo mia moglie e i miei figli e la responsabilità è dell’ospedale in cui lavoro come portantino. Il problema, in questo caso, è il PATRIARCATO”, alcuni dei commenti.

 

Pronta la replica dello chef: “Sapete in che condizioni sono le carceri italiane? In che condizioni di stress – chiede – sono costrette a lavorare le guardie penitenziarie? No perché non ci entrate dentro le carceri. Non strumentalizzate, ma analizzate! Tutto c’entra – spiega -, se arrivi a sterminare la tua famiglia e a suicidarti”. (fonte: adnkronos)

 

Lascia un commento

“L'essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.” Sigmund Freud

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.