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SCUOLA E TERRITORIO Stornara, Matilde Iaccarino: “Con i nostri piccoli madonnari, per una scuola outdoor”

Nei giorni del 10 e dell’11 ottobre lungo tutto il corso di Stornara, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo I”, in partenariato con l’associazione Stramurales, hanno animato ancora una volta il loro paese

AUTORE:
Daniela Iannuzzi
PUBBLICATO IL:
12 Ottobre 2024
5 Reali Siti // Cronaca //

Statoquotidiano.it, 12 ottobre 2024. Stornara – Nei panni di piccoli madonnari, nei giorni del 10 e dell’11 ottobre lungo tutto il corso di Stornara, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo I”,  in partenariato con l associazione Stramurales aps, all’interno del progetto La scuola scende in strada, hanno animato ancora una volta il loro paese vivendo l’esperienza di una scuola che si fa risorsa della comunità.

Una scuola in outdoor che appunto esce fuori dalle mura scolastiche, ponendosi come obiettivo quello di lavorare in continuità orizzontale con il territorio.

Così la preside Matilde Iaccarino ai microfoni di Statoquotidiano: “Siamo l’unico istituto comprensivo di Stornara, all’interno del quale è presente l’unica biblioteca del paese, costituita da me due anni fa, e sappiamo che qui tutto gira attorno alla scuola.
Attraverso l’arte, la musica, la fotografia, la street art, la didattica laboratoriale, abbiamo recuperato in modo significativo la dispersione scolastica, in considerazione del fatto che abbiamo quasi il 40 per cento di alunni stranieri, quindi  una realtà molto difficile e complessa per questo piccolo centro  agricolo che è Stornara”.

Napoletana di zona Bacoli, ma da 6 anni dirigente scolastica in provincia di Foggia, Matilde Iaccarino, per sua stessa definizione “dirigente-operaia”, per tre anni ha diretto una scuola a Monte Sant’Angelo e da due anni è preside a Stornara, di cui dice: “un contesto sfidante, difficile ma denso di umanità”.

Nella sua attività quotidiana di dirigente, la Iaccarino si sofferma  poco sulle carte preferendo girare sempre nelle aule per conoscere ad uno ad uno gli alunni che frequentano la scuola di Stornara che lei dirige e le loro difficoltà, i loro problemi.

La sua idea di scuola:  “deve essere una realtà viva, aperta e dinamica in cui i ragazzi possano sentirsi a casa e apprendere in modo sereno”.

L’idea  di fondo, la struttura, la ricaduta in termini didattici e sociali nell’alleanza scuola-territorio, della due giorni di attività laboratoriali, 10 e 11 ottobre, sarà oggetto di un suo intervento a Torino all’interno del Convegno nazionale Modello Organizzativo Finlandese, rivolto ai dirigenti scolastici, dove, dice: “porterà il Modello Stornara come modello vincente”.

Le sue risposte alle nostre domande sull’iniziativa del 10 e dell’11 ottobre.

In particolare,  cosa hanno fatto i ragazzi?
“Oltre a portare per le strade una delle tradizioni locali dei madonnari di un tempo, in queste ultime settimane, tra l’altro, un gruppo di alunni su loro richiesta (scuola secondaria) ha partecipato a dei laboratori di disegno tenuti direttamente  con l’ artista argentino Alaniz che gratuitamente ha fatto lezione ai ragazzi insegnando loro i primi rudimenti dell’arte di strada”.

In che senso, questa iniziativa può essere il segno di una scuola *libera* e vicina  ai ragazzi, come da lei evidenziato nella nota stampa con cui si annunciava l’evento?
“La scuola deve rappresentare anche uno spazio di libertà nel senso che essa può favorire l’espressione del talento di ciascuno.
Attraverso i nostri progetti artistici e performativi, nel nostro Istituto cerchiamo quindi di creare una scuola a misura di bambino, come un abito sartoriale che stia bene ad ognuno di loro.
In particolare, attraverso l’arte i ragazzi si esprimono liberamente, cooperano, tutti lavorano e l’arte stessa genera inclusione, quella vera (rivolta anche ai bambini con disabilità e agli stranieri)”.

Come è nata la collaborazione con Stornara life?
“Con Stornara life aps abbiamo una collaborazione iniziata già due anni fa, perché volevo trasformare la scuola, come sono riuscita a fare, in un polo artistico e performativo.
Abbiamo dunque collaborato sempre con la manifestazione Stramurales e anche con altre attività artistiche da essa proposte”.

Quali classi hanno partecipato all’iniziativa?
“Per il progetto Come piccoli madonnari e nell’ambito del progetto più ampio La scuola scende in strada, sono state coinvolte le quarte e le quinte di scuola primaria e le prime e le seconde di scuola secondaria di primo grado”.

Qual è l’obiettivo di questa iniziativa? Cosa pensate di portare concretamente al territorio attraverso essa?
“Con questo progetto e con altri che abbiamo messo su a scuola in questi  due  anni (con la curvatura sportiva, l’indirizzo musicale, la sperimentazione Mof metodo finlandese), abbiamo promosso cultura in questo territorio così complesso e difficile. Tutte le nostre iniziative sono sempre aperte al territorio. noi siamo il punto di riferimento di questo paese.
L’anno scorso ad esempio abbiamo portato un progetto di lettura, attraverso i libri della biblioteca scolastica, in molti luoghi di aggregazione del paese (bar, pizzerie ad esempio) al fine di coinvolgere tutto il territorio e le famiglie in una crescita culturale della comunità”.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

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