“Sarà giornata nazionale di tutti i caduti in missioni di pace quando i nostri eroi saranno riconosciuti tutti allo stesso modo”.
A dichiararlo è Vincenzo Frasca, fratello di Mario Frasca di Ortanova nel Foggiano, caporal maggiore capo dell’esercito italiano morto all’età di 32 anni il 23 settembre 2011 durante una missione di pace ad Herat in Afghanistan per un ostacolo posto al centro della carreggiata, che causò il ribaltamento del veicolo Lince su cui era a bordo con altri due commilitoni.
“Oggi 12 novembre è un giorno triste per me e non solo perché la legge del 12 novembre del 2009, la 162, è stata istituita in concomitanza dell’anniversario dell’attentato di Nassiriya in cui persero la vita 19 connazionali, 17 militari e due civili, escludendo di fatto tutti i militari deceduti in tantissime missioni di pace”.
Vincenzo Frasca, che nel gennaio del 2012, anno dopo la morte del fratello, fondò un’associazione che oggi si occupa di portare avanti questa battaglia e non solo, cercando di fare conoscere alle nuove generazioni il valore della pace e l’impegno di tutti i militari, lancia un appello al ministro della difesa Crosetto e alla presidente del Consiglio , Giorgia Meloni: “Vi chiedo di essere ricevuto per essere ascoltato”. Già il 4 novembre 2015, in occasione della festa delle forze armate, Frasca durante l’evento al Quirinale chiese per tutti i Caduti la medaglia d’oro al valor militare.
“Oggi mi ritrovo qui a scrivere il mio pensiero per tutte quelle vite che hanno sacrificato la propria vita per la Patria dal 1950 ad oggi. Per me sarà 12 novembre quando il Governo lavorerà a quella proposta di legge importante per tutti noi familiari delle vittime che da quel triste giorno abbiamo visto modificare le nostre vite”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA